Sfidano la pioggia e il freddo di gennaio, spesso la neve, scaldati dalla coda infuocata della stella cometa, appesa alla meglio alla fine di un manico di scopa. Sono gli Sternsinger, i “cantanti stellari”.
Siamo ormai vicinissimi alla partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2019, voluta da Papa Francesco a Panama, dal 22 al 27 gennaio. Il luogo e il tempo sono certamente particolari, almeno per i ragazzi europei. Ma le diocesi italiane non si sono scoraggiate e hanno organizzato eventi e attività per seguire – anche da lontano – la GMG con Papa Francesco. In particolare le diocesi di Torino e Milano.
“Questa Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Panama si colloca immediatamente dopo la celebrazione del Sinodo dei vescovi sui giovani dell’ottobre scorso. Penso che lo spirito che la animerà, e che animerà quindi anche il Santo Padre nel momento in cui si accinge a parteciparvi e a presiederla almeno negli ultimi giorni, sia lo stesso spirito che ha animato il Sinodo: uno spirito di grande gioia. Abbiamo vissuto quei giorni con un entusiasmo veramente grande aiutati anche dai giovani presenti, e quindi questo spirito sarà moltiplicato all’infinito dal numero dei partecipanti alla Gmg di Panama. Io credo che questo spirito si concretizzi poi in alcune precise indicazioni: prima di tutto, il fatto che i giovani sono parte della Chiesa. Questa è stata una delle affermazioni fondamentali del Sinodo: non sono solo degli interlocutori esterni, ma sono membri a pieno titolo della Chiesa che vivono la sua vita e partecipano alla sua missione”. Lo ha detto il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin parlando della GMG in occasione della consueta intervista rilasciata a Vatican News prima di un viaggio apostolico internazionale del Papa.
Gli stili che non si addicono ai cristiani, lo "stile accusatorio", lo "stile mondano" e lo "stile egoistico”. Papa Francesco ne ha parlato nella omelia del mattino a Santa Marta.
In onore di San Giovanni Paolo II, ogni anno in Polonia si celebra la Giornata Papale. Ma questa 19esima edizione della Giornata Papale, che sarà celebrata il 13 ottobre 2019, ha una particolarità: è anche il 40esimo anniversario del primo viaggio di San Giovanni Paolo II nella sua patria da quando era stato eletto al soglio pontificio.
Anche il presidente John Fitzgerald Kennedy, durante la sua visita in Italia e in Vaticano nel 1963 come parte del tour europeo, apprezzò la Banda Musicale Pontificia, perché, a suo giudizio, aveva compiuto la migliore esecuzione dello Star Spangled Banner di tutto il suo giro. E la Banda, erede della Guardia Palatina d’Onore di cui faceva parte e oggi sotto le dipendenze della Casa Pontificia, aprirà il 25 gennaio il ciclo di conferenze “All’ombra di Pietro”, presso la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, conosciuta come “Chiesa Nuova”.
Il brano evangelico delle Nozze di Cana, primo “segno “ di Gesù al mondo per testimoniare l’amore di Dio, racchiude il programma di vita del cristiano, sintetizzato dalle parole di Maria: “Fate quello che vi dirà”. Lo spiega Papa Francesco prima della consueta preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro.
Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta il miracolo alle nozze di Cana. Gesù partecipa al banchetto di nozze perché l’invito è giunto a sua Madre. Il miracolo che Gesù compie a Cana è definito dall’evangelista Giovanni un “segno”, il primo di una lunga serie. Questo prodigio viene operato da Gesù pochi giorni dopo il suo battesimo e tre giorni dopo la chiamata dei primi discepoli, i quali, per ovvie ragioni, non conoscono ancora pienamente Gesù.
Oltre al rapporto biennale sulla libertà religiosa nel mondo di Aiuto alla Chiesa che Soffre, c’è un altro rapporto da guardare con attenzione: è il World Watch list di Open Doors, una missione senza denominazione religiosa che supporta i cristiani perseguitati nel mondo, è attiva in più di 70 nazioni ed è stata fondata nel 1955. Ogni anno, il World Watch List fa un punto sulla persecuzione dei cristiani nel mondo. L’ultimo rapporto è uscito il 16 gennaio.
