Giornata di pausa in vista dello sprint finale della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Domani mattina si riprenderanno le assemblee e l’appuntamento è tra i più importanti: sarà letta ed illustrata infatti la prima bozza del Documento finale.
Nell’ottobre di due anni fa il terremoto rese inagibile il monastero, intitolato a santa Chiara, ma non minò la forza d’animo e la speranza di una ‘rinascita’.
Per Papa Francesco, il classico regalo del medaglione con la roccia e l’ulivo i cui due rami si uniscono non è scontato. Nel darlo al presidente colombiano Ivan Duque, dopo 30 minuti di colloquio, Papa Francesco gli spiega: “Regalo questo medaglione con l’albero dell’univo che ha due rami che uniscono quello che era separato. Desidero che le sue mani siano come questi due rami: che uniscano la Colombia”.
Una piccola pausa per i vescovi impegnati nei lavori del Sinodo sui giovani. Da domani si riprenderanno le Assemblee e inizierà il vero dibattito per la stesura e la pubblicazione del Documento finale, prevista sabato 27 Ottobre. Domani in particolare verrà presentato il progetto del documento, mercoledì i padri sinodali illustreranno le proposte di cambiamento, giovedì ci sarà il pellegrinaggio, venerdì un'altra assemblea e infine sabato la votazione e la pubblicazione del documento.
Tra i contributi più interessanti che in questi giorni ripropongono la figura di Giovanni Paolo II ci è stata segnalata una pubblicazione delle edizioni OCD, “Giovanni Paolo II. Alla ricerca della Presenza”, curata da P. Aldino Cazzago, teologo carmelitano e già direttore della Rivista Internazionale di Teologia e Cultura, “Communio”.
“Gratitudine, profezia e speranza esprimono lo spirito con cui desiderate stimolare la vostra Congregazione ad un rinnovamento nella missione”.
Una vera festa della Guardia Svizzera in onore di San Giovanni Paolo II.
Historia magistra vitae. Tale affermazione, attribuita a Marco Tullio Cicerone, è senza dubbio molto conosciuta e di conseguenza anche chi di questa straordinaria disciplina si è occupato per un'intera vita come padre Giuseppe Cagni (1922-2014).
Esattamente 40 anni fa, era il 22 ottobre 1978, Giovanni Paolo II presiedeva la Messa solenne per l’inizio del pontificato. Quel giorno pronunciò lo storico “non abbiate paura!”, una frase che ancora oggi tutti ricordano. A distanza di 40 anni ACI Stampa ha chiesto un ricordo di quei giorni al Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki.
Ti ringraziamo, Signore, per tutto quello che la Regina Isabella ha fatto per la fede cattolica, per la sua vita familiare e per l'azione di governo che furono sempre ispirati e sostenuti da un'intensa vita spirituale".
Sono almeno 61 le persone morte e 72 quelle ferite per un incidente ferroviario ad Amritsar, nello stato indiano del Punjab. Il Papa ha fatto recapitare un telegramma di cordoglio, firmato dal Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin. Il Papa assicura le sue preghiere per i defunti. Le autorità locali hanno aperto un'inchiesta.
“La via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo della ricerca dei primi posti, che contagia tanti contesti umani e non risparmia neanche la Chiesa. Perciò, come discepoli di Cristo, accogliamo questo Vangelo come richiamo alla conversione, per testimoniare con coraggio e generosità una Chiesa che si china ai piedi degli ultimi, per servirli con amore e semplicità”. È questo il cuore dell’Angelus odierno di Papa Francesco ai fedeli in Piazza San Pietro.
Il Vangelo di questa domenica ci presenta due apostoli, Giacomo e Giovanni, i quali domandano a Gesù di avere posti di onore nel suo regno. Si tratta di una richiesta che esprime un desiderio naturale frutto dell’ambizione umana, considerato che i discepoli non avevano ancora compreso l’originalità e la novità di Cristo.
Il Sinodo dei Vescovi sui giovani è ormai giunto alla fine di questa terza settimana. Oggi sono state lette e pubblicate le relazioni dei circoli minori sulla terza parte dello Strumento di Lavoro. Da martedì si comincerà la vera discussione per arrivare alla stesura del Documento finale.
Tre grandi missioni per la Chiesa: la testimonianza di fede (kerygma-martyria), la celebrazione della fede (la liturgia ), e il servizio dei fratelli (diakonia).
C’è anche la proposta di includere nel documento finale una sezione apposita sulla questione dei cattolici con attrazione per persone dello stesso sesso o disforia di genere, tra le proposte dei Circoli di lingua inglese per la terza parte del documento finale del Sinodo sui giovani.
E’ necessario ripensare la parrocchia come ad un luogo di incontro, di ascolto, di comunione e di missione. Lo scrivono i Padri del Circolo Minore Hispanicus A - coordinati dal Cardinale honduregno Oscar Andres Rodriguez Maradiaga - nella relazione sulla terza parte dell’Instrumentum Laboris del Sinodo dei Vescovi.
“La ricerca di alcuni elementi fondanti, ovviamente già presenti nella Chiesa, ma che debbono uscire dall'inerzia e ritrovare freschezza per una più vitale e profonda alleanza tra la Chiesa e le nuove generazioni”. E’ principalmente questo l’obiettivo che emerge dalle relazioni dei tre circoli minori in lingua italiana sulla terza parte dello Strumento di lavoro. I giovani siano non solo oggetto preferenziale dell’azione pastorale, ma anche “soggetti protagonisti dei processi decisionali”.
Cosa fa la Santa Sede per i migranti? La risposta alla domanda è stata data agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede in un briefing in Vaticano, nell’Aula Vecchia del Sinodo, guidato dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro per i rapporti con gli Stati, e concluso dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano.
L’udienza che Papa Francesco ha concesso a Truong Hoa Binh,