La veglia di Pentecoste che sarà celebrata domani sera nella Basilica di San Giovanni in Laterano sarà dedicata alla vita consacrata. A presiedere la veglia sarà l'Arcivescovo Angelo De Donatis, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma.
E’ morto il Cardinale Dario Castrillon Hoyos: avrebbe compiuto 89 anni il prossimo luglio. Colombiano, era nato a Medellin il 4 luglio 1929.
Un comunicato del direttore della Sala Stampa della Santa Sede Greg Burke informa che. Alle ore 18:40 di questa sera è finito l'ultimo dei quattro incontri che il Santo Padre ha tenuto con i 34 vescovi cileni nell'auletta dell'Aula Paolo VI. Alla fine di questo periodo di discernimento e incontro fraterno, Papa Francesco ha consegnato a ciascuno dei suoi fratelli nell'episcopato la lettera che segue:
Alcuni soldatini e un cuore blu sulla piccola bara bianca e, sul tetto del carro funebre, due scritte composte con i fiori che dicevano ‘guerriero’ e ‘nostro eroe’:
“Ho letto con stupore queste lettere di Paolo VI, che mi sembrano una umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa; e una ulteriore prova della santità di questo grande Papa”.
Continuano i preparativi per “Finding Vince 400” (FV400), il Festival Internazionale Cinematografico ed il concorso dedicati a San Vincenzo de’ Paoli per raccontare la globalizzazione della carità.
“Senza un’adeguata visione dell’uomo non è possibile fondare né un’etica né una prassi all’altezza della sua dignità e di un bene che sia realmente comune” perché “la stessa economia, come ogni altro ambito umano, «ha bisogno dell'etica per il suo corretto funzionamento; non di un'etica qualsiasi, bensì di un'etica amica della persona»”.
Se si strumentalizza il popolo "è anche un disprezzo del popolo, perché lo converti da popolo in massa. È un elemento che si ripete tanto, dai primi tempi fino adesso. Pensiamoci su. La domenica delle Palme è: tutti li acclamano, Benedetto sei tu, che vieni in nome del Signore. Venerdì dopo, la stessa gente grida: Crocifiggilo. Cosa è successo? Gli hanno lavato il cervello, e gli hanno cambiato le cose. E hanno convertito il popolo in massa, che distrugge". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia pronunciata in occasione della Messa a Santa Marta.
“Nessuno può ignorare la nostra responsabilità morale a sfidare la globalizzazione dell’indifferenza, il far finta di niente davanti a tragiche situazioni di ingiustizia che domandano un’immediata risposta umanitaria”.
“In questi giorni assistiamo all’ennesima esplosione di odio e violenza, che sta insanguinando ancora una volta la Terra Santa. La vita di tanti giovani ancora una volta è stata spenta e centinaia di famiglie piangono sui loro cari, morti o feriti. Ancora una volta, come in una sorta di circolo vizioso, siamo costretti a condannare ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata. Ancora una volta siamo costretti dalle circostanze a chiedere e gridare per la giustizia e la pace!”. Lo scrive l’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico di Gerusalemme dei Latini.
Il prossimo marzo, ci sarà a Taiwan il Congresso Eucaristico Nazionale. E i vescovi di Taiwan in visita ad limina hanno invitato il Papa ad andare, per visitare il Paese. “Non ha detto né sì, né no, ma ha sorriso”, dice ad ACI Stampa l’arcivescovo John Hung Shan-chuan di Taipei.
È iniziata con la messa celebrata dal rettore del Santuario fra Carlos Acácio Gonçalves Ferreira e l’esposizione della prima reliquia di San Francesco la settimana della Spogliazione dal titolo “#nulladiproprio. La spogliazione, vera libertà” , in programma fino a domenica 20 maggio. Nelle iniziative della Settimana del Santuario della Spogliazione che andrà dal 15 al 20 maggio con una serie di momenti di preghiera, approfondimento, riflessione sui giovani, si inserisce una nuova location e maggiori contenuti per il “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”.
Combattere la corruzione con educazione e bellezza: dall’impegno della Consulta per la Giustizia contro la corruzione e le Mafie, il Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano integrale lancia una serie di iniziative con i ragazzi di Scampia, che coinvolgono anche i Musei Vaticani.
Al termine della riunione avvenuta ieri in occasione della conferenza ‘Dharma e Logos. Dialogo e collaborazione in un’epoca complessa. Buddhisti, Cristiani, Indù, Giainisti e Sikh’, a cui hanno lavorato ripetutamente rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, dell’Unione Induista Italiana, dell’Unione Buddhista Italiana, del Sikhi Sewa Society e dell’Istituto di Studi Giainisti di Londra e dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, si è giunti alla pubblicazione di una dichiarazione comune.
“Ci sono simboli che riassumono quello che siamo. Uno di questi è la croce. Certamente la croce è per prima cosa un simbolo religioso. Ma nella croce sono condensati anche i valori di una società libera: amore per il prossimo, rispetto, accoglienza dell’altra persona, tolleranza. Non ritengo giusto quindi staccare la croce dagli uffici pubblici. Vorrei piuttosto che noi in Bayern ci riconoscessimo nei nostri simboli. Vorrei che noi non staccassimo le croci, vorrei che le appendessimo. Questo è il Bayern”.
“Vi ringrazio per il dono prezioso del vostro Sacro Libro tradotto in lingua contemporanea dai monaci del Tempio Wat Pho. Si tratta di un segno tangibile della vostra generosità e dell’amicizia che ci lega ormai da lunghi anni, un cammino fatto di piccoli passi”. Il Papa saluta così una Delegazione Buddista venuta dalla Thailandia in Vaticano.
“Dialogo e collaborazione sono parole-chiave in un tempo come il nostro che, per un’inedita complessità di fattori, ha visto crescere tensioni e conflitti, con una violenza diffusa sia su piccola sia su grande scala”. Sono queste le parole che Papa Francesco rivolge alla Delegazione delle Religioni Dharmiche, ricevuta oggi in Vaticano, in occasione del Convegno su “Dharma e Logos. Dialogo e collaborazione in un’epoca complessa”, prima dell’Udienza Generale.
“Sono molto preoccupato per l’acuirsi delle tensioni in Terra Santa e in Medio Oriente, e per la spirale di violenza che allontana sempre più dalla via della pace, del dialogo e dei negoziati. Esprimo il mio grande dolore per i morti e i feriti e sono vicino con la preghiera e l’affetto a tutti coloro che soffrono”. E’ questo il forte appello per la pace di Papa Francesco lanciato durante l’Udienza Generale.
Durante l’Udienza Generale di oggi il Papa conclude il ciclo di catechesi sul sacramento del Battesimo. “Gli effetti spirituali di questo sacramento, invisibili agli occhi ma operativi nel cuore di chi è diventato nuova creatura, sono esplicitati dalla consegna della veste bianca e della candela accesa”, commenta Francesco parlando dell’ultima parte del rito.
Un appuntamento che segna la voglia di accoglienza dei cattolici romani, la Festa dei Popoli a Piazza San Giovanni.