Andando a Bruxelles, Papa Francesco non va solo nella “capitale dell’Europa”. Va nell’unica città al mondo in cui si trovano tre direzioni dei gesuiti. Una città dai tre volti – quello francofono, quello di lingua neerlandese, quello europeo – dove i gesuiti lavorano su più fronti, anche facendo lobbying nelle istituzioni europee.
La visita alla tomba di re Baldovino, scomparso nel 1993, non è solo l’occasione per Papa Francesco di venerare un re profondamente cattolico, la cui causa di beatificazione è stata aperta nel 1995. È anche l’occasione di ribadire il suo no all’aborto, e di – come riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – esortare “i belgi a guardare a lui in questo momento in cui si fanno strada leggi criminali, auspicando che proceda la sua causa di beatificazione”.
“L’accento posto sulla sua dimensione sinodale permette alla Chiesa di riscoprire la propria natura itinerante, di popolo di Dio in cammino nella storia, peregrinante, diremmo ‘migrante’ verso il Regno dei cieli (‘Lumen gentium’, 49)
Il mandato di Papa Francesco per la Chiesa in Belgio consiste, nel suo classico stile, in tre parole: evangelizzazione, gioia e misericordia. Tre parole il cui significato Papa Francesco ha descritto durante il suo incontro con religiosi, religiose, sacerdoti, vescovi e seminaristi nel santuario di Koekelberg. E sottolinea che il processo sinodale deve essere “ritorno al Vangelo” non avere come obiettivo qualche riforma alla moda.
Andate e invitate al banchetto tutti
Più di due ore di incontro, con 17 vittime di abusi sessuali, nella nunziatura di Bruxelles. Dopo aver esclamato a gran voce la vergogna per gli abusi nella Chiesa nel discorso al corpo diplomatico, nella sera del 27 settembre Papa Francesco ha compiuto l’atteso incontro con le vittime di abusi in Belgio.
“La felicità non è la via, ma la meta di ogni percorso umano”. Il giovane Karol Wojtyła,
Dal 1968, l’Università Cattolica di Lovanio è divisa in due entità. La Katholieke Universiteit Leuven, di lingua fiamminga, e l’Universitè Catholic de Louvain, di lingua francese, e la seconda è stata insediata in una nuova cittadella, Louvain-la-Neuve. Ma nascono come una sola entità, uno studio voluto da Papa Martino V nel 1425, che comincia quest’anno accademico il 600esimo anno di vita. In visita all’università, Papa Francesco chiede di allargare i confini della conoscenza, in un mondo in cui la ricerca della verità sembra essere messa da parte.
«I tassi di natalità sono in calo, quelli dell’aborto in aumento». Sotto l’ombra nera di questo commento di Alexandra Linder,
E’ una delle chiese più caratteristiche e conosciute di Roma: la sua mole coperta dall’elegante cupola con alto tamburo si alza sulla riva sinistra del Tevere. E’ stata eretta alla fine di via Giulia, la strada rettilinea voluta da Papa Giulio III che dal centro della città porta in Vaticano. Dedicata a san Giovanni Battista, fu iniziata nel XVI secolo e completata nel XVIII. Fu chiesa nazionale dei fiorentini a Roma. Oggi è basilica minore e sede della parrocchia.
Due temi. Il primo è la promozione della pace, di cui il Belgio si deve fare portatore come nazione ponte, cuscinetto tra Germania e Francia e centro delle istituzioni europee proprio per il suo essere a cavallo dei due mondi. Il secondo è il dramma delle adozioni forzate in Belgio, perché dal 2015 è venuta alla luce la sistematica sottrazione di bambini da madri incinte e non sposate, destinati a famiglie adottive, per un totale di circa 30 mila bambini. Un dramma che si consumava anche in case religiose, e che è durato incredibilmente fino agli Anni Ottanta, sul quale i vescovi belgi si sono ora impegnati a fare tutto il possibile. E un terzo tema, che diventa più forte nel momento in cui il Papa parla a braccio: gli abusi, che sono "la nostra vergogna e la nostra preoccupazione", una questione "da risolvere".
Tra i testimoni sulla fede che restano sullo sfondo del viaggio di Papa Francesco in Belgio, c’è un abate benedettino, che si chiama Dom Pierre-Célestine. Tuttavia, il suo nome secolare era Lou Tseng-Tsiang, rampollo di una facoltosa famiglia cinese, che aveva scalato la carriera diplomatica fino ad essere parte delle delegazione di Pechino alla Conferenza di Pace di Parigi, dopo la I Guerra Mondiale. Sposato, senza figli, rimasto vedovo, decise di rimanere in Europa e di diventare frate benedettino. E così, la sua esistenza, iniziata a Shanghai nel 1871, finì a Bruges nel 1949, al termine di una vita molto lunga che sembra essere il riassunto di molteplici vite.
Torna vedere e gustare, disegno e meditazione nelle chiese gesuitiche di Roma.
Papa Francesco ha lasciato il Lussemburgo ed è arrivato in Belgio, a Bruxelles. E' tardo pomeriggio, sta quasi per finire questa prima giornata del 46.mo viaggio estero del pontificato di Francesco. Il Papa si fermerà in Belgio fino a domenica 29 settembre.
Servizio, missione e gioia: sono le tre parole chiave, il mandato di Papa Francesco per la piccola comunità cattolica di Lussemburgo, che incontra nella Cattedrale di Notre Dame prima di partire e continuare il suo viaggio verso Bruxelles.
Sono tanti i medici che hanno portato Cristo fra le corsie d'ospedali. Una "carrellata" dei santi-medici.
Il cardinale Jean-Pierre Ricard, arcivescovo metropolita emerito di Bordeaux (Francia), compie oggi 80 anni: è nato infatti a Marsiglia il 25 settembre 1944. Il porporato esce pertanto così dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave.
Non solo la “responsabilità della ricchezza”, un tema centrale in un Paese propsero come il Lussemburgo, e la questione dell’accoglienza ai migranti, sempre al centro del pontificato di Papa Francesco. Ma anche la responsabilità della pace, appello da lanciare nel piccolo Granducato al centro dell’Europa che si è ricostruito dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale ed è stato parte di quel processo di costruzione europea che aveva proprio l’intesa di portare la pace nel vecchio continente. Ed è da qui che Papa Francesco fa un appello contro “la sclerosi” della memoria, che emerge in nuovi conflitti in Europa – e il pensiero indiretto non può non essere all’Ucraina – e che riporta agli errori del passato.
Intervista a Cecilia Galatolo sul suo libro "CambiaMenti Bullismo out"
Inizia il 46° viaggio apostolico del Papa. L'aereo è partito da Fiumicino alle 8,29 di stamane ed è atterrato all’Aeroporto Internazionale di Lussemburgo-Findel alle ore 9:56.