Questo pomeriggio il Sinodo si è preso una pausa e ha chiesto a tutti i membri di andare in pellegrinaggio. Un modo di fermarsi, riflettere, fare discernimento e portare avanti il percorso, una pausa lunga, di più dello “slot” di discernimento che c’è dopo ogni tre interventi. Il percorso si è snodato in due tappe: la Basilica di San Sebastiano e le Catacombe, riprendendo una tradizione che fu lanciata nientemeno che da San Filippo Neri.
La giornata di oggi del Sinodo sulla Sinodalità è stata caratterizzata da due momenti diversi. La mattinata è stata contraddistinta dagli interventi dei 35 Circoli Minori - questa è la VI sessione - e la finalizzazione dei loro "resoconti". Nel pomeriggio, dopo le ore 16, i membri del Sinodo hanno partecipato al pellegrinaggio alle catacombe di Santa Domitilla e di San Sebastiano.
Anche la CEI si unisce alla giornata di preghiera e digiuno per la Terrasanta proclamata dal Patriarcato Latino di Gerusalemme per il prossimo 17 ottobre. Ci sarà anche una particolare intenzione di preghiera durante la Messa di domenica 15 ottobre.
Oggi i partecipanti al Sinodo sono pellegrini alle catacombe di Roma.
Era il 1984 e, nel teatro che allora si chiamava ancora ‘Salone Pier Lombardo’, debuttava, con la regia di Andrée Ruth Shammah, l’ultimo lavoro di Giovanni Testori: una rilettura critica dei ‘Promessi sposi’ di Alessandro Manzoni, una ‘messa alla prova’, da parte di una piccola compagnia di paese, guidata da un maestro d’arte e di vita.
Ogni 1 ottobre, la Chiesa inizia la celebrazione del mese del Santo Rosario, una preghiera cara a molti santi nel corso della storia, diffusa da San Domenico di Guzman, su richiesta della Beata Vergine Maria.Un articolo diffuso su ACI Prensa racconta questa tradizione. La storia narra che nell'antichità romani e greci erano soliti coronare di rose le statue che rappresentavano i loro dei, come segno dell'offerta dei loro cuori. La parola "rosario" significa "corona di rose".
Mentre il Sinodo ha luogo, nel Dicastero per il Dialogo Interreligioso ci si è chiesti come questa esperienza sinodale può essere trasferita anche al rapporto con le altre religioni. E la risposta è contenuta nell’ultimo numero della rivista Pro Dialogo, edita proprio dal dicastero, dedicata al tema “Inclusione e solidarietà. Comprendere la solidarietà dal punto di vista di altri credenti”, che si pianificava anche di donare ai partecipanti al Sinodo.
Arriva dalla Chiesa in Africa una indicazione su come affrontare la crisi migratoria e lo spiega Mons. Sosthène Léopold Bayemi Matjei, Vescovo di Obala, Camerun, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).
Ieri a pranzo con il Papa c'era un gruppo di poveri. Cosa si aspettano dalla Chiesa ? Amore solo amore hanno risposto.
Si chiedono preghiere per il “rilascio sicuro” di tre suore cattoliche, un seminarista e un autista, secondo quanto riferito, rapiti dalla diocesi nigeriana di Abakaliki.
Carlo Acutis, un amico comune. Il sito della Chiesa di Milano fa sapere che negli oratori ambrosiani si farà festa per il beato Carlo Acutis, in occasione della celebrazione della sua memoria liturgica che cade il 12 ottobre.
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, ha invitato a nome di tutti gli Ordinari di Terra Santa ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace e la riconciliazione.
“C’è una corsa esasperata al profitto, dove il fine non è più l’uomo, ma la produttività, il guadagno personale. L’uomo vale meno rispetto all’economia e non si è attenti alla sicurezza”. Lo ha detto il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nell'omelia pronunciata domenica scorsa durante la Messa per la 76/ma Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
"Le violenze e le atroci conseguenze che stanno segnando pesantemente la Terra Santa da alcuni giorni, interrogano e preoccupano i cristiani di tutto il mondo". Si legge sul sito della Diocesi di Vicenza.
Nei saluti in lingua italiana il pensiero del Papa è rivolto subito al Medio Oriente. L'appello per la pace di Papa Francesco è intenso e sentito. Il Pontefice chiede anche ad Hamas di rilasciare gli ostaggi.
Il vescovo di Anversa, in Belgio, Mons. Johan Bonny, in una recente intervista è sembrato rifiutare l'insegnamento della Chiesa cattolica sull'eutanasia, affermando di non ritenere la pratica, in contrasto con l'insegnamento della Chiesa, come "un male in quanto tale".
Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sul tema “Santa Giuseppina Bakhita: testimone della forza trasformatrice del perdono di Cristo”. E' lei la protagonista dell'Udienza generale odierna in Piazza San Pietro, la santa sudanese per eccellenza.
Sembra che anche oggi la preghiera e il silenzio abbiano portato frutto.
Papa Francesco ieri ha telefonato al parroco della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, Padre Gabriele Romanelli. Gaza e tutta la Striscia sono sottoposti alla reazione militare israeliana dopo gli attacchi compiuti dai miliziani di Hamas in Israele sabato 7 ottobre. A dare notizia della telefonata è l'Agenzia Sir.
Con un telegramma alla presidente ungherese Novak, Papa Francesco ha espresso cordoglio per la morte dell’ex presidente dell’Ungheria Laszlo Solyom.