Dal 2020, un decreto della Conferenza Episcopale Olandese aveva privato la Radboud University di Nimega (Nijmegen) in Olanda del titolo di cattolica, al culmine di una crisi di governance che aveva visto, secondo i vescovi olandesi, l’università distaccarsi sempre di più dai valori cattolici. Ma, dopo la visita ad limina dei vescovi olandesi a Roma, e sebbene il tema dell’università non sia stato ufficialmente toccato, è arrivata la notizia che dal Vaticano è arrivata la decisione di ridare all’università il titolo di cattolico.
Parlando con una appresentanza dei calciatori impegnati allo Stadio Olimpico di Roma nella terza edizione della Partita per la Pace, promossa dalla Fondazione Scholas Ocurrentes con il motto “We Play For Peace”, Papa Francesco ha sotolineato che "si pensa sempre a fare guerre per distruggere. Voi avete preso il vostro tempo per venire a fare la gratuità della pace".
Nel capitolo diciottesimo del primo libro de Le rouge et le noir – romanzo pubblicato nel 1831 – Stendhal, del tutto decontestualizzandolo dalla trama del racconto, inserisce un curioso episodio che vede inusuale protagonista, oltre a Julien Sorel, personaggio principale del componimento narrativo, e ad un non meglio specificato re in visita a Verrières, località frutto della fantasia dello scrittore, un corposanto delle catacombe in ceroplastica, l’altrimenti ignoto san Clemente.
Per il cinquecentesimo anniversario della conversione di Sant’Ignazio, Papa Francesco, il Papa gesuita, invia al Cardinale Omella, arcivescovo di Barcellona, una lettera in cui ripercorre la storia di Sant’Ignazio e afferma che “è significativo in questi momenti pensare che, per portarlo dove era (nel momento della conversione) Dio si servì di una guerra e una peste”.
La drammatica situazione in Ucraina, “vittima di una guerra iniziata ormai otto mesi fa, che ha portato morte, distruzione e dolore”,
La domanda aperta resta quella della ricostruzione. Perché dopo la guerra in Ucraina, la pace porterà con sé tante questioni da risolvere: il rapporto con il vicino russo, la ricostruzione della fiducia, l’eventuale riconciliazione che però non può avvenire incondizionatamente. Ma l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha speranza. Una speranza che viene da Cristo, anche perché “il mondo senza Dio è destinato alla morte”.
Farmaci naturali ed Amazzonia, una associazione di idee che piace a Papa Francesco che ha ricevuto i Membri della Rete di Farmacisti “Apoteca Natura”.
Offrite “un contributo prezioso alla lotta contro ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti umani e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali; e tutto ciò cerca di portarlo avanti in coerenza con il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i membri della Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale e Volontario (FOCSIV) in occasione del 50° anniversario di fondazione.
Promuovere la bellezza della musica cristiana come via per arrivare a Gesù Cristo: con questo obiettivo nasce il “Worship Music Festival con Francesco e Carlo Acutis” in scena dal 2 al 4 dicembre ad Assisi. Tre intense giornate di festa tra musica e preghiera alla Pro Civitate Christiana di Assisi, al teatro Lyrick e al Santuario della Spogliazione.
In apertura dell’Avvento, domenica 27 novembre, a Brescia torna la Giornata del Pane realizzata con il contributo del Gruppo Panificatori di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale.
Sabato 19 novembre presso la Pontificia Università Lateranense si svolgerà il convegno “Dalla parte delle vittime”, organizzato dalla Diocesi di Roma in occasione della II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, che ricorre il 18 novembre.
Come ogni anno dalla istituzione della Giornata Mondiale dei poveri nel 2016, Papa Francesco ha condiviso il pranzo servito ai poveri in Aula Paolo VI.
Il “compito a casa” che Papa Francesco dà al termine del commento al Vangelo che precede la preghiera dell’Angelus è: come va la mia perseveranza? È una domanda che scaturisce direttamente dal Vangelo del giorno, da Gesù che chiede di concentrarsi sulle cose che restano, e non sulla bellezza del tempio, e che profetizza i molti falsi messia cui non credere, rimanendo ancorati alle cose di Dio.
Si trova “nella fiducia in Dio, che è Padre di tutti noi”, la forza di resistere ai profeti di sventura, ai falsi Messia, ai facili populismi e di rendere testimonianza per non lasciarsi ingannare, per discernere e per costruire un mondo più giusto. Lo dice Papa Francesco, nell’omelia della Messa celebrata in San Pietro per la VI Giornata Mondiale dei Poveri, un appuntamento istituito dopo l’Anno Santo Straordinario della Misericordia che il Papa celebra la seconda domenica di novembre, con i poveri di tutto il mondo.
Siamo ormai giunti alla fine dell’anno liturgico ed è per questa ragione che la Chiesa ci invita a volgere il nostro sguardo alla fine del tempo e della storia. Per aiutarci nella nostra riflessione la liturgia ci propone un brano del “discorso escatologico”, ossia delle “cose ultime”, fatto da Gesù. Si tratta di parole che a prima vista possono anche impaurirci perchè annunciano sia la fine della città di Gerusalemme che la fine del mondo.
Nella mattinata del 12 novembre, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, ha avuto un incontro con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. L’incontro veniva al termine di una settimana a Roma dell’arcivescovo maggiore, che si è allontanato dall’Ucraina per la prima volta dallo scoppio della guerra. Shevchuk, nel corso della settimana, ha incontrato anche Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI.
L’Unione Mondiale degli Insegnanti Cattolici è riunita in una plenaria a Roma, e Papa Francesco, incontrandoli, ha ribadito l’importanza di educatori cristiani nella scuola, ha chiesto di stare attenti alle colonizzazioni ideologiche e ha sottolineato come gli stessi educatori devono portare prima di tutto la testimonianza, di fronte anche alla sfida “del cambio generazionale, che riguarda prima di tutto i dirigenti”.
“Nel momento in cui il sipario si alzava per la quarta volta arrivò improvvisa la triste notizia: era giunta a termine la dolorosa agonia del maestro che coi suoi capolavori aveva tanto onorato il nostro teatro. Un velo di lutto si stese sulla sala”.
Parla di sfide comunicative Papa Francesco agli uomini della comunicazione vaticana e cattolica riuniti per la assemblea
Da ottobre è visibile on line il cortometraggio ‘Mi passi un po’ di pace?’ del regista Giancarlo Mici, che ha anche prodotto il film per ‘Edizioni Saint Production’ in collaborazione con ‘M.P.M. Management Productions’, presentato in anteprima a Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 21 settembre e candidato al premio ‘David di Donatello’, ideato da Elena Tasso e prodotto da Maria Paola Migliassi.