La 15esima Corsa dei Santi del 1 novembre a Roma è un evento a tutto tondo. Culturale, sportivo, benefico. Si caratterizza per un percorso unico, quello del centro storico della Capitale d'Italia, e per la forte vocazione sociale. Infatti la 15esima Corsa dei Santi "accorcia le distanze" tra noi e la Guinea. Come? Gareggiando per costruire un centro sportivo in uno dei posti più poveri in Africa.
Un ordine antico, ma che guarda al futuro. Uno strumento di supporto della Chiesa madre di Gerusalemme, che sin dai tempi di Leone XIII ha incluso le dame, e che è “equestre” cioè cavalleresco perché dei cavalieri riprende le virtù. Un ordine che per la prima volta va oltre i 60 luogotenenti e delegati magistrali sparsi in 40 Paesi del mondo, e include anche i Gran Priori, ovvero gli ecclesiastici che accompagnano i Luogotenenti nella parte spirituale delle attivà. Tutto questo è l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che si riunisce in consulta dal 6 al 9 novembre. Sullo sfondo, la drammatica situazione in Terrasanta, che non può non essere seguita da vicino per chi, del sostegno alla Terra di Gesù, ha fatto la missione primaria.
Due anni dopo la pubblicazione del rapporto CIASE (la Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa), il presidente della commissione, Jean-Marc Sauvé, si fa intervistare da Le Parisien per esprimere i suoi dubbi. Ma, alla fine, più che dubbi sul rapporto, Sauvé mostra dubbi sulla risposta della Chiesa, alimenta divisione, chiede ancora riforme strutturali e dottrinali nella Chiesa che di certo non sono competenza della CIASE, con colpi di scena come la richiesta di considerare l’abuso su minori non solo come peccato contro il Sesto Comandamento, ma anche contro il Quinto, perché “per la CIASE lo stupro di una minorenne è un’opera di morte”.
"Ci auguriamo che il Signore, attraverso il Cammino sinodale, rigeneri fiducia e coraggio nella nostra Chiesa e, soprattutto, aiuti tutti i credenti ad essere capaci di contagiare di fiducia e coraggio i nostri contemporanei"
Anche quest'anno Milano e Sant'Ambrogio protagoniste della "Notte dei Santi" che gli adolescenti ambrosiani vivono come tradizione, invece che la solita festa di Halloween. Quest'anno tutto inizierà a partire dal tardo pomeriggio di martedì 31 ottobre. La Chiesa di Milano conta oltre 2000 i ragazzi iscritti.
“Il magistero del Beato Giovanni Paolo I, breve quanto un ciclo lunare,
Per alcuni è un catalogo, di fatto è uno di quei libri di arte che accompagnano la conoscenza. Si tratta del volume “Le stanze di San Benedetto- La quadreria di Montecassino da Urbano VIII al Novecento.
Quella che si vive al momento in Terrasanta è una “situazione diabolica”, di fronte alla quale l’unico antidoto è “l’amore”, perché ogni altra parola rischia di essere fraintesa. Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Terrasanta, spiega così l’ora buia che si vive in Israele, dove i leader religiosi sono chiamati a dire parole di conforto e anche a parare i colpi di una diplomazia che ora si trova in guerra, e che dunque non comprende, né può accettare, gli appelli al cessate il fuoco o quelli umanitari senza vedere un cedimento alla logica dei terroristi.
Ottocento anni fa, san Francesco d'Assisi volle realizzare il primo presepe e Onorio III approvava per i Frati Minori la Regola Bollata. "Nel ricordo di questo duplice anniversario, la rappresentazionedella Natività in Piazza San Pietro e nell'Aula Paolo VI di quest'anno proverranno dalla Valle Reatina nella Diocesi di Rieti, mentre il monumentale albero di Natale arriva dall'alta valle Maira, nel comune di Macra, in Diocesi di Saluzzo e provincia di Cuneo".
“Siete nate e cresciute in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa, e avete deciso di uscirne. Benedico questa vostra scelta, e vi incoraggio ad andare avanti”. Papa Francesco è solidale durante l'udienza di questa mattina in Vaticano con un gruppo di donne guidate da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, cartello di associazioni contro le mafie.
In occasione della solennità di Tutti i Santi la diocesi di Roma fa sapere che mercoledì primo novembre, e della commemorazione dei fedeli defunti, giovedì 2 novembre, i vescovi ausiliari della diocesi di Roma celebreranno le Messe nei diversi cimiteri capitolini.
Questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra Monsignor Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Hossein Amir-Abdollahian, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, richiesta da quest’ultimo”
Nella parrocchia San Pietro ad Mensulas a Sinalunga ( Siena ) nasce lo sportello “Papa Francesco”.
Alla fine della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, diverse parole o espressioni sono state al centro di queste quattro settimane di lavori assembleari. Vediamo nel dettaglio – anche alla luce della relazione di sintesi – quali sono state le parole o le espressioni che hanno caratterizzato i lavori.
Siamo chiamati a riflettere l’amore di Dio nel mondo, facendo il primo passo come lui fa con noi “senza aspettare che si muovano gli altri, senza attendere che il mondo, la società e la Chiesa cambino, senza attendere o pretendere riconoscimenti”. Papa Francesco dà l’immagine di un Dio che sempre ci precede, a lui molto cara, nel commento al Vangelo che precede la preghiera dell’Angelus, e che in qualche modo ricalca anche l’omelia che ha tenuto nella Messa a conclusione del Sinodo 2023.
Non le strategie, non i calcoli umani, non le mode del mondo. Il centro di tutto, punto di partenza è “amare Dio e il prossimo”. E per farlo si deve “adorare e servire”, perché “adorando Lui ci riscopriamo liberi noi”, e perché “non c’è amore di Dio senza coinvolgimento nella cura del prossimo”. Papa Francesco indica questa strada nella messa che conclude questa prima tappa del Sinodo su Comunione, Missione e Partecipazione. E chiede che l’adorazione sia centrale, per i pastori e per le comunità, per ripartire davvero da Gesù Cristo.
Qual è il più grande comandamento? La domanda viene posta dai farisei per tentare di mettere ancora una volta, ma inutilmente, in difficoltà Gesù. Egli, infatti, risponde alla questione con grande lucidità e semplicità: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente.
La riforma del C9 in un Consiglio Sinodale. La richiesta di istituire un Consiglio di Patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche presso il Santo Padre. Le proposte di approfondire vari cammini, da quelli del diaconato femminile a quelli riguardanti l’identità di genere, e persino la poligamia in Africa (ma è un punto su cui c’è stata vasta contrarietà). E la consapevolezza che “la Parola di Dio viene prima della parola della Chiesa”. Si presenta in 42 pagine, 3 parti (Il volto della Chiesa sinodale”, “Tutti discepoli, tutti missionari”, “Tessere legami, costruire comunità”) e ogni paragrafo diviso in convergenze, questioni da affrontare e proposte il testo di sintesi del Sinodo sulla sinodalità, o per meglio dire su comunione, missione e partecipazione.
Venticinque anni di servizio per la Santa Sede dal 1985. Poi dal 2009 il ritorno a "fare la suora" nella sua comunità.
E così questa sera sapremo che cosa hanno fatto i partecipanti al Sinodo in un mese.