I cristiani di Israele vogliono essere “cittadini a tutti gli effetti”, con i loro diritti “riconosciuti in una società plurale e democratica”, eppure, nonostante il loro grande contributo, devono affrontare “enormi difficoltà”. Lo scrivono i vescovi di Europa, Nord America e Sudafrica nel comunicato finale del viaggio dell’Holy Land Coordination.
Paolo Giulietti è il nuovo arcivescovo di Lucca. Finora ausiliare del Cardinale Gualtiero Bassetti alla guida dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, il vescovo Giulietti è chiamato a succedere all’arcivescovo Benvenuto Italo Castellani, che aveva presentato la rinuncia al compimento dei suoi 75 anni.
La Cappella Musicale Pontificia è stata accorpata per volere di Papa Francesco “nell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, quale specifico luogo di servizio alle funzioni liturgiche papali e nel contempo a custodia e promozione della prestigiosa eredità artistico-musicale prodotta nei secoli dalla Cappella stessa per le solenni liturgie dei Pontefici”. Così è stato stabilito in una apposita Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio firmata dal Papa.
La Pontificia Commissione Ecclesia Dei - soppressa oggi da Papa Francesco - nasce il 2 luglio 1988 con il Motu Proprio omonimo firmato da Papa Giovanni Paolo II.
Dopo trenta anni, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei cessa di esistere. Con un motu proprio, Papa Francesco la trasforma in un ufficio della Congregazione della Dottrina della Fede. La commissione lavorava al dialogo con il mondo tradizionalista. Un dialogo che non riguardava solo i lefevbriani, come si pensa comunemente, ma tutta la galassia di movimenti cattolici che continuare a celebrare con il rito di San Pio V.
Portare vicinanza alla minoranza cristiana, sostenerla e incoraggiarla, aiutarla a reagire pacatamente alle accuse sapendo illustrare con efficacia la loro scelta di vita. Ed essere “luminoso esempio di dialogo”, promuovendo e intensificando canali di conoscenza. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, dà questo mandato a Christophe el Kassis, nominato da Papa Francesco nunzio in Pakistan.
“Il comune impegno a favore dell’ecumenismo è un’esigenza essenziale della fede che professiamo, un requisito che nasce dalla nostra stessa identità di discepoli di Gesù. E in quanto discepoli, mentre seguiamo lo stesso Signore, comprendiamo sempre di più che l’ecumenismo è un cammino, un cammino che, come hanno costantemente sottolineato i vari Pontefici dal Concilio Vaticano II in poi, è irreversibile. L’unità tra noi cresce lungo questo cammino”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo stamane in udienza la Delegazione Ecumenica della Chiesa Luterana di Finlandia in occasione dell’annuale Pellegrinaggio ecumenico a Roma, per celebrare la Festa di Sant’Enrico.
Ieri sera nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura i Vespri presieduti da Papa Francesco che hanno aperto la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Questa unità – ha spiegato il pontefice - è “il frutto della grazia di Dio e noi dobbiamo disporci ad accoglierla con cuore generoso e disponibile”.
La famiglia cristiana si regge sulle leggi di responsabilità e solidarietà, ricordando “l’appello alla giustizia rivoltoci da Dio”, che va continuamente ricordato perché i cristiani sono divisi. Papa Francesco apre la Settimana per la Preghiera dell’Unità dei Cristiani con i Vespri in San Paolo Fuori Le Mura, insieme ai rappresentanti di altre comunità cristiane.
Cominciamo dalla fine. Ossia dalla certezza che Giulio Andreotti non ha mai realmente avuto contatti, e meno che mai, rapporti, con la mafia.
“Tornate alle cultura delle origini. Fatevi carico delle vostre radici, perché dalle radici viene la forza che vi fa crescere”. Papa Francesco invia un messaggio ai giovani indigeni, riuniti a Panama per la “pre-giornata mondiale della Gioventù” dedicata proprio alle popolazioni indigene.