Le sue parole di speranza "aiutano a recuperare quei valori di solidarietàche rimangono alla base del sentire del nostro popolo, specialmente nei momenti di crisi". Così il Presidente della Repubblica Mattarella ha esordito nel suo indirizzo di saluto a Papa Francesco nel corso della sua visita di Stato in Vaticano.
Fondamentale che, “nella distinzione dei ruoli e delle competenze e nel pieno rispetto delle reciproche funzioni, sia sempre sentita la necessità di una rinnovata collaborazione, finalizzata ad unire le forze per il bene di tutti i cittadini, che hanno il diritto a tale concordia, da cui derivano innumerevoli benefici.” Il discorso ufficiale di Papa Francesco per la visita di stato del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella è semplice e chiaro.
I venticinque anni di relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Ungheria non sono solo un anniversario. Rappresentano anche il ricordo del grande lavoro fatto dietro le quinte dalla Santa Sede nei Paesi dell’Est Europa. Un lavoro portato avanti dal Cardinal Agostino Casaroli con il “martirio della pazienza,” subendo attacchi per la sua Ostpolitik, e portando però a casa il risultato. La storia è stata raccontata dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, in un discorso tenuto a Budapest martedì 14 aprile alla Conferenza per il 25esimo anniversario delle relazioni diplomatiche.
E’ morto in un letto, come aveva previsto, mangiato da un cancro che lo ha portato via a soli 78 anni. Ma la profezia del Cardinal Francis George, il primo arcivescovo di Chicago effettivamente originario di Chicago, andava anche oltre. E forse deve un po’ tremare il suo successore Blaise Cupich, che secondo molti è stato inviato a Chicago per impersonare una linea pastorale completamente opposta a quella del Cardinal George. Perché, se la profezia del cardinale dovesse avverarsi, il successore di George dovrebbe morire in prigione. E quello dopo ancora martire in una piazza pubblica. Ma per quello dopo ancora, le cose sarebbero state migliori.
Quindici immigrati sono stati arrestati a Palermo con l'accusa di aver gettato in mare durante la traversata del Canale di Sicilia dodici loro compagni di religione cristiana. Come riporta migrantesonline.it, 15 sono tutti musulmani e tra loro c'è anche un minorenne. A firmare la richiesta di arresto è stato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, perché i fatti sono accaduti in acque internazionali. Era stato il Procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, a inoltrare la richiesta di arresto al ministro.
Sarà una visita di Stato - e quindi rigorosamente protocollare - quella che domani mattina il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, renderà a Papa Francesco.
“Saggiamente la Papal Foundation destina una notevole parte delle proprie risorse all’educazione e alla formazione di giovani sacerdoti, religiosi e laici, sia uomini che donne, affrettando il giorno in cui le loro Chiese locali saranno in grado di sostenersi da sé e, anzi, di trasmettere i frutti di tale generosità ad altri.” Lo ha detto Papa Francesco ai membri della fondazione che ricevendoli in visita durante il loro annuale pellegrinaggio Roma. “La visita alle tombe degli Apostoli - ha detto il Papa- è un segno devoto di comunione con la Sede di Pietro, che fin dall’inizio è stata l’elemento qualificante della Fondazione.”
“L’orgoglio dei primi ti porta a voler uccidere gli altri, l’umiltà, anche l’umiliazione, ti porta a somigliarti a Gesù.” Papa Francesco ha commentato così le letture della messa di oggi nella omelia della celebrazione a Santa Marta.
Con un breve comunicato, la Sala Stampa della Santa Sede ha fatto sapere che, sì, c’è stata l’ipotesi che il Papa si fermi a Cuba come parte del suo prossimo viaggio negli Stati Uniti, ma che in fondo “i contatti con le Autorità del Paese sono ancora ad uno stadio troppo iniziale perché oggi si possa parlare di questa tappa come di una decisione presa e di un progetto operativo.”
“Siamo coscienti che negli ultimi venti anni sono avvenuti molti cambiamenti nella nostra cultura europea, e non sempre per il meglio, per cui la vita umana è sempre più compromessa.” Parole di Marek Jędraszewski, Arcivescovo di Lodz e Presidente della Commissione CCEE “Catechesi, Scuola, Università” che nel suo intervento al Congresso sulla Pastorale universitaria in Europa. Prendendo spunto dal ventesimo anniversario dell’Enciclica di Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae l’arcivescovo ha spiegato che “deve crescere sia la consapevolezza della Chiesa in quanto ‘popolo della vita’ sia la sua responsabilità, affinché in virtù della sua testimonianza cresca ‘un popolo per la vita’ – ‘un popolo pro life’ nel mondo, ma soprattutto in Europa.”
