“Il referendum è stato vinto con il voto dei giovani, e il 90 per cento dei giovani che hanno votato sì ha frequentato scuole cattoliche.” L’amara constatazione dell’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin sul voto al referendum irlandese del 22 maggio delinea forse meglio di tutti il vero problema in Irlanda. E cioè quello del fallimento della Chiesa cattolica, la maggiore agenzia educativa del Paese, che non è stata in grado di dare argomenti ragionevoli ai giovani che andavano crescendo, e che sono stati bombardati da una campagna per il sì senza precedenti.
“La minorità e la fraternità” sono gli elementi “essenziali della vostra identità”. “Il popolo di Dio vi ama”, ma i minori francescani devono recuperare “la coscienza di essere portatori di misericordia, di riconciliazione e di pace. Realizzerete con frutto questa vocazione e missione se sarete sempre più una congregazione ‘in uscita’”.
Di fronte al risultato del referendum in Irlanda, un “fatto che sta davanti a tutti”, “la risposta non può essere né quella dell’arroccamento fatto di paure e di arroganza”. Domenica scorsa nel Paese definito da sempre “cattolicissimo” una larghissima maggioranza ha votato a favore dell’introduzione delle nozze omosessuali.
«Quando un’accusa di blasfemia è rivolta ad un musulmano è lui il solo a pagarne le conseguenze, mentre se ad essere incolpato è un cristiano, l’intera comunità è ritenuta responsabile». È il commento rilasciato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre da monsignor Sebastian Francis Shaw, arcivescovo di Lahore, dopo quanto accaduto domenica 24 maggio a Sanda, un quartiere a maggioranza cristiana della metropoli pachistana.
Si tiene a Maputo (Mozambico) dal 28 al 31 maggio 2015 il Seminario sul tema “La Gioia della Famiglia,” co-organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e il Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM). Un evento che si inserisce nel progetto di crescente collaborazione pastorale tra i due organismi, i quali hanno organizzato incontri per i vescovi di entrambi i continenti per rinforzare la comunione e la collaborazione, e una riflessione sulle grandi sfide della Chiesa.
Parte dal dialogo tra Gesù e Pietro, con l’apostolo che chiede al Maestro cosa avranno in cambio i discepoli nel seguirlo, dato che il Signore aveva detto al giovane ricco di vendere tutti i suoi beni e darli ai poveri. Ma – sottolinea Papa Francesco nell’omelia del giorno pronunciata nella cappella della Domus Sanctae Marthae, la cui sintesi è fornita da Radio Vaticana – un cristiano “non può avere il cielo alla terra,” non si può attaccare ai beni.
San Filippo Neri, l’uomo che fece tornare priorità l’impegno per la salvezza delle anime, modello della missione permanente della Chiesa. Lo dice Papa Francesco, in un messaggio inviato a padre Alberto Aviles, Procuratore Generale della Conferederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, per celebrare il cinquecentesimo anniversario della nascita del Santo.
È un dovere alla solidarietà, quello sottolineato dall’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di Ginevra, in un intervento tenuto al briefing tecnico su “Clima e Salute” della 68esima Assemblea Generale della Salute. Un richiamo che pone i suoi pilastri sul dovere di rispettare e proteggere, concetti chiave della diplomazia della Segreteria di Stato guidata dal Cardinal Pietro Parolin, e sui risultati di un workshop che si è tenuto alla Pontificia Accademia delle Scienze, lo scorso 28 aprile.
Appuntamento da non mancare per chi si trova in Sicilia, nelle vicinanze di Monreale mercoledì 27 maggio. Alle 10.30 verrà inaugurata l’apertura al pubblico della Catacomba Paleocristiana di Villagrazia di Carini (PA – SS113). Dopo oltre dieci anni di ricerche archeologiche condotte dalla cattedra di Archeologia Cristiana dell’Università di Palermo con il patrocinio e il sostegno della Commissione Vaticana di Archeologia Sacra, e il sostegno dell’Arcidiocesi di Monreale nella persona di Mons. Pennisi, la catacomba di Villagrazia di Carini finalmente diventa accessibile ai visitatori, curata da ArcheOfficina - Società Cooperativa Archeologica.
La comunione e la creatività, per creare sviluppo, partendo dalle zone del pianeta dove i tassi di sviluppo non generano automaticamente una vita migliore per le persone. Se ne parlerà a Nairobi, in Kenia, durante il Convegno internazionale di Economia di Comunione, progetto focolarino per “aiutare quelli che sono nel bisogno, offrire loro lavoro, fare in modo che non ci sia alcun indigente”, lanciato da Chiara Lubich nel maggio 1991 a San Paolo.
