È un canto che Papa Francesco descrive come “più prezioso a causa della vostra vulnerabilità” quello dei malati di Alzheimer della Casa di Riposo di Bonheiden, in Belgio, incontrati dal Papa prima dell’udienza generale nell’Auletta Paolo VI.
“Oggi ricorre la VI Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, indetta dalle Nazioni Unite. Lo sport è un linguaggio universale, che abbraccia tutti i popoli e contribuisce a superare i conflitti e a unire le persone”. È questo l’appello di Papa Francesco in favore dello sport.
“Ringrazio soprattutto il Signore, che mi ha permesso di fare un altro passo sulla strada del dialogo e dell’incontro con i fratelli e le sorelle musulmani, per essere ‘Servitore di speranza’ nel mondo di oggi”. Papa Francesco ricorda così il suo viaggio appena trascorso in Marocco durante l’Udienza generale odierna in Piazza San Pietro. “Il mio pellegrinaggio ha seguito le orme di due Santi: Francesco d’Assisi e Giovanni Paolo II”, sottolinea il Papa.
Il 3 aprile 1999 chiudeva la sua esistenza terrena, presso l'ospedale San Giacomo, padre Gaspare Fadione C.S.s.R . Era il sabato che apriva la strada alla Pasqua di Resurrezione.
Il lavoro è preghiera, soprattutto, se unito a Dio. Questa semplice affermazione è stata la fonte ispiratrice della vita di un fratello carmelitano che, con il suo esempio, silenzioso e fattivo ha dato la sua testimonianza di essenzialità ed amore al vangelo. Il suo nome è Aloisius Ehrlich.
“Damaso si preoccupò di custodire le catacombe ormai abbandonate e di “segnare” le tombe dei martiri con epitaffi di sua raffinata quanto affettuosa composizione – i Damasi Epigrammata – che ne cantassero le lodi e ne trasmettessero ai posteri la memoria”.
Nove capitoli divisi in 299 paragrafi per “rivolgere a ciascun giovane cristiano le parole: Lui vive e ti vuole vivo!”. È stata diffusa oggi l’Esortazione Apostolica post-sinodale di Papa Francesco dedicata ai giovani “Christus vivit”. Una conferenza stampa, presso la Sala Stampa della Santa Sede, indica gli strumenti per leggere al meglio le parole del Papa “ispirato dalla ricchezza delle riflessioni e dei dialoghi del Sinodo dei giovani, celebrato in Vaticano nell’ottobre 2018”.
"Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!". Sono queste le parole che Papa Francesco ha scelto per iniziare l'esortazione apostolica postsinodale Christus vivit, frutto del lavoro dell'ultimo sinodo dedicato ai giovani, e firmata lunedì scorso nella Santa Casa di Loreto.
“Pane in piazza” torna con più entusiasmo che mai dal 25 aprile al 6 maggio, in Piazza Duomo, in occasione di Milano Food City, con una postazione per tre giorni anche alla Società Umanitaria.
Quella del Marocco dopo la visita di Papa Francesco è una Chiesa che si sente “confortata e incoraggiata” dalla presenza del pontefice ad andare avanti sulla strada che già percorreva, testimoniando Cristo, portando avanti il dialogo con l’Islam e l’esperienza marocchina tutta particolare del dialogo ecumenico. Lo spiega ad ACI Stampa l’arcivescovo Cristobal Lopez Romero , salesiano di Barcellona che è stato anche in Paraguay, Bolivia, Spagna, e che dal marzo 2018 guida l’arcidiocesi di Rabat.
E’ dedicato alla sinodalità l’incipit della prolusione del Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei, in occasione dell’apertura dei lavori del consiglio episcopale permanente di primavera.
Il lunedì della IV settimana di quaresima il cammino stazionale di Roma ci porta alla chiesa dei Santi Quattro Coronati al Celio.
Domenica 7 aprile Papa Francesco sarà in visita alla parrocchia di Monteverde di San Giulio, al termine dei lavori di consolidamento dell’aula liturgica. Riprendono cosi le visite alle parrocchie romane.
Con la lettera decretale Geminata Laetitia promulgata il 1° aprile 1934 - domenica di Pasqua di 85 anni fa - Papa Pio XI proclamava Santo Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani.
Un francobollo commemorativo del centenario del ripristino delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Polonia è stato emesso congiuntamente dalla Posta polacca e dal Ufficio Filatelico vaticano.
Dal 5 al 27 ottobre 2019 Papa Francesco e i vescovi si riuniranno a Roma per un Sinodo che per la prima volta metterà al centro dell'attenzione l’Amazzonia, polmone del Pianeta a rischio di catastrofe ambientale, sociale e antropologica. E questo Sinodo si terrà durante il Mese missionario straordinario, sempre voluto da Papa Francesco. Si tratta di due eventi molto significativi per il PIME, istituzione storica di laici e consacrati impegnati nell’annuncio del Vangelo nelle periferie del mondo e che proprio in Amazzonia è presente da 70 anni.
Un viaggio del dialogo e della pace, un viaggio che si collega a quello negli Emirati, un viaggio della carità ecumenica come ha detto il Papa ai religiosi.
“Con i fratelli musulmani abbiamo sigillato questa fraternità nel documento di Abu Dhabi e qui in Marocco tutti abbiamo visto una libertà, una fraternità, un’accoglienza di tutti i fratelli con un rispetto tanto grande. Questo è un bel fiore di coesistenza promette di dare frutti. Non dobbiamo mollare! È vero che ci saranno ancora difficoltà, tante difficoltà perché purtroppo ci sono gruppi intransigenti. Ma questo vorrei dirlo chiaramente: in ogni religione c’è sempre un gruppo integralista che non vuole andare avanti e vive dei ricordi amari, delle lotte del passato, cerca di più la guerra e anche semina la paura..Abbiamo visto che è più bello seminare speranza. Andando sempre con le mani in avanti. Abbiamo visto che abbiamo bisogno di ponti. E proviamo dolore quando vediamo che le persone vogliono costruire muri. Perché abbiamo dolore? Perché quelli che costruiscono muri finiranno prigionieri di ciò che hanno costruito”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso della conferenza stampa sul volo che da Rabat lo ha condotto a Roma, al termine del viaggio apostolico in Marocco.
Papa Francesco ha incontrato il re del Marocco e a fianco a lui ha indirizzato un discorso alle autorità civili del Paese, ha firmato una dichiarazione congiunta su Gerusalemme e ha poi visitato la scuola degli imam. E l’incontro tra questi due leader è per Aicha Haddou un modo di dimostrare che la fraternità è possibile.
È il momento più atteso e partecipato della storia del Marocco: la Messa di Papa Francesco nel complesso sportivo Principe Moulay Abdellahal. Papa Francesco celebra la Messa in spagnolo e incentra la sua omelia sul Vangelo odierno: la parabola del figliol prodigo.