Commentando il Vangelo odierno Papa Francesco - nel corso dell’Angelus - si domanda “come mai i compaesani di Gesù passano dalla meraviglia all’incredulità?” Essi - sottolinea - “invece di aprirsi alla realtà, si scandalizzano. Secondo gli abitanti di Nazareth, Dio è troppo grande per abbassarsi a parlare attraverso un uomo così semplice! È lo scandalo dell’incarnazione: l’evento sconcertante di un Dio fatto carne, che pensa con mente d’uomo, lavora e agisce con mani d’uomo, ama con cuore d’uomo, un Dio che fatica, mangia e dorme come uno di noi”.
Il brano di Vangelo di oggi, soprattutto le parole che Gesù pronuncia dopo il rifiuto dei suoi concittadini - Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria - richiama un’affermazione del prologo del Vangelo di San Giovanni: E’ venuto nella sua casa e i suoi non lo hanno accolto. Gesù, dunque, viene respinto dalle poche persone che abitavano Nazareth, ma il loro atteggiamento è possibile vedere le resistenze, le opposizioni e il rifiuto che la persona di Cristo ha incontrato nel corso dei secoli e continua ad incontrare da parte delle persone e delle istituzioni.
Il Cardinale Pietro Parolin, tornato dalla missione nei Balcani, ha incontrato il 3 luglio l’arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina Sviatoslav Shevchuk, che ha poi incontrato Papa Francesco. Il 2 luglio, è stato l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro degli Esteri vaticano, ad incontrare il capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, prima di partire per la Corea. La diplomazia pontificia si snoda così questa settimana tra Balcani, Corea del Sud ed Ucraina.
Un incontro ecumenico, un segno tangibile di unità tra i cristiani quello che si sta concludendo a Bari con il Papa, i Patriarchi ed i Capi delle Chiese cristiane del Medio Oriente. Una occasione per invocare il dono della pace su tutta la regione. ACI Stampa ha chiesto un primo bilancio di questo “summit” al Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.
Questo incontro ci ha aiutati “a riscoprire la nostra presenza di cristiani in Medio Oriente. Essa sarà tanto più profetica quanto più testimonierà Gesù Principe della pace”. Lo ha detto il Papa al termine del dialogo a porte chiuse con i Patriarchi e i Capi delle Chiese e delle Comunità cristiane del Medio Oriente.
Mentre leggete questo pezzo Papa Francesco è a Bari per la giornata di preghiera ecumenica per la pace in Medio Oriente. Una iniziativa che in tante diocesi italiane è stata preparata e vissuta con momenti di preghiera ed incontro.
Bari è una “finestra spalancata sul vicino Oriente” e siamo qui “portando nel cuore le nostre Chiese, i popoli e le molte persone che vivono situazioni di grande sofferenza”. Lo ha detto il Papa - giunto sul lungomare di Bari - nel corso dell’incontro con i Capi delle Chiese e delle Comunità cristiane del Medio Oriente sul tema: “Su di te sia pace! Cristiani insieme per il Medio Oriente”.
Prega Papa Francesco, pregano tutti i Patriarchi orientali, di tutte le confessioni cristiane, con una sola intenzione: pace. Lo sguardo e i volti sono mediorientali, ma l’anelito della pace è per tutta la terra. Come un abbraccio che dalla terra dei primi cristiani, e dove i cristiani sono più perseguitati, arrivi fino agli estremi confini della terra.
Entreranno nel vivo dall’8 luglio le celebrazioni religiose del 394° Festino di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo.
Aveva 93 anni, e aveva chiamato nella sua diocesi le suore di Madre Teresa: il vescovo Giuseppe Li Mingshu, vescovo di Qingdao, è morto lo scorso 15 giugno a 93 anni.
“Prego ed esprimo le mie condoglianze” per la morte del Cardinale Jean-Louis Tauran. Così Papa Francesco nel telegramma di cordoglio inviato alla sorella del porporato francese morto oggi negli Stati Uniti.
La Basilica di San Nicola di Bari è uno scrigno di storia e di arte. E non solo antica.
“Quanti poveri oggi sono calpestati! Quanti piccoli vengono sterminati! Sono tutti vittime di quella cultura dello scarto che più volte è stata denunciata. E tra questi non posso non annoverare i migranti e i rifugiati, che continuano a bussare alle porte delle Nazioni che godono di maggiore benessere”. E’ il grido del Papa, oggi, nell’omelia pronunciata in occasione della Messa celebrata all’altare della Cattedra nella Basilica Vaticana per i migranti, nel quinto anniversario della visita a Lampedusa.
Papa Francesco chiama non solo le istituzioni politiche, ma anche quelle finanziarie, ad un cambio di paradigma per la cura della casa comune, perché sia la politica che la finanza siano al servizio dello sviluppo umano integrale.
La storia dell’arte cattolica d’ Oriente a Roma passa inevitabilmente per la Congregazione delle Chiese Orientali. E non solo come ovvio per la “gestione” della vita delle Chiese, ma anche per la raccolta di arte contemporanea che il Palazzo dei Convertendi sede della Congregazione custodisce.
E’ morto dopo una lunga malattia il Cardinale francese Jean Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Aveva 75 anni, compiuti lo scorso 5 aprile.
La seconda udienza del processo per peculato e riciclaggio a carico di Angelo Caloia, ex presidente dell’Istituto delle Opere di Religione, e dell’avvocato Gabriele Liuzzo è terminata con la lettura del capo di imputazione e delle questioni pregiudiziali.
Sarà nella Basilica di Bari che si terrà il primo momento di preghiera ecumenica per la pace in Medio Oriente voluto da Papa Francesco. E la scelta di Bari non è un caso: è la città ecumenica per eccellenza, dove tradizione cattolica e tradizione bizantina si incontrano. Ma c’è un’altra città, insospettabile, che sarebbe potuta essere il terreno di uno storico incontro ecumenico: Helsinki.
Ci sono anche Giorgio La Pira e Carlo Acutis tra i quattro servi di Dio di cui Papa Francesco ha riconosciuto ieri le virtù eroiche, avanzando così la loro causa verso la possibile beatificazione.
Per comprendere l’importanza dell’incontro ecumenico di Bari, a cui dopodomani prenderà parte Papa Francesco, abbiamo intervistato padre Stefano Caprio, docente di Storia della filosofia russa al Pontificio Istituto Orientale di Roma