“Lo sviluppo dei popoli e la pace si alimentano soprattutto grazie al dialogo, all’abbattimento delle barriere e alla costruzione di ponti di amicizia”. Ne sono convinti gli organizzatori della Conferenza “Dialogo Italia-Israele: lo sviluppo è il nuovo nome della pace”, che ha l’obiettivo di “illustrare i frutti e i progetti del percorso di collaborazione tra l’Università Europea di Roma, ateneo di ispirazione cristiana, e l’Università Ebraica di Gerusalemme”.
“Offriamo preghiere, messe, suppliche e digiuni”, “supplicando la Madre di Dio e tutti i santi martiri e confessori per la liberazione di Padre Jacques”. E’ l’appello del patriarca siro cattolico Ignace Youssif III, inviato a tutte le comunità siro-cattoliche sparse per il mondo, “nella speranza che padre Jacques sia liberato e torni presto alla sua parrocchia”. A riportarlo l’agenzia Fides. Nel testo il Patriarca invita tutti i fedeli “a essere fermi nella fede, nella speranza e nella fiducia nel Signore e nelle sue promesse che non deludono”; “nella festa di Pentecoste chiediamo che lo Spirito Santo ci illumini, ci consoli e ci custodisca”.
Italia e Irlanda paesi cattolici? Quantomeno “illusorio” per il Forum delle Associazioni Familiari. “Come nel resto d’Europa prevale un pensiero dominante che tenta costantemente di ridurre la fede ad esperienza privata, senza legami con i valori sociali”, spiegano dalla compagine di Associazioni cattoliche. Con un richiamo all’unità. “Smettiamola quindi di dividerci in guelfi e ghibellini, non si tratta di difendere o di proporre ‘leggi cattoliche’: si tratta di interrogarsi, piuttosto, sul modello di persona, di società e di libertà oggi prevalenti”.
La cultura dello scarto e il ruolo della cultura cristiana nel riscoprire l’austerità. L’economia informale. La necessità di una ulteriore riflessione sul tipo di crescita che ci si può permettere nel contesto attuale. La necessità di coinvolgere maggiormente l’economia privata nelle opere di solidarietà. Parla di questo e molto altro Domingo Sugranyes Bickel, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, in una intervista al Gruppo ACI nel giorno in cui inizia la Conferenza Internazionale Annuale della Fondazione: dedicata a “Ripensare i temi importanti della vita economica e sociale,” la Conferenza si tiene a Roma, nell’Aula Nuova del Sinodo e nel Palazzo della Cancelleria, dal 25 al 27 maggio, e vede la presenza, tra gli altri, dei Cardinali Parolin (Segretario di Stato), Marx (Coordinatore del Consiglio per l’Economia) e Calcagno (Presidente dell’APSA). Nella giornata di martedì, verrà conferito il Premio Internazionale “Economia e Società” al finanziere francese Pierre de Lauzun.
In occasione della Solennità del Corpus Domini, come da tradizione, il Papa presiederà la Messa sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano. Il rito avrà inizio alle 19 di gioved 4 giugno.
L’utile netto è di 66,9 milioni di euro. Di questi, l’Istituto delle Opere di Religione intende destinarne 55 al bilancio della Santa Sede, e 14,3 alle riserve di utili dell’Istituto. Ma è anche vero che queste cifre saranno destinate dopo “il riscontro della commissione cardinalizia,” spiega il comunicato che accompagna l’annuncio della pubblicazione del terzo rapporto annuale dell’Istituto.
Un nuovo monito contro la corruzione è stato lanciato stamane dal Papa, nel corso dell'omelia pronunciato nella messa quotidiana a Santa Marta.
Non ho mai sognato di essere Papa. Francesco lo ribadisce di nuovo, e stavoltain una intervista a tutto campo a "La Voz del Pueblo", un giornale argentino.
Oltre 400 tra medici e operatori sanitari, fra cui numerosi religiosi, provenienti da tutta Italia e dall’estero hanno preso parte al Convegno internazionale di Pastorale della Salute che si è concluso domenica 24 maggio al Centro Congressi del Santo Volto in occasione dell’Ostensione della Sindone. “L’Amore che salva. Dal Volto del Sofferente ai volti della sofferenza».
Nel giorno della solennità di Pentecoste “vogliamo essere concordi nella preghiera e stretti attorno alla Madre del Signore”. E’ l’invito rivolto ieri dall’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice.