“29 novembre 1223, Roma: Papa Onorio III conferma la Regola di ‘frate Francesco’ con la bolla ‘Solet Annuere’
“Con l’intenzione di contribuire a tale sforzo di lettura della realtà, ho deciso di dedicare il Messaggio per la 109^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato alla libertà che dovrebbe sempre contraddistinguere la scelta di lasciare la propria terra. ‘Liberi di partire, liberi di restare’, recitava il titolo di un’iniziativa di solidarietà promossa qualche anno fa dalla Conferenza Episcopale Italiana come risposta concreta alle sfide delle migrazioni contemporanee. E dal mio ascolto costante delle Chiese particolari ho potuto comprovare che la garanzia di tale libertà costituisce una preoccupazione pastorale diffusa e condivisa”.
Papa Francesco ha voluto rendere omaggio stamane alla salma del Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, morto venerdì all'età di 98 anni.
Papa Francesco anche questa domenica, dopo il suo viaggio a Marsiglia, si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. Il Pontefice commenta il Vangelo odierno, il padrone di una vigna esce dalle prime ore dell’alba fino a sera per chiamare alcuni operai ma, alla fine, paga tutti allo stesso modo, anche quelli che hanno lavorato soltanto un’ora.
Ancora una volta le parole di Gesù ci sconcertano perché rompono i nostri schemi mentali e il nostro modo di pensare.
Nel faccia a faccia con il presidente francese Emmanuel Macron questa mattina, Papa Francesco non ha parlato della legge dell’eutanasia che il Parlamento francese si appresta a far votare, anzi che sarebbe già stata votata se non ci fosse la visita del Papa. Ma sì, il Papa ne ha parlato con Macron in precedenza, quando il presidente era stato in Vaticano il 24 ottobre 2022 e la legge era ancora in discussione, e gli aveva detto chiaramente: “Con la vita non si gioca”.
Allo Stadio Vélodrome di Marsiglia il Papa celebra la Santa Messa. Dopo alcuni giri tra i fedeli, una celebrazione in lingua francese, dedicata alla Beata Vergine Maria della Guardia.
È la settimana delle Nazioni Unite, quella in cui si apre l’Assemblea Generale, e a cui la Santa Sede partecipa ai più alti livelli. In genere, si alterna la presenza del Segretario di Stato vaticano e quella del ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, e questo è l’anno in cui il secondo, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, è a New York, partecipando agli incontri di Alto Livello, pronunciando discorsi e anche celebrando una Messa alla chiesa della Holy Family a New York, la “parrocchia” delle Nazioni Unite, in un evento che a volte ha visto anche la partecipazione del Segretario generale.
Sarà esposta alla devozione dei fedeli, oggi, giorno della sua memoria liturgica, la reliquia del cuore di San Pio da Pietrelcina.
La seconda ed ultima giornata marsigliese del Papa si è aperta in forma privata con la visita alla Casa delle Missionarie della Carità a Saint Mauront dove ha incontrato alcune persone che si trovano in situazioni di disagio economico. Il Pontefice si è poi recato al Palais du Pharo per la Sessione Conclusiva dei Rencontres Méditerranéennes.
Riprendono a pieno ritmo le attività nelle diocesi italiane per l'avvio del nuovo anno pastorale. E per l’occasione diversi vescovi hanno rivolto alle loro comunità una lettera o un messaggio.
La scomparsa di Giorgio Napolitano “ha suscitato in me sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni”. Lo scrive il Papa nel telegramma di cordoglio inviato per la morte del Presidente emerito della Repubblica Italiana, avvenuta questa sera.
È ancora l’accoglienza il tema del secondo discorso di Papa Francesco. E non potrebbe essere altrimenti. Seduto insieme ai responsabili delle altre religioni, di fronte a quel Mediterraneo diventato “un cimitero” che il Papa volle visitare nel suo primissimo viaggio, a Lampedusa, Papa Francesco chiede ai leader religiosi di essere esemplari nell’accogliere, andando al di là di ogni reciproca difficoltà. Perché il mondo si trova “di fronte a un bivio di civiltà”.
Dalla Basilica di Notre Dame de La Garde, il punto più alto di Marsiglia, Papa Francesco guarda al Mediterraneo, e chiede al clero riunito con lui di scoprire un nuovo sguardo, lo sguardo di Gesù che va verso le persone, ma anche lo sguardo di coloro che si affidano a Gesù. E così, Papa Francesco chiede di essere “prossimi a tutti”, di tenere aperte le porte del cuore, di mostrare l’accoglienza di Gesù.
In principio c’era, e rimane ancora, il classico “Lettere a Berlicche” di C.S.Lewis. Il diavolo astuto e carico di millenaria esperienza tiene una fitta corrispondenza con il diavolo-nipote che, nel suo impeto da novizio e qualche punta di arroganza, si farà soffiare di sotto gli artigli l’anima che invece avrebbe dovuto trascinare all’inferno. Testo straordinario e autentico punto di riferimento, non solo letterario, però bisogna considerare che risale al 1942, quindi i diavoli che entrano in scena sono un po’ datati e che il fondamento teologico è anglicano. E si sa che in fatto di lotta a satana e affini la Chiesa è sempre stata la più attiva nel combattimento.
Un volo breve, di appena due ore, per coprire la distanza tra Roma e Marsiglia. Papa Francesco è atterrato nella città più grande del Sud della Francia, per il suo 44esimo viaggio internazionale. È la seconda volta che il Papa tocca il suolo francese – la prima era stata a Strasburgo, il 25 novembre 2014.
Era il 1658 quando a Parigi vennero fondate le Missions Etrangers, le missioni chiamate a contribuire all’evangelizzazione di numerosi Paesi dell’Asia. Ancora attive oggi con 150 sacerdoti, 17 seminari e più di 100 volontari, le Missioni hanno anche un bollettino di notizie molto ricco, che questo mese presenta un intero dossier sulla Cina. E non è una scelta di poco conto.
Il tema è già un programma: “Essere cooperatore della verità. Portare nel futuro la ricca eredità di Benedetto XVI”. Per la prima volta dalla morte di Benedetto XVI, i suoi allievi e gli studiosi del suo pensiero si incontrano nella conferenza annuale del Ratzinger Schuelerkreis. Succede nel pomeriggio del 23 settembre, un sabato, come di consueto, quando ci si riunisce in quello che è diventato ormai il modello delle riunioni: un simposio pubblico, in diretta tv, con traduzioni, perché il pensiero di Benedetto XVI resti presente e vivo.
“L’umanità globalizzata è ferita e minacciata da una guerra mondiale a pezzi, che, combattuta direttamente in alcune regioni del pianeta, ha però conseguenze che danneggiano la vita di tutti, specialmente dei più poveri”. Lo ha ribadito Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti al Simposio Ecumenico nell’Abbazia di Pannonhalma, in Ungheria.
Un compleanno speciale quello dell' UNITALSI: 120 anni di pellegrinaggi a fianco dei malati. E dal 25 settembre al 30 settembre 2023