L’ultimo appuntamento pubblico nella Repubblica Democratica del Congo è per Papa Francesco l’incontro con la locale Conferenza Episcopale.
"Se nella Chiesa ognuno è una missione, ciascuno e ciascuna di voi lo è con una grazia propria in quanto persona consacrata.
Nel giorno dedicato alla vita consacrata il Papa incontra i religiosi della Repubblica democratica del Congo e ricorda: "
Il 5 febbraio 2006 don Andrea Santoro viene ucciso nella chiesa di Santa Maria a Trabzon, in Turchia, mentre sta pregando con la Bibbia in lingua turca tra le mani. Sono passati 17 anni dal giorno del suo martirio, e la diocesi di Roma anche quest'anno lo ricorderà.
“In questo nostro tempo, quando l’esistenza si fa complessa e impegnativa, quando sembra che la sfida sia insuperabile e il peso insopportabile, sempre più spesso si approda a una ‘soluzione’ drammatica: dare la morte.
In un video in cui riflette sulle maledizioni e l'azione del diavolo, padre José Antonio Fortea, famoso teologo spagnolo ed esperto di demonologia, ha spiegato come usare correttamente medaglie e altri sacramentali per affrontare il diavolo.
Papa Francesco non ha mancato di mostrare il suo sostegno, parlando a braccio e consegnando il discorso. Il Cardinale Pietro Parolin, che è stato due volte in craina da quando è Segretario di Stato, ha mostrato vicinanza e comprensione. Hanno partecipato ai Vespri di chiusura della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani a San Paolo Fuori le Mura, rendendosi visibili. Il Consiglio Pan-Ucraino delle Chiese e delle Organizzazioni Religiose aveva però anche un obiettivo più grande per il suo viaggio a Roma: dimostrare che le organizzazioni religiose possono davvero essere il futuro dell’Ucraina.
Papa Francesco nomina Vescovo della Diocesi di Trieste Monsignor Enrico Trevisi, del clero della Diocesi di Cremona, Parroco di Cristo Re in Cremona e Coordinatore dell’Area Famiglia di famiglie.
Presso lo Stadio dei Martiri di Pentecoste a Lingwala, Kinshasa, il Papa incontra i giovani e i catechisti della Repubblica Democratica del Congo. Un incontro intenso, un vero momento di festa, caratterizzato da balli tradizionali e testimonianze.
L'ultimo appuntamento di oggi di Papa Francesco in Congo è con i rappresentanti di alcune Opere Caritative presso la Nunziatura Apostolica di Kinshasa.
“Basta! Basta arricchirsi sulla pelle dei più deboli, basta arricchirsi con risorse e soldi sporchi di sangue”. Incontrando le vittime del conflitto che imperversa a Est del Paese, Papa Francesco non lesina parole dure contro “tutte le entità, interne ed esterne, che tirano i fili della guerra nella Repubblica Democratica del Congo, depredandola, flagellandola e destabilizzandola”, che si arricchiscono “attraverso lo sfruttamento illegale dei beni di questo Paese e il cruento sacrificio di vittime innocenti”. E chiede loro di ascoltare “il grido del loro sangue”, prestando “orecchio alla voce di Dio, che vi chiama alla conversione, e a quella della vostra coscienza: fate tacere le armi, mettete fine alla guerra”.
Da oltre 25 anni la popolazione civile della Repubblica democratica del Congo è preda di guerre e bande armate, che hanno causato tra 12.000.000 e 15.000.000 di morti civili:
Le guerre africane nella contemporaneità, l’epoca della globalizzazione del XXI secolo, sono definite ‘guerre nere’ a causa della loro enigmaticità
Martedì 7 febbraio, alle ore 18,30, alla Chiesa Nuova di Roma, gli astrofisici della Specola Vaticana Matteo Galaverni e Giuseppe Koch presenteranno la vita e l’attività di ricerca scientifica dell’oratoriano padre Giuseppe Lais. Un prete tra le stelle, colui che osservò e fotografò la cometa di Halley e mai si sottrasse alla potenza della scienza.
La seconda giornata del viaggio apostolico di Papa Francesco nella Repubblica Democratica del Congo si apre con la celebrazione della Messa all'aeroporto di Ndolo, a Kinshasa.
In una nazione che vive ancora una situazione di guerra, dopo la difficile transizione presidenziale del 2018, i congolesi sono chiamai a riprendere tra le mani la loro dignità, a ricostruire una nazione in pace e riconciliata. E l’appello viene direttamente da Papa Francesco, nel suo primo discorso in Repubblica Democratica del Congo.
Il gruppo cattolico globale EWTN ha annunciato una ristrutturazione organizzativa delle sue piattaforme nazionali di notizie digitali e cartacee con il riallineamento delle sue due testate giornalistiche con sede negli Stati Uniti, National Catholic Register e Catholic News Agency (CNA), sotto un'unica guida esecutiva. Il presidente e amministratore delegato di EWTN Michael P. Warsaw ha nominato Jeanette De Melo, a lungo redattore capo di lunga data del Register e attuale direttore esecutivo del giornale, direttore esecutivo sia del Register che di CNA.
"Uno dei più grandi e più influenti teologi di tutti i tempi sulla cattedra di Pietro si è messo sotto la protezione di un santo per il quale non esisteva teologia, solo adorazione".
Una preghiera per il Sahara, un momento di silenzio per tutti quelli che lo attraversano in cerca di benessere. Papa Francesco, in volo verso la Repubblica Democratica del Congo, ha chiesto ai giornalisti un minuto di silenzio. Non è una richiesta usuale, ma il Papa la aveva probabilmente pensata. Come già successo andando verso il Bahrein, il Papa non fa il giro dell’aereo, ma si fa salutare dai giornalisti.