“Le sfide che deve affrontare il mondo al momento sono tante e molto complesse. Ci troviamo di fronte a situazioni difficili che non riguardano solo tanti dei nostri fratelli abbandonati e dimenticati, ma che minacciano il futuro di tutta l'umanità. E gli uomini di fede non possono rimanere indifferenti a queste minacce”. Lo ha detto Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti al Forum Interreligioso G20 (G20 Interfaith), che ha luogo a Buenos Aires dal 26 al 28 settembre 2018 sul tema “Costruendo consenso per uno sviluppo equo e sostenibile: il contributo delle religioni per un futuro degno”.
Dopo l’accordo provvisorio firmato tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei vescovi, Papa Francesco - che ieri ha ribadito la paternità dell’intesa con Pechino - ha scritto una lettera ai cattolici cinesi e a tutta la Chiesa universale.
Papa Francesco torna a parlare della Cina, dopo l’accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi in Cina, siglato sabato scorso. Lo fa con un appello lanciato al termine dell’Udienza Generale. “L’Accordo – commenta il Papa - è frutto di un lungo e ponderato cammino di dialogo, inteso a favorire una più positiva collaborazione tra la Santa Sede e le Autorità cinesi per il bene della Comunità cattolica in Cina e per l’armonia dell’intera società”.
La catechesi odierna dell’Udienza Generale di Papa Francesco è dedicata al suo viaggio appena trascorso nei Paesi Baltici. Il Papa è atterrato ieri sera a Roma dopo quattro giorni intensi in Lituania, Lettonia e Estonia, in occasione del centenario dell’indipendenza di questi Paesi detti Baltici.
Riprendono in Vaticano le visite ad limina. In questi giorni dal Papa arrivano prima i Vescovi della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles e poi quelli della Scozia. Si tratta di due conferenze episcopali distinte.
Come sempre Papa Francesco non tradisce le attese e a bordo del volo che lo ha riportato a Roma dal viaggio apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia affronta - oltre ai temi del viaggio stesso - anche quelli di più stretta attualità, a cominciare dall’accordo provvisorio tra Repubblica Popolare Cinese e Santa Sede sulla nomina dei vescovi.
Papa Francesco ha lasciato Tallin con un volo Air Baltic poco dopo le 18 ora lovale per fare rientro in Vaticano, il suo grazie è arrivato tramite i telegrammi ufficiali ai capi di stato dei paesi visitati
L’obiettivo dei vescovi di Inghilterra e Galles in visita ad limina è quello di mostrare l’unione sacramentale con il Santo Padre, perché – dice il Cardinale Vincent Nichols, presidente della Conferenza Episcopale – “spesso si ha l’idea sbagliata che la Chiesa sia una azienda e il Papa il suo amministratore delegato, ma non è così”.
“Quando diciamo che siamo cristiani, quando abbracciamo uno stile di vita, lo facciamo senza pressioni, senza che questo sia uno scambio in cui noi facciamo qualcosa se Dio fa qualcosa. Ma, soprattutto, sappiamo che la proposta di Dio non ci toglie nulla, al contrario, porta alla pienezza, potenzia tutte le aspirazioni dell’uomo. Alcuni si considerano liberi quando vivono senza Dio o separati da Lui. Non si accorgono che in questo modo viaggiano attraverso questa vita come orfani, senza una casa dove tornare”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata in Piazza della Libertà a Tallinn, in Estonia, l’ultimo appuntamento pubblico del Viaggio apostolico nel Baltico.
“Dove ci sono bambini e giovani, c’è molto sacrificio, ma soprattutto c'è futuro, gioia e speranza”.
L’incontro ecumenico con i giovani è il secondo appuntamento in Estonia di Papa Francesco. La giornata estone del Pontefice prosegue a Tallinn, alla Kaarli Lutheran Church. “È sempre bello riunirci, condividere testimonianze di vita, esprimere quello che pensiamo e vogliamo; ed è molto bello stare insieme, noi che crediamo in Gesù Cristo”, comincia il Papa nel suo discorso.
Papa Francesco è giunto stamane in Estonia, ultima tappa del suo viaggio apostolico nel Baltico.
Alle ore 17.45 locali (le 16.45 ora di Roma), nell’eliporto di Aglona, ha avuto luogo la cerimonia di congedo dalla Lettonia. Papa Francesco, terminata la Messa, ultima attività della sua intensa giornata, è stato accolto dal Presidente della Repubblica, Raimonds Vējonis.
Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, ha aperto a Roma i lavori del Consiglio Permanente. Dopo la pubblicazione di Episcopalis Communio, il porporato ribadisce l’impegno a “intensificare la natura collegiale della responsabilità” della presidenza dei vescovi italiani. che mi avete affidato. Insieme vogliamo davvero “diventare sempre più – secondo l’indicazione di Papa Francesco – un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale”.
Papa Francesco è giunto al Santuario Internazionale della Madre di Dio ad Aglona. La Celebrazione Eucaristica che presiede nella città lettone più visitata dai turisti, è l’ultima attività della giornata del Pontefice. Nonostante sia minuscola, Aglona è una delle città più famose del Paese, grazie alla presenza della Basilica dell'Assunzione, la più importante chiesa cattolica della Lettonia, fondata dai Padri domenicani nel 1700.
Dal 21 al 23 settembre, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, si è recato in Slovacchia, per le celebrazioni giubilari per i 200 anni dell'Eparchia di Presov, da dieci sede della Metropolia sui iuris greco-cattolica slovacca.
Si apre oggi a Roma il Consiglio episcopale permanente della CEI. All’ordine del giorno la nomina del nuovo Segretario Generale, che dovrà sostituire il Vescovo Nunzio Galantino, nominato dal Papa Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nel corso dei lavori del Consiglio presenterà ai Vescovi partecipanti la proposta che sarà poi presentata al Papa per la scelta definitiva. Si tratterà comunque - sottolinea il comunicato della CEI - di un Vescovo
“Voi, che avete attraversato molte stagioni, siete testimonianza viva di costanza nelle avversità, ma anche del dono della profezia, che ricorda alle giovani generazioni che la cura e la protezione di quelli che ci hanno preceduto sono gradite e apprezzate da Dio, e che gridano a Dio quando sono disattese”.
La gente la chiama ancora “cattedrale” di fatto il Riga Doms è stato cattedrale cattolica solo fino alla Riforma quando passò ai luterani. “ Cattedrale” cioè luogo dove c’è la cattedra del vescovo è di fatto una definizione solo cattolica, e l’uso di questo nome per la chiesa lo rende luogo speciale per l’ecumenismo che Papa Francesco ha definito “vivo” a Riga.
Papa Francesco è giunto in Lettonia, seconda tappa del Viaggio apostolico nei Paesi Baltici. Il primo incontro ufficiale a Riga è quello con il Presidente della Repubblica, le autorità e il corpo diplomatico accreditato.