“Che la vostra vita sia tutto un canto”. Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, riceve i 900 giovani italiani, a Panama, nella Parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe. Il Cardinale Bassetti guarda colpito i visi pieni di luce dei giovani venuti dall’Italia che “tanto somigliano alla luce del sole di Panama”. Il Presidente della CEI, rispondendo a una domanda di ACI Stampa, parla anche della continuità tra il Sinodo dei giovani di ottobre e questa GMG.
Dopo circa 11 ore di volo il Papa è arrivato a Panama alle 22.16 accolto dal caldo della città dell' America Centrale.
“Restiamo umani”. E’ l’appello lanciato - durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani - da cattolici e protestanti italiani affinché si continui a vivere uno spirito di umanità e di solidarietà nei confronti dei migranti. Per i cristiani - scrivono la CEI, evangelici e valdesi italiani - “si tratta di un obbligo morale”.
E' ufficiale: i pellegrini che vogliono pregare dinanzi all'immagine originale della Madonna di Fatima potranno ottenere l'indulgenza plenaria.
È un luogo di passaggio e di confine. Fu la via nuova per andare in Sudamerica, battuta dagli spagnoli che dalla California fecero partire la colonizzazione del Sudamerica, insieme alle rotte Nord Sud che portavano l’oro. È, oggi, la sede di una Chiesa giovane, che pure è considerata tra le più antiche di America. La Chiesa di Panama, come il Paese in cui è stabilita, porta in sé il fascino della storia e le sfide del futuro.
Non è ancora arrivato un annuncio ufficiale, ma il Papa lo ha anticipato, informalmente, ad una giornalista giapponese durante il suo volo verso Panama: a novembre, Papa Francesco sarà in Giappone.
Un gruppo di padovani salperà, il 21 gennaio, con destinazione la Giornata mondiale della gioventù di Panama. È tanto l’entusiasmo. Sono circa 44 le persone provenienti da varie parrocchie, e pure dalle Diocesi vicine, e 42 di Campagnola. Don Paolo Zaramella, direttore dell'Ufficio della Pastorale Giovanile di Padova ha raccontato ad ACI Stampa le emozioni, i sentimenti dei suoi ragazzi pronti a partire.
E’ un appuntamento ecumenico che si ripete ogni anno nel cuore di Roma. Durante la settimane di preghiera per l’ unità dei cristiani la chiesa di Santa Brigida a Piazza Farnese ospita un vespro ecumenico e quest’anno la Delegazione Ecumenica Finlandese è stata accolta in modo speciale.
Panama fu visitata per la prima volta nel 1501, da Rodrigo de Bastida e Vasco Núñez de Balboa. Nel 1502, vi andò Cristoforo Colombo, che voleva fondarvi la città “Santa Maria di Belen”. Ma è solo nel 1513 che Núñez de Balboa alza lo sguardo, e da un punto di vista privilegiato vede “il mare del Sud”. È l’Oceano Pacifico. Ed è la scoperta di questo nuovo orizzonte che fa la fortuna di Panama.
Papa Francesco è partito per Panama, destinazione Giornata Mondiale della Gioventù. L’aereo papale percorrerà 9500 chilometri, per un volo di 12 ore e 55 minuti, sorvolando Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Santa Maria (Azzorre – Portogallo), USA Oceanic, Puerto Rico (San Juan Oceanic), Repubblica Dominicana, Antille Olandesi, Colombia e Panama.
Panama è felicità, allegria, entusiasmo, calore e voglia di vivere. Desiderio di intraprendere questo cammino chiamato Giornata Mondiale della Gioventù. I ragazzi che si incontrano per le strade di Panamà, di ogni colore e nazionalità, superando il caldo e l’umidità, celano negli occhi l’emozione di queste giornate uniche che stanno per vivere. La GMG a Panama è iniziata ufficialmente, con la Messa di apertura al Campo di Santa Maria Antigua e il via delle confessioni al Giardino del Perdono del Parque Omar. Si aspetta solo l’arrivo di Papa Francesco.
“Che tu sia un nuovo Giona per Ninive”. È stato questo l’augurio che il Cardinale Rapahel Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, ha fatto al domenicano Najib Mikhael Moussa, nuovo vescovo di Mosul, quando lo ha ordinato lo scorso 18 gennaio. Un compito importante. Perché a Mosul, dal 2014, non c’era più stato un vescovo, dopo che Amel Nona era stato costretto a fuggire, come tutti. Tutto era stato spazzato via, anche la diocesi. Per questo, l’arrivo di un vescovo rappresenta, sono le parole del Cardinale Sako, “un segno di speranza”.
