Da venerdì 1° a lunedì 4 marzo le reliquie del Beato Rosario Livatino saranno a Napoli.
La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato questa mattina che il Papa ha ancora lievi sintomi influenzali senza febbre. In via precauzionale sono state sospese le udienze odierne.
L’arcivescovo Stefan, capo della Chiesa ortodossa macedone, ha un legame di lunga data con l’Italia. E non è la prima volta che incontra Papa Francesco. L’udienza che però avrà il prossimo 26 febbraio con Papa Francesco avrà un sapore del tutto speciale: sarà la prima udienza “ecumenica”, ovvero concessa dal capo della Chiesa Cattolica al capo di una Chiesa sorella. Perché, finora, la Chiesa ortodossa macedone era considerata scismatica nella sinassi dell’Ortodossia. E così, Stefan veniva dal Papa, ma come parte della delegazione del governo che, insieme alla delegazione bulgara, visitava il Papa in prossimità della festa dei Santi Cirillo e Metodio secondo il calendario ortodosso, ovvero il 24 maggio.
“Statione doudecima. Domenica seconda di Quadragesima à Santa Maria della Navicella”, indica Pompeo Ugonio nella sua guida delle chiese romane delle stazioni quaresimali, pubblicata nel 1588. Si tratta della chiesa costruita sul Celio nel IX secolo da Papa Pasquale, che firma il grande mosaico absidale.
Dopo aver sospeso l’attività nella giornata di ieri per una leggera influenza, stamane il Papa si è affacciato regolarmente dalla finestra del Palazzo Apostolico per la consueta recita dell’Angelus.
Il Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima ci presenta l’episodio della Trasfigurazione di Cristo. Pochi giorni prima Gesù aveva annunciato ai suoi discepoli la sua passione e morte a Gerusalemme. Gli apostoli erano quindi rattristati e scandalizzati perché l’idea che essi avevano del Messia andava in tutt’altra direzione. Attendevano, infatti, un Messia glorioso, potente, vincitore non sconfitto, disprezzato e ucciso dai suoi nemici.
Il sabato della prima settimana di quaresima si celebra la stazione quaresimale a San Pietro, oggi come già secoli fa quando Papa Sisto V decide di celebrare la Messa fuori dal Vaticano e di risuscitare le antiche stazioni quaresimali.
In questi anni, non erano mancati i rilievi critici sulle posizioni di Papa Francesco e le attività della Santa Sede riguardo al conflitto in Ucraina. Dall’Ucraina, soprattutto, il Papa era accusato di essere più vicino all’aggressore russo che non all’Ucraina, nonostante gli appelli costanti per la pace, e questo perché il Papa era stato, come primo atto dall’inizio del conflitto, all’ambasciata russa presso la Santa Sede ma non in quella ucraina; perché aveva trattato in maniera un po’ “leggera” la questione della morte di Irina Dugina, figlia dell’ideologi di Putin Dugin, aveva addirittura parlato della Grande Madre Russia in un incontro con online con i giovani russi dell’arcidiocesi della Gran Madre di Dio di Mosca.
Stamane il Papa ha accettato la rinuncia presentata dall’Arcivescovo Metropolita di Stettino, in Polonia, Monsignor Andrzej Dzięga.
Il Cardinale José Luis Lacunza Maestrojuán, O.A.R., Vescovo emerito di David (Panamá) compie oggi 80 anni e pertanto perde il diritto di voto in un futuro conclave: infatti è nato a Pamplona (Spagna), il 24 febbraio 1944.
La Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso il discorso che Papa Francesco intendeva pronunciare stamane incontrando i Diaconi Ordinandi Presbiteri della Diocesi di Roma. L’udienza è stata tuttavia annullata per una leggera influenza che ha colpito il Papa.
Lo scorso gennaio in una intervista al settimanale cattolico tedesco Die Tagepost il cardinale Fernandez, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede,
Il 2014 è l’anno del Maidan, dell’annessione della Crimea alla Russia, e delle autoproclamate repubbliche di Donbass e Luhansk al confine con la Russia. Ma questo decimo anniversario, che in Ucraina avrebbero voluto fosse celebrato con una pace duratura e un equilibrio ritrovato anche con l’ingombrante vicino russo, cade nel secondo anniversario dell’attacco su larga scala che la Russia ha lanciato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022. Ed è un decimo anniversario che sa di beffa, se si pensa che nel 2024 si celebra anche il trentesimo del Trattato di Budapest, con il quale l’Ucraina cedeva le sue testate nucleari alla Russia.
Domani si celebra la seconda domenica di Quaresima. Un tempo, questo, intenso per tante attività nelle parrocchie e diocesi italiane in vista della Pasqua di Resurrezione.
La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato questa mattina che Papa Francesco “a causa di un lieve stato influenzale, in via precauzionale ha annullato le udienze previste per la giornata di oggi”.
Una domanda che lascia un momento senza risposte: «Vuole essere il mio cireneo?».
“Statione decima, venerdì doppò la prima Domenica di Quadragesima, à Santi Apostoli”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese dove Sisto V aveva appena risuscitato la celebrazione delle antiche “stazioni quaresimali”.
“Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16, 15). È questo il tema scelto per le prediche della Quaresima 2024 dal Predicatore della Casa Pontificia, il Cardinale Raniero Cantalamessa. Il Predicatore parte dal dialogo tra Cristo e gli apostoli a Cesarea di Filippo.
"Teen STAR è un programma di educazione affettivo – sessuale che si avvale di un processo educativo rispondente alle modalità di conoscenza e di azione che contraddistinguono le nuove generazioni.
Monsignor Riccardo Lamba, finora Vescovo ausiliare di Roma, è il nuovo Arcivescovo metropolita di Udine. Lo ha nominato stamane Papa Francesco: succede a Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, che lascia per raggiunti limiti di età.