Non solo il viaggio in Romania. Nella conferenza stampa in aereo al termine di tre intensi giorni di viaggio, Papa Francesco parla anche del suo rapporto con Benedetto XVI, che ad ogni incontro lo rende “forte”; chiede ai giornalisti di pregare per l’Europa, perché non sia vittima di ideologie e ammonisce i politici affinché non diffondano “odio e paura” ma “speranza”; auspica, nella Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, una comunicazione che sia meno di contatti e più di contenuto; e delinea ancora una volta il cammino ecumenico, da fare insieme al di là delle divergenze teologiche, e invita al “rapporto della mano tesa”.
Papa Francesco si congeda dalla Romania. Termina qui il suo 30esimo viaggio apostolico. Tre giorni intensi di celebrazioni e appuntamenti. Papa Francesco è stato il secondo Papa a visitare la Romania, dopo San Giovanni Paolo II, vent’anni fa.
Una torta che rappresenta un cuscino rosso e decorata di rose bianche è stata appositamente preparata per Papa Francesco e il suo seguito a Blaj. La torta ha concluso il pranzo che Papa Francesco e il suo seguito hanno avuto nella cittadina, dopo la beatificazione dei sette martiri greco-cattolici.
L’ultimo impegno di Papa Francesco in Romania è l’incontro con la comunità Rom di Blaj nella nuova chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo e al Beato Ioan Suciu. Il quartiere Barbu Lautaru, dove risiedono i Rom, è il più antico quartiere di Blaj.
Nel 1966 cadeva il millesimo anniversario del battesimo della Polonia. Grazie alla decisione del re Mieszko della dinastia dei Piast quel Paese slavo divenne parte della civiltà latina e la sua Chiesa si legò per sempre al Vescovo di Roma.
Iuliu Hossu, Vasile Aftenie, Ioan Bălan, Valeriu Traian Frenţiu,. Ioan Suciu, Tit Liviu Chinezu e Alexandru Rusu.
Dopo la Resurrezione il posto di Cristo non è più presso gli apostoli sulla terra, ma nell’eternità di Dio. E’ per questa ragione che l’evangelista san Luca conclude il suo vangelo con l’episodio dell’Ascensione di Gesù al cielo e le ultime parole di Gesù ai discepoli. Ad essi, e per mezzo di essi alla Chiesa, il Signore affida la missione di educare e di stimolare le persone a desiderare l’amicizia con il Signore per fare progredire e avviare l’umanità verso il Regno di Dio.
Il pomeriggio di Papa Francesco a Iasi, in Romania, inizia con la visita privata alla Cattedrale di Santa Maria Regina. Poi, l’evento che chiude la giornata è l’incontro Mariano con la gioventù e le famiglie presso il Palazzo della Cultura.
Il viaggio in Romania di Papa Francesco dà l’occasione per fare il punto sulle relazioni tra Santa Sede e il Paese. Ma sono molti i fronti su cui è impegnata la diplomazia pontificia. Il Cardinale Parolin sarà a Pristina per la consacrazione della nuova cattedrale nei prossimi giorni e continua a monitorare la situazione in Venezuela, mentre l’arcivescovo Gallagher ha avviato i colloqui per una revisione del concordato tra Bolivia e Santa Sede.
Tra le questioni più sentite dalla popolazione ungherese in Romani che il Papa incontra oggi c’è la questione della restituzione dei beni ecclesiastici.
Dal 3 al 9 giugno 2019 si svolgerà l’iniziativa nazionale “Aperti al MAB. Musei Archivi Biblioteche ecclesiastici”, che punta a dare risalto al ruolo centrale svolto da ogni Istituto culturale nel proprio territorio, a servizio della comunità.
La seconda giornata di Papa Francesco in Romania inizia al Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc, in Transilvania, dove è giunto da Bucarest per la celebrazione della Messa.
“‘Siamo membra gli uni degli altri’ (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana” è il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebra domani, 2 giugno.
Don Camillo torna a vivere. Almeno per il momento non ha accanto a se' un altro Peppone, con cui quotidianamente battibeccare, litigare e combinare pasticci.
Tutta mariana la omelia della messa che Papa Francesco celebra a Bucarest nella cattedrale cattolica dedicata a san Giuseppe, nella festa della visitazione di Maria.
È il primo pomeriggio di Papa Francesco in Romania. Un pomeriggio intenso, pieno di incontri, che si concluderà con la Santa Messa. Il Pontefice incontra privatamente il Patriarca di Romania, Sua Beatitudine Daniel, nella sede del Patriarcato Ortodosso Romeno. In seguito, l’incontro con il Sinodo Permanente della Chiesa Ortodossa Romena e infine la recita della preghiera del Padre Nostro presso la nuova Cattedrale Ortodossa.
Attraverso un decreto ad hoc il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, dopo l’approvazione del Papa ha disposto che il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI) è il Dicastero competente nei confronti di Caritas Internationalis per l’intero ambito della sua attività istituzionale, fatte salve le competenze degli altri Enti della Curia Romana e dello Stato della Città del Vaticano.
Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Imola don Giovanni Mosciatti, del clero della diocesi di Fabriano-Matelica, finora Parroco della parrocchia di San Facondino, in Sassoferrato. Papa Francesco ha accettato la rinuncia presentata da Monsignor Tommaso Ghirelli.
“La sfida che la missione oggi ci pone: diventare il paradigma e la forma della vita ordinaria della Chiesa e di ogni sua attività pastorale”. Lo scrive Papa Francesco nella ettera che iha inviato al Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, Giampietro Dal Toso, in occasione dell’Assemblea Generale dei Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, in corso presso la Fraterna Domus di Sacrofano fino a domani.
Dopo la visita di cortesia al Presidente della Romania, Klaus Werner Iohannis, Papa Francesco ha incontrato il Primo Ministro Vasilica Viorica Dăncilă. Al termine ha avuto luogo l’incontro del Pontefice le Autorità, i rappresentanti della Società Civile e il Corpo Diplomatico.