La Chiesa di Panama è pronta ad accogliere i tanti pellegrini che arriveranno da ogni parte del mondo per Papa Francesco e la GMG. Quella di Panama è una chiesa viva, festosa, molto calorosa. Come la città stessa che riflette il suo calore e la sua unicità. ACI stampa ne ha parlato con Padre Ricardo Reyes Castillo, sacerdote panamense, officiale della Congregazione del Pontificio Consiglio per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti. ACI Stampa lo ha intervistato a Panama.
Sarà un momento speciale quello in cui
Tutto pronto o quasi per la spedizione italiana per la GMG di Panama: circa 900 i giovani ragazzi che partiranno alla volta di Panama. Tra questi, sono circa 60 i ragazzi che si muoveranno dall’Umbria. Don Riccardo Pascolini, della Pastorale Giovanile di Perugia, li ha preparati e motivati. ACI Stampa lo ha intervistato:
Non c’era la Chiesa Ortodossa Russa, che ha lasciato il tavolo in seguito alla disputa sull’autocefalia ucraina. Ma, nonostante il contesto fatto di “luci ed ombre”, il Comitato di Coordinamento della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa si è riunito, ha discusso due documenti, ha deciso di andare avanti sulla compilazione di uno, dedicato a Primato e Sinodalità nel Secondo Millennio, rimandando ad un secondo momento la discussione sull’altro documento, intitolato Verso l’unità della fede: questioni teologiche e canoniche.
“Cercate di essere veramente giusti è il tema che le Comunità Cristiane dell’Indonesia hanno scelto per la settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani di questo anno. Nel libro del Deuteronomio troviamo il tema della settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. Si tratta di una preghiera ecumenica che quest’anno pone al centro la giustizia. Le parole del libro del Deuteronomio, particolarmente in questi tempi che viviamo, in un mondo pieno di problemi e difficoltà, in una società, caratterizzata dalla presenza di inimicizie e fortissime contraddizioni, antagonismi e scandali, guerre e mancanza di rispetto e di amore, ricordano a tutti noi l’impegno di vivere come fratelli e uomini di Dio, di vivere una comune testimonianza di solidarietà e di misericordia per affermare la giustizia, per diventare strumenti della grazia di Dio in una piccola o grande società che soffre e viene disturbata da divisioni, da sofferenze, da comportamenti, da ipocrisia e da arroganza". Lo scrive il Metropolita Gennadios, Arcivescovo ortodosso di Italia e Malta, in occasione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani.
“Il Sommo Pontefice, spiritualmente unito alla gioia di codesta famiglia religiosa e della Chiesa di Dio che è in Vicenza, esprime vivo compiacimento per tale felice circostanza con la quale è resa gloria a Dio per i maturi frutti umani e spirituali scaturiti dall’azione dello Spirito Santo mediante l’istituzione del diaconato permanente, provvida iniziativa nata dal cuore dei padri conciliari e sbocciata a Vicenza per la profetica azione apostolica e spirituale del venerabile don Ottorino Zanon. Egli seppe cogliere tale iniziativa come occasione di promozione umana e spirituale e di evangelizzazione degli orfani e dei ragazzi più bisognosi, per lo sviluppo di personalità mature e dedite al servizio di Dio e dei fratelli”. Lo scrive in un messaggio a nome del Papa il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin indirizzato al Vescovo di Vicenza, Monsignor Beniamino Pizziol.
Si chiamavano Berardo, Pietro, Ottone e Adiuto e Accursio. I primi tre erano sacerdoti, gli altri frati laici. Furono tra i primi ad abbracciare la vita minoritica, e furono i primi missionari inviati da Francesco d’Assisi nelle Terre dei Saraceni. Predicarono il Vangelo nelle Moschee di Spagna e si spinsero fino al Marocco. Torturati, minacciati, furono infine martirizzati il 16 gennaio 1220.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza questo pomeriggio nel Palazzo Apostolico il Primo Ministro d’Etiopia Abiy Ahmed: il colloqui privato - alla presenza di un interprete - è durato quindici minuti.