Domenica 12 agosto, nel primo anniversario della morte del cardinale Dionigi Tettamanzi – Arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011, scomparso il 5 agosto 2017 a Villa Sacro Cuore di Triuggio, dove risiedeva da quando aveva lasciato la guida della Diocesi – ci sarà una celebrazione eucaristica in Duomo alle 17.30 in suffragio del Cardinale scomparso, presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini.
Si parlerà probabilmente anche della concessione di una autocefalia nazionale ucraina nell’incontro che il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e quello di Mosca Kirill avranno ad Istanbul, nella sede del Patriarcato Ecumenico, il prossimo 31 agosto. Il tema non riguarda direttamente la Chiesa cattolica, che non prende posizione, ma osserva semplicemente gli sviluppi del dibattito. Eppure, in qualche modo, va a toccare anche la Chiesa cattolica, anche perché sia Bartolomeo che Kirill hanno cercato sponde con Roma.
Vengono da tutto il mondo i volontari che a luglio e agosto, si riversano su Roma per offrire il loro tempo a servizio delle realtà della Caritas diocesana. Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Marche, Sicilia ma anche da Stati Uniti, Malta e Portogallo. Hanno tra i 16 e i 20 anni e mettono a disposizione dei poveri di Roma il loro tempo e la loro gioia di vivere.
Il 2 luglio 1988 - 30 anni fa - Papa Giovanni Paolo II emanava il Motu Proprio Ecclesia Dei con cui dava vita alla omonima Pontificia Commissione che aveva “il compito di collaborare con i Vescovi, con i Dicasteri della Curia Romana e con gli ambienti interessati, allo scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla Fraternità fondata da Mons. Lefebvre, che desiderino rimanere uniti al Successore di Pietro nella Chiesa Cattolica, conservando le loro tradizioni spirituali e liturgiche”.
Papa Francesco sarà nei Paesi Baltici dal 22 al 25 settembre, e la tappa in Lettonia sarà quella del dialogo ecumenico. Tanto che l’incontro sarà nella cattedrale luterana che in realtà fu la prima cattedrale cattolica, e dove ancora è il battistero in cui furono battezzati i primi cristiani. A raccontarlo è l’arcivescovo luterano Janis Vanags. Sarà lui ad accogliere Papa Francesco. E lo farà con “gioia”, testimoniando con le sue parole che il dialogo ecumenico è davvero vivo in Lettonia.
Una Chiesa impegnata sul fronte diplomatico, ma soprattutto sul fronte umanitario, nel cercare di porre fine alla Prima Guerra Mondiale. Furono 24 gli appelli del Papa per fermare quello che lo stesso Benedetto XV definirà “il suicidio dell’Europa”.
"Finding Vince 400", il Festival cinematografico internazionale dedicato a San Vincenzo de' Paoli verrà presentato ufficialmente alla Biennale Cinema 2018 di Venezia nell'ambito della 75° mostra internazionale d'arte cinematografica.
Papa Francesco continua a parlare dell’idolatria nella sua catechesi durante l’Udienza Generale odierna in Aula Paolo VI. Il Pontefice racconta la storia del vitello d’oro nel deserto.
Esattamente 40 anni fa lo statista democristiano ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri Aldo Moro veniva rapito e successivamente ucciso dalle Brigate Rosse. Un episodio tra i più tragici della recente storia italiana, che vide coinvolto anche Papa Paolo VI, amico personale di Moro.
Ancora una richiesta di abolire il segreto della confessione. Questa volta arriva dall’India, dove la Commissione Nazionale delle Donne ha chiesto al governo di abolire il sacramento perché “è una interferenza indebita in una questione sacra e vitale della vita cristiana”.
Con una lettera del 5 agosto, scritta a mano e diffusa dalla Conferenza Episcopale Cilena, Papa Francesco fa le sue valutazioni sul documento “Dichiarazioni, decisoni e impegni dei vescovi della Conferenza Episcopale del Cile”, elaborato al termine dell’Assemblea Plenaria straordinaria convocata dal 30 luglio al 3 agosto proprio per discutere il tema della pedofilia del clero.
Saranno 195 le diocesi presenti, 40.000 i giovani in cammino e 120 i vescovi partecipanti. Sono questi alcuni numeri del pellegrinaggio #permillestrade dei giovani italiani per i sentieri che portano sino a Roma per l’incontro con Papa Francesco di sabato 11 agosto al Circo Massimo e domenica 12 agosto in piazza San Pietro.
Bibione è stata scelta nel 2016 come chiesa giubilare nell'anno della Misericordia e la sua Porta Santa rimane segno tangibile. Quest'anno sarà nuovamente aperta dal 2 agosto in occasione dell'inaugurazione della “Seconda Perdonanza bibionese”.
50 anni fa, il 28 marzo 1968, Papa Paolo VI pubblicava il Motu Proprio Pontificalis Domus con cui decideva di modificare l’ordinamento della Casa Pontificia.
Nella mattina del 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore e quarantesimo anniversario della morte di Paolo VI, Papa Francesco è sceso nelle Grotte vaticane per raccogliersi in preghiera silenziosa davanti alla tomba del suo predecessore.
La sofferenza, alle volte, è la via tracciata per arrivare a Dio: dolore, persecuzioni, afflizioni, malattie. Queste situazioni sono imprevisti che capitano nella vita di tutti i giorni. E di queste prove la vita di don Dolindo Ruotolo (1882-1970) ne è stata sempre piena.
"Profondamente triste" per la tragedia del terremoto in Indonesia, Papa Francesco "assicura la sua vicinanza nella preghiera e la solidarietà a tutti i colpiti". Così il Papa esprime il suo cordoglio per le vittime del terremoto di questa notte in Indonesia in un telegramma inviato alle autorità ecclesiastiche e civili, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin. Intanto il bilancio dei morti a causa del sisma sono circa 140.
40 anni fa, era il 6 agosto 1978, Papa Paolo VI moriva a Castel Gandolfo all’età di 80 anni. Si concludeva un pontificato durato 15 anni, iniziato il 21 giugno 1963.
Come tradizione ormai consolidata, alla fine di agosto si terrà il pellegrinaggio della diocesi di Roma a Lourdes. L’organizzazione è dell’Opera romana pellegrinaggi. A guidare il cammino sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis.
"Ero completamente scioccato quando ho visto cosa rimaneva della mia abitazione e della mia città. Ci è voluto tanto lavoro ma ora siamo finalmente a casa!". Con le lacrime agli occhi il cristiano Musa, 60 anni cristiano, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre il primo giorno in cui è tornato a Qaraqosh. Costretto a fuggire assieme alla sua famiglia nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014, l’uomo è tra i 25.650 cristiani che hanno fatto ritorno nella cittadina simbolo della Cristianità in Iraq, oltre il 46% di quanti vi vivevano prima dell’arrivo dello Stato Islamico.