E' notte fonda, una notte in cui le stelle si vedono lontane, come se le si osservare dal fondo di un baratro. Una corda ella fatta di pezzi di lenzuola strappate scivola giù, senza far rumore, dalla finestrella stretta del convento, massiccio come una fortezza. Un uomo piccolo, esile, si cala lentamente.
Nell’Angelus di oggi Papa Francesco ha ricordato ai fedeli la celebrazione della festa liturgica della Natività di San Giovanni Battista. Nonostante la tarda età dei suoi genitori - ha spiegato il Papa - Dio dimostra di non dipendere “dalle nostre logiche e dalle nostre limitate capacità umane. Bisogna imparare a fidarsi e a tacere di fronte al mistero di Dio e a contemplare in umiltà e silenzio la sua opera, che si rivela nella storia e che tante volte supera la nostra immaginazione”.
In questa domenica celebriamo la solennità della nascita di Giovanni Battista. Gesù stesso ha detto di lui: “tra i nati di donna non è sorto uno più grande”. (cf. Mt 11, 11). Per questo la Chiesa riserva a questo grande messaggero di Dio una venerazione particolare che trova la sua espressione nella festa odierna.
La battaglia diplomatica della Santa Sede è fatta soprattutto di dettagli. L’obiettivo è quello di fare sì che, in ogni documento, non compaiano delle categorizzazioni che mettono parte l’essere umano e la sua dignità che viene dall’essere immagine di Dio. E tra queste categorie, quella di gender. I motivi li ha spiegati la Santa Sede in un intervento a Ginevra su un particolare documento, che potrebbe avere una ricaduta anche sull’Accordo Globale per rifugiati.
Si è concluso oggi presso l’Aula del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano il processo penale a carico di Monsignor Carlo Alberto Capella, accusato di detenzione e scambio di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità. La pena decisa dal Tribunale Vaticano è stata di cinque anni di reclusione e 5.000 euro di multa. Il Promotore di Giustizia aveva chiesto per lui 5 anni, 9 mesi di reclusione e 10.000 euro di multa.
“Voi attestate la possibilità di vivere un sano pluralismo, rispettoso delle differenze e dei valori di cui ciascuno è portatore”. Papa Francesco descrive cosi il lavoro del programma “Emouna – L’Amphi des religions”, proposto e iniziato dall’Istituto di studi politici di Parigi, con la partecipazione delle grandi religioni presenti in Francia, che “mira a rafforzare i legami di fraternità tra i membri di religioni differenti, approfondendo un lavoro di ricerca”. Il Papa ha ricevuto in udienza l’associazione oggi, presso la Sala dei Papi in Vaticano.
“Molti Paesi sono ancora lontani dalla pace e da uno sviluppo economico, sociale e politico che abbracci tutti i settori e offra condizioni di vita e adeguate opportunità a tutti i cittadini”. E’ l’amara constatazione di Papa Francesco stamane rivolta ai membri della Organization of African Instituted Churches, ricevuti in udienza.
Papa Francesco ha stabilito che d’ora in poi la Segreteria per la Comunicazione si chiami “Dicastero per la Comunicazione”. La decisione del Papa è arrivata dopo aver ascoltato il parere del Consiglio dei Cardinali che si occupano della riforma della Curia Romana.
Una visita ad limina particolarmente delicata quella che i Vescovi di Hong Kong e Macao rendono a Papa Francesco. Delicata per la ben nota situazione dei cattolici nella Repubblica Popolare Cinese dove la Chiesa patriottica risponde direttamente - a partire dalle nomine episcopali - al governo di Pechino e dove, nello stesso tempo, la libertà religiosa dei cattolici in comunione con il Papa non viene rispettata.
Dopo l’incontro dei vescovi di rito orientale d’Europa della settimana scorsa a Lungro, in Calabria, nuovamente l’Italia per un altro appuntamento della Chiesa d’Europa. Da martedì 26 giugno sarà infatti la Conferenza Episcopale Italiana ad accogliere a Roma gli addetti stampa e portavoce delle Conferenze episcopali d'Europa che si ritroveranno per discutere di alcuni argomenti e problematiche legate alla comunicazione della Chiesa in Europa.
Si è aperto nel pomeriggio presso l’Aula del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano lil processo penale a carico di Mons. Carlo Alberto Capella, accusato di detenzione e scambio di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità.
La persecuzione dei cristiani nel mondo diventa sempre più fenomeno “liquido”. Si dice che i cristiani perseguitati nel mondo siano circa cento milioni. Eppure, le statistiche sfuggono e il numero delle vittime muta con il mutare dei parametri di misurazione. Contano solo i cristiani uccisi o anche le crescenti limitazioni ideologiche alla libertà religiosa?
Fiducia, annuncio, fratelli. Sono le tre parole chiave che Papa Francesco ha suggerito stamane ai membri del Capitolo Generale della Società del Divin Verbo ricevuti in udienza.
Il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, è stato ricevuto in udienza stamani in Vaticano da Papa Francesco. Nel corso dell’incontro il Gran Maestro ha illustrato le principali attività in ambito umanitario e diplomatico svolte dall’Ordine di Malta nel corso dell’ultimo anno.
Il medio Oriente è un crocevia di situazioni difficili in Medio Oriente c’è il rischio, non voglio dire la volontà, ma il rischio di cancellare i cristiani.
Com’è tradizione, domenica 24 giugno 2018 alle 10.30 in Cattedrale Monsignor Nosiglia, Arcivescovo di Torino, presiede la S. Messa per la festa patronale di San Giovanni Battista.
Il Custode di Terra Santa Padre Francesco Patton in questi giorni è a Roma per partecipare ai lavori della ROACO, la Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali, che quest’anno celebra il 50/mo anniversario della sua fondazione. ACI Stampa ha raggiunto il religioso francescano per un colloquio a tutto campo.
Se c’è una cosa di cui padre Laurence Iwuamadi è sicuro, è che il dialogo teologico in campo ecumenico non è terminato. E questo nonostante documenti nuovi non ce ne siano stati, e gli ultimi sviluppi teologici nel dialogo non abbiano avuto sostanziali passi avanti. Ma lui, primo decano cattolico dell’Istituto Ecumenico di Bossey, sottolinea che è solo questione di tempo.
I temi sono quelli cari al Papa: ecumenismo, migranti, pace, diritti umani e rifugiati. “Credo che c’è una parola comune: incontro. È stata una giornata di incontri, variegati” ha detto Francesco per descrivere con i giornalisti nel volo di rientro le ore trascorse a Ginevra. Si è parlato di giovani al pranzo di Bossey e di rifugiati.
“Guardando anche alla forza con la quale questo giovane Santo ha lottato per la propria vocazione, combattendo la mentalità mondana prevalente intorno a lui e, perfino, la contrarietà del proprio padre, che vedeva in lui il futuro del marchesato, dobbiamo ancora e sempre educare i nostri giovani alla libertà”.