“Il primo annuncio richiedeva un’intelligenza superiore a quella umana”. Papa Francesco spiega così il vangelo di oggi prima della recita del Regina coeli che nel tempo di Pasqua sostitusce l' Angelus, che ricorda l’annuncio della resurrezione fatto dall’angelo alle donne.
“In questo solennissimo giorno di Pasqua si celebra la Statione in questa chiesa della gloriosa Vergine”, cioè a Santa Maria Maggiore, spiega Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
Il giorno più lungo, più tormentoso e sospeso: è il giorno del sabato santo, tradizionalmente dedicato dalla Chiesa al "silenzio", all'attesa, che poi si apre alla grande gioia della domenica di Pasqua. Come avrà vissuto queste ore "lei", la Madre, Maria?
E’ il primo dei cardinali fin qui creati da Papa Francesco - esclusi i porporati già ultraottantenni al momento del concistoro - a compiere 80 anni ed ad uscire così dal circolo degli elettori in un futuro conclave: è Pierre Nguyên Văn Nhon, Arcivescovo di Hà Nôi in Vietnam.
È in Cristo Risorto che si trova la vera speranza nel mondo, in quel chicco di grano “seminato da Dio nei solchi della terra”, morto “ucciso dal peccato del mondo”, ma risorto al terzo giorno. Ed è a quella speranza che Papa Francesco si rivolge nell’Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, con la consueta panoramica delle situazioni di crisi nel mondo, ma con lo sguardo fisso sulla speranza del Signore.
È la “sorpresa dell’annuncio di Dio” che ci porta ad avere fretta, a correre per contemplarlo il centro dell’omelia di Papa Francesco nella Messa di Pasqua. Con una domanda finale: “Io che?” Cosa si è chiamati a fare, insomma, dopo l’annuncio della Resurrezione.
La festa che oggi celebriamo è la più importante di tutto l’anno. E’ una festa che riempie di amore i nostri cuori, infonde un’immensa gioia e suscita una grande speranza.
Dal discepolo ammutolito allo stupore della Resurrezione. Dal freddo delle notte al calore della chiesa illuminata dal fuoco benedetto durante la veglia, mentre otto neofiti, provenienti da Albania, Italia, Nigeria, Perù e USA, aspettano di essere accolti con il Battesimo nella comunità cristiana. Papa Francesco celebra così il passaggio dalla morte alla vita nella notte di Pasqua, chiudendo con l’appello a partecipare all’annuncio di Pasqua. Concretamente.
Il Sabato Santo si celebra la stazione a San Giovanni in Laterano. Nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali, Pompeo Ugonio spiega che “E’ posta qui hoggi la Statione, perché in tal dì vi si fa la benedittione del fonte, & il Vescovo deve fare il battesimo solenne, come altre volte il Papa faceva in S. Gio. in fonte.”
Alla vigilia di Pasqua, c’è molta attesa per quello che dirà Papa Francesco nel tradizionale urbi et orbi. Migrazioni, traffico di esseri umani e attenzione agli emarginati furono i temi dello scorso anno, con speciali focus sulle situazioni in Ucraina, Repubblica Centrafricana, Terra Santa. Alcuni dei temi che saranno affrontati dal Papa domani si possono cominciare a intravedere dalle attività della diplomazia pontificia in quest’ultima settimana.
“Il Venerdì Santo è l’«Ora» di Cristo: «Ora» in cui, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino all’ultimo segno (Gv 13, 1), consumando per loro e per i peccati di tutti la sua immolazione di Vittima sull’altare della Croce: ai suoi piedi, per divino volere, stava Maria, a lui indissolubilmente unita nel dolore e nell’offerta.
La Domenica di Risurrezione “vi riempia della gioiosa vittoria riportata da Cristo su tutto quanto è contro la vita e il bene nel mondo”.
Le meditazioni di alcuni giovani studenti di un liceo classico romano, il Pilo Albertelli, fanno da filo conduttore nella Via Crucis del Venerdì Santo che Papa Francesco presiede- come ogni anno dal 1970 - al Colosseo. Sono quindici i ragazzi, adolescenti come tanti con la passione per la musica o per lo sport, che con l’aiuto del Professore di religione Andrea Monda, hanno realizzato le 14 stazioni della via Crucis trasmessa in mondovisione. Papa Francesco, nell’orazione finale, pronuncia principalmente tre parole: vergogna, pentimento e speranza.
Papa Francesco ha presieduto in San Pietro la celebrazione della Passione del Signore in occasione del Venerdì Santo. Al termine della lettura del Vangelo il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto l’omelia.
“Il Venerdì Santo a S. Croce in Gierusalemme”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali, cioè quelle chiese antiche dove una volta il Papa stesso andava a celebrare in Quaresima, una chiesa diversa per ogni giorno.
Questa sera alle 21.15 si svolgerà la Via Crucis al Colosseo, presieduta da Papa Francesco, che ha affidato la scrittura dei testi delle meditazioni sulle 14 stazioni ai giovani studenti ed ex studenti del Liceo Classico ‘Pilo Albertelli’ di Roma.
“Il Volto sulla città” è il nome di della manifestazione che a Todi porta la Sacra Sindone in primo piano. Fino all’ 8 aprile in Piazza del Popolo tutte le sere fino alle tre del mattino c’è la proiezione ad alta tecnologia sulla facciata del Duomo del Volto della Sindone.
Il luogo della celebrazione è sempre quello.
“Il Giovedì Santo a S. Giovanni Laterano”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali. Secondo un’antica tradizione, questo giorno il Papa celebrava nella sua cattedrale.
L'Osservatore Romano ricorda che "come è consuetudine sin dal primo anno di pontificato, nel giorno del giovedì santo in cui la Chiesa ricorda l’istituzione del sacerdozio, il Papa ha voluto vivere un momento di comunione con dieci parroci romani, diocesani e religiosi.