"Papa, cardinali, religiosi e laici devono pregare per il Sinodo, per l'unità tra Chiesa e famiglia. Al Sinodo serve la preghiera, non le chiacchiere". Così Papa Francesco stamane aprendo - sotto la pioggia - l'udienza generale in piazza San Pietro.
Pronto alla divulgazione il messaggio dei Vescovi delle cinque diocesi del Salento (Lecce, Otranto, Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Ugento-S. Maria di Leuca), nella ricorrenza della festa di Pasqua. "Cristo risorto è la nostra speranza", il titolo dell'esortazione, diffusa a tutti i fedeli la domenica della Palme.
Dal 19 aprile la Sindone sarà di nuovo esposta alla venerazione dei fedeli. Ma quanti in effetti sanno la storia scientifica del Sacro Lino? E ancor meno si conoscono le fonti letterarie. Ecco allora un volume che può aiutare credenti e non credenti nella lettura della reliquia forse più studiata al mondo. Emanuela Marinelli e Marco Fasol hanno appena pubblicato un volume per le edizioni Fede e Cultura che fa anche da manuale in attesa della ostensione: Luce dal Sepolcro.
Telegramma di cordoglio del Papa. Vicinanza alle famiglie delle vittime e ai soccorritori
Il cardinale Angelo Amato, prefetto per la Congregazione delle Cause dei Santi, interverrà alla presentazione di “Mater dolorosa. L’Addolorata nella pietà popolare”, volume di suor Maria Marcellina Pedico ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana, in programma venerdì prossimo alle ore 17 presso la Sala Marconi della Radio Vaticana.
Lampedusa come isola delle contraddizioni, Lampedusa come “il mondo.” Il Cardinal Francesco Montenegro, presidente della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, parla al Consiglio d’Europa di Strasburgo, alla 28esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali, che ha come tema quello delle migrazioni e dell’inclusione sociale. E lì, nel cuore dell’Europa, porta il suo sguardo da vescovo di Agrigento, il territorio che comprende Lampedusa. Lo sguardo della periferia che chiede all’Europa una nuova politica per le migrazioni. Una politica che crei un futuro più sicuro per i migranti, un problema da affrontare con maggiore sussidiarietà, con il contributo di ogni parte della società fino a quello delle autorità.
Bisogna essere cristiani a tutto tondo, senza porre condizioni, accettando lo stile divino della salvezza. Lo ha ribadito questa mattina Papa Francesco nel corso dell'omelia della messa quotidiana celebrata a Santa Marta.
E’ un lungo elenco. Che purtroppo si allunga ogni giorno. Ci sono tante storie di Vangelo dietro le morti dei tanti sacerdoti e laici uccisi nel mondo in terra di missione. Esperienze che vengono ricordate oggi, in occasione della “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri”, promossa dal Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie nel giorno anniversario dell’assassinio di mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador (24 marzo 1980), che sarà beatificato il 23 maggio.
Scampia il giorno dopo. Passata la festa, passato l’entusiasmo per l’incontro con il Papa e per le parole contro la corruzione, ora si torna alla normalità. Anche nel Centro Opera Don Guanella di Scampia si torna a scuola. Come Mario che attraversa il portone della scuola assonnato ma sorridente. “E' entrato nel nostro istituto all’età di 6 anni” spiega Gabriella Panti, una delle educatrici del Centro don Guanella. “La famiglia vive nel quartiere. Grazie al progetto mascalzone latino il ragazzo pratica la vela e gareggia con una squadra. Una concreta possibilità di uscire dal ristretto ambito del suo quartiere, solcare nuovi orizzonti, ipotizzare altre prospettive”.
Siamo "di fronte a una follia omicida così brutale, irrazionale e disumana che ci lascia attoniti e sconvolti, per cui non riusciamo e non possiamo comprenderla. Solo la preghiera, il silenzio e l’ascolto della Parola di Dio può infondere speranza e dare forza di cui c'è tanto bisogno in questi momenti".
C’è una netta “condanna del malcostume e del malaffare che sembrano diventati un “regime” talmente ramificato da essere intoccabile”. Tra gli “esempi”, anche riferiti alla stretta attualità, ci sono “corpi in stato di corruzione”, che “ammorbano l’aria che si respira, avvelenano la speranza e indeboliscono le forze morali”. Il cardinale Angelo Bagnasco apre il Consiglio permanente della Cei con una prolusione di venti minuti, ricca di interrogativi e di questioni da mettere subito nell’agenda del Paese: “Senza dubbi, diciamo che si deve reagire e che è possibile”, perché “ciò è insopportabile” e rappresenta un’“offesa gravissima per i poveri e gli onesti”.
Cosa fa la Chiesa di Napoli ora, dopo gli appelli di Papa Francesco, dopo il suo urlo fortissimo che “chi è corrotto non è cristiano?” La risposta di don Tonino Palmese, vicario per la Carità dell’Arcidiocesi di Napoli, è netta: “Il progetto è quello più faticoso che possa esistere, avere una idea di normalità per i nostri territori.”
Giustizia e misericordia, un binomio inscindibile per Papa Francesco che nel commento alle letture della messa di oggi ha proposto una riflessione tratta dai padri della Chiesa. Nella omelia della messa celebrata nella Cappella dello Spirito Santo a Casa Santa Marta il Papa mette a confronto tre donne e tre giudici: una donna innocente, Susanna, una peccatrice, l’adultera, e una povera vedova bisognosa: “figure allegoriche della Chiesa: la Chiesa Santa, la Chiesa peccatrice e la Chiesa bisognosa”.
Sabato 23 marzo 2013. E' da poco passato mezzogiorno. Un elicottero con a bordo un vescovo di bianco atterra a Castel Gandolfo. Ad attendere il velivolo sulla pista c'è un altro vescovo vestito di bianco. Il Pontefice regnante, Francesco, scende dall'elicottero e si avvia con le braccia aperte verso il suo predecessore Benedetto XVI. E' la prima volta che il nuovo Papa incontra chi lo ha preceduto sulla Cattedra di San Pietro. L'emozione è palpabile, il calore umano è intenso.
Sotto lo sguardo amorevole della icona della Salus Populi Romani, l’immagine mariana tanto cara a Papa Francesco, si celebra martedì 24 marzo una grande veglia internazionale dedicata alla vita, organizzata per commemorare il ventesimo anniversario dell’enciclica “Evangelium Vitae.
“Il Vangelo; il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera” sono le “tre cose” da offrire a chi “vuole vedere Gesù”, “a quanti sono alla ricerca del volto di Dio; a chi ha ricevuto una catechesi da piccolo e poi non l’ha più approfondita; a chi ha perso la fede, a tanti che non hanno ancora incontrato Gesù personalmente”.
Giovani, ma non solo sul lungomare Caracciolo per Papa Francesco. L’ultimo abbraccio con Napoli si consuma sul mare, con i 100mila che partecipano ad un dialogo semplice e franco. Abbandonato il testo preparato, la richiesta di Francesco è quella di un nuovo patto fra giovani ed anziani. “Ogni primavera si fiorisce un'altra volta”, dice; e consiglia: “Ai giovani, non perdere la speranza; agli anziani portare avanti la saggezza”. Ma, più di tutto, esorta ad andare avanti insieme, perché “un popolo che non cura i giovani e gli anziani non ha futuro”. E la voglia di futuro è la migliore “uscita dalla crisi”.
Quali sono i giovani che incontrerà Papa Francesco a Napoli? La risposta si può trovare nella Parrocchia del Sacro Cuore al Vomero, quartiere un tempo “in” di Napoli, che ora è diventato un miscuglio di ceti sociali: dalla medio alta borghesia che ancora popola il quartiere alle “case puntellate,” la zona di case abusive ormai popolatissime da sfollati da zone disagiate della città. È in quella parrocchia che batte il cuore giovane di Napoli. “Noi cerchiamo di fare in modo che la parrocchia sia un luogo di incontro… e prima di tutto di un incontro con Gesù,” racconta ad ACI Stampa il parroco, don Marco Beltratti.
La malattia – ha osservato il Pontefice – è mistero. E ci si può accostare ad una malattia “soltanto in spirito di fede”
Vi sono vicino ''portandovi la parola e l’amore di Gesù, che è venuto sulla terra per rendere piena la nostra speranza ed è morto in croce per salvare ciascuno di noi". E' l'incipit del discorso che Papa Francesco ha consegnato ai detenuti di Poggioreale prima di pranzare con loro.