Oggi su ACI Stampa

Tunisi, Nosiglia: "Una nuova strage degli innocenti"

Siamo "di fronte a una follia omicida così brutale, irrazionale e disumana che ci lascia attoniti e sconvolti, per cui non riusciamo e non possiamo comprenderla. Solo la preghiera, il silenzio e l’ascolto della Parola di Dio può infondere speranza e dare forza di cui c'è tanto bisogno in questi momenti".

Cardinale Angelo Bagnasco / CEI

Bagnasco: malaffare offesa per poveri e onesti

C’è una netta “condanna del malcostume e del malaffare che sembrano diventati un “regime” talmente ramificato da essere intoccabile”. Tra gli “esempi”, anche riferiti alla stretta attualità, ci sono “corpi in stato di corruzione”, che “ammorbano l’aria che si respira, avvelenano la speranza e indeboliscono le forze morali”. Il cardinale Angelo Bagnasco apre il Consiglio permanente della Cei con una prolusione di venti minuti, ricca di interrogativi e di questioni da mettere subito nell’agenda del Paese: “Senza dubbi, diciamo che si deve reagire e che è possibile”, perché “ciò è insopportabile” e rappresenta un’“offesa gravissima per i poveri e gli onesti”.

Napoli, 21 marzo - Papa Francesco arriva a Scampia e saluta alcune delle persone che lo attendono  / Daniel Ibañez / ACIStampa

Dopo Francesco, la Chiesa di Napoli in cerca di normalità

Cosa fa la Chiesa di Napoli ora, dopo gli appelli di Papa Francesco, dopo il suo urlo fortissimo che “chi è corrotto non è cristiano?” La risposta di don Tonino Palmese, vicario per la Carità dell’Arcidiocesi di Napoli, è netta: “Il progetto è quello più faticoso che possa esistere, avere una idea di normalità per i nostri territori.”

La messa a Santa Marta / CTV

I tre giudici e le tre donne immagini della Chiesa

Giustizia e misericordia, un binomio inscindibile per Papa Francesco che nel commento alle letture della messa di oggi ha proposto una riflessione tratta dai padri della Chiesa. Nella omelia della messa celebrata nella Cappella dello Spirito Santo a Casa Santa Marta il Papa mette a confronto tre donne e tre giudici: una donna innocente, Susanna, una peccatrice, l’