Non è una novità, ma Papa Francesco lo ha ribadito: “Sono disposto a fare tutto il possibile per la pace in Ucraina”. In venti minuti di conferenza stampa, Papa Francesco ha risposto su domande sul suo rapporto con l’Ungheria, sul tema delle migrazioni, sull’aiuto che può dare sulla situazioni in Ucraina, e ha anche fatto un calendario dei possibili viaggi, aggiungendone uno di cui non rivela nulla che potrebbe avere luogo alla fine dell’anno. E ha annunciato che c’è una missione in corso per la pace in Ucraina, ancora non pubblica.
Si è concluso con l’incontro con i rappresentanti del mondo della cultura e dell’università il viaggio apostolico di Papa Francesco in Ungheria, il 41/mo dall’inizio de pontificato, iniziato venerdì scorso 28 aprile.
Francesco chiude questi tre giorni a Budapest incontrando il mondo universitario e della cultura presso la Facoltà di Informatica e Scienze Bioniche.
“Desidero esprimere riconoscenza per l’accoglienza e per l’affetto che ho provato in questi giorni. Ed esprimo gratitudine a chi è giunto qui da lontano e a chi ha tanto, e tanto bene, lavorato per questa visita”. Così Papa Francesco prima di recitare il Regina Coeli, a conclusione della Messa celebrata stamane a Budapest.
L’ultimo giorno del viaggio apostolico in Ungheria di Papa Francesco si apre con la celebrazione della Messa in Piazza Kossuth Lajos, a Budapest.
Nella IV domenica di Pasqua nella liturgia della Parola ci viene presentata la la figura di Cristo, Buon Pastore. Si tratta di un’immagine particolarmente amata dalle prime generazioni cristiane, le quali - come appare dagli affreschi, dalle incisioni, dai sarcofagi delle catacombe e dai mosaici delle antiche basiliche romane - la preferirono a qualsiasi altra raffigurazione, addirittura anche a quella del Crocifisso, che nell’iconografia cristiana appare molto più tardi.
“Prendete in mano la vostra vita per aiutare il mondo a vivere in pace”. Papa Francesco lo sottolinea ai giovani che si sono radunati nella Laszlo Papp Arena, per quello che è forse l’incontro più atteso del programma del Papa a Budapest. La presenza dei giovani è piuttosto il termometro della risposta reale alla visita del Papa. Finora, Budapest non era sembrata una città che stesse accogliendo un pontefice, senza poster e manifesti a ricordarne la visita, senza nemmeno le bandiere ad accompagnarlo dall’aeroporto alla nunziatura, e con una certa algidità nel gestire le situazioni.
C’è stato anche un bilaterale Ungheria – Santa Sede, a margine dell’incontro del Papa con la presidente Novak, che ha visto impegnati il Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, e il Primo Ministro ungherese Viktor Orban. Non ci sono stati comunicati su questo bilaterale, ma i rapporti tra Ungheria e Santa Sede sembrano piuttosto rafforzati dopo la visita in cui il Papa ha lanciato la necessità di riumanizzare l’Europa proprio dal Paese centro europeo.
Forse ci sarà anche lui, nell’incontro con i giovani che il Papa terrà questo pomeriggio alla Laszlo Papp Arena di Budapest. Di certo, il viaggio del vescovo Oliver Doeme in Ungheria era stato pianificato in anticipo, e la presenza del Papa è solo una fortunata circostanza. C’è la speranza che lui possa però portare al Papa la storia della visione che ebbe nel 2014, e che è stata cruciale secondo lui. Perché da due anni, la furia islamista non si è abbattuta con forza sulla diocesi di Maiduguri, dopo che in dieci anni gli attacchi continui alle chiese, i rapimenti, le sparatorie avevano portato allo sfollamento di 100 mila cattolici e alla uccisione di almeno un migliaio di loro.
È stato un incontro cordiale, di 20 minuti, quello che ha avuto luogo nella nunziatura apostolica di Budapest tra Papa Francesco e il metropolita del Patriarcato di Mosca Hilarion. Lo comunica la Sala Stampa della Santa Sede. Hilarion, per anni a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca e tra gli architetti dell’incontro di Papa Francesco e il Patriarca Kirill all’Avana nel 2016, è stato nominato metropolita di Budapest a giugno, mentre il suo posto è stato preso dal metropolita Antonij.
L'ultimo appuntamento ufficiale della mattina per Papa Francesco è quello con le comunità cattolica di rito greco nella chiesa della Protezione della Madre di Dio, dall'altra parte della piazza rispetto alla chiesa di Santa Elisabetta.
"Abbiamo bisogno di una Chiesa che parli fluentemente il linguaggio della carità, idioma universale che tutti ascoltano e comprendono, anche i più lontani, anche coloro che non credono". Papa Francesco, serve una Chiesa che parli fluentemente il linguaggio della carità
I dati sull’occupazione in Italia mettono in luce un fatto “assai preoccupante”:
Quando manca qualcosa io possa fare qualcosa
Si sta per concludere la prima giornata del Papa in Ungheria. L'ultimo appuntamento di oggi del Pontefice è con i vescovi, i sacerdoti,i diaconi, le consacrate, i seminaristi e gli operatori pastorali presso la Concattedrale di Santo Stefano a Budapest.
Nel 1912 la già nota scrittrice Edith Wharton, americana, decide di fare un viaggio in Italia, insieme al marito. E una tappa a cui non vuole assolutamente rinunciare è quella dell’eremo francescano della Verna. Arrivano nel cuore della notte in macchina, risalendo faticosamente una strada tortuosa, in messo alla pioggia torrenziale.
"Desidero esprimere il mio personale cordoglio ai familiari, assicurando la vicinanza e la preghiera delle nostre comunità. Purtroppo, dopo la crisi pandemica non sembra fermarsi la sequenza di violenze nei confronti di coloro che hanno scelto come professione il prendersi cura degli altri, come avvenuto con Barbara, uccisa in modo vile. Il suo sacrificio è testimonianza di dedizione totale al prossimo. Una vita spesa fino in fondo (e oltre) per gli altri: lo dimostra la scelta di donare gli organi". Questa la riflessione del Cardinale Zuppi dopo l'uccisione della psichiatra Barbara Capovani. La Capovani è rimasta vittima di suo ex paziente. Le sono state fatali dieci sprangate.
Papa Francesco invia un messaggio in occasione dell’inaugurazione della Mostra “(RE)VERSUS. Riuso e riscatto nel patrimonio della Biblioteca Apostolica Vaticana e nell’arte di Sidival Fila”. La mostra andrà avanti fino a luglio.
L'incontro annuale dei membri dello staff del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) e del Dicastero per il Dialogo Interreligioso (DID), in Vaticano, si è svolto presso l'Istituto Ecumenico di Bossey il 26-27 aprile 2023.
Si è svolta stamane presso il Vicariato di Roma la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, la fama di santità e di segni della Serva di Dio Maria Bernardetta dell’Immacolata, al secolo Adele Sesso, religiosa professa dell’Istituto delle Suore Povere Bonaerensi di San Giuseppe.