La Chiesa cattolica sarà presente ad Expo2015 attraverso un suo padiglione, ma anche attraverso concetti chiari e diretti da comunicare al mondo. “Non di solo pane”, sarà il tema portante, affiancato a “Dividere per moltiplicare” e “Cosa nutre la vita”.
La misericordia come “azione della Chiesa”, “non solo annuncio, ma vita concreta” non è solo il tratto del Pontificato di Papa Francesco, il suo “contenuto”, ma soprattutto è il disegno per l’Anno Santo. “Fin dall'inizio, la sua prima omelia in Sant'Anna, il suo primo discorso dalle finestre del Palazzo Apostolico, il Santo Padre ha parlato della misericordia” e ne ha collegato le “attese e la missione della Chiesa di oggi”.
Una festa bavarese per gli 88 anni del Papa Emerito Benedetto XVI. Approfittando della bella giornata la festa a festeggiare il Papa sono stati i gruppi folkloristici bavaresi e i "cacciatori delle Alpi". Nel piazzale di fronte al Monastero Mater Ecclesiae dove vive Benedetto XVI un semplice momento di festa e le foto ricordo. Non poteva mancare un boccale di birra. A festeggiare il Papa, insieme all' arcivescovo Georg Gaenswein il fratello di Joseph Ratzinger, monsignor Georg Ratzinger che a gennaio ha compiuto 91 anni.
Il Papa a luglio visiterà Ecuador, Bolivia e Paraguay
Una preghiera speciale per un paese sconvolto dalla violenza, una violenza che va denunciata, “in particolare quella commessa in nome di Dio”. Il Papa lo ha detto ai vescovo del Kenya che in questi giorni sono in Vaticano in visita d limina.
Cattolici nel mondo, + 12 per cento. Dal 2005 al 2013 l’incremento dei cattolici battezzati è stato rapido, ed è cresciuto di 139 milioni di unità. Ogni continente ha la sua storia: arranca l’Europa, cresce l’Africa, scende un po’ l’Oceania, stabili America e Asia. Le vocazioni, invece, sono più o meno stabili. Si espande invece il laicato cattolico. Lo rivela l’Annuarium Statisticum della Chiesa Cattolica, diffuso oggi insieme all’edizione 2015 dell’Annuario Pontificio. I dati forniscono una analisi sintetica di come si distribuiscono i fedeli nel 2989 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta, e si riferiscono al 2013.
Aveva detto in molte interviste che lo IOR andava chiuso e il Vaticano doveva utilizzare una banca etica, ma poi, a contatto con la realtà, il cardinale dell’ Honduras Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga salesiano e grande elettore di Papa Bergolgio, e anche per questo nel Consiglio dei cardinali, ha visto che chiudere lo IOR avrebbe danneggiato le congregazioni religiose.
“A conclusione di questo processo, la Congregazione è fiduciosa che la LCWR abbia chiarito la sua missione a sostegno dei suoi Istituti membri favorendo una visione della vita religiosa che è centrata sulla persona di Gesù Cristo ed è radicata nella Tradizione della Chiesa. E 'questa visione che rende religiosi e religiose testimoni radicali del Vangelo, e, quindi, è essenziale per il fiorire della vita religiosa nella Chiesa”.
Un grande applauso ha salutato l’uscita delle due bare dal Duomo di Milano. Erano quelle del giudice Fernando Ciampi e dell’avvocato Lorenzo Claris Appiani, uccisi nel Tribunale di Milano. Per loro funerali di Stato celebrati dal cardinale Angelo Scola, alla presenza delle massime autorità della Repubblica, guidate dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Non c’era il feretro di Giorgio Erba i cui familiari hanno scelto di celebrare le esequie nel Duomo di Monza.
Cosa è l’obbedienza? Papa Francesco, nell’omelia mattutina alla Domus Sanctae Marthae, spiega che obbedire è “avere il coraggio di cambiare strada, quando il Signore ci chiede questo.” E attacca i “dottori della legge” che mettono in atto “una testardaggine” che li rende “chiusi”. E “questa chiusura del cuore li ha portati a non obbedire a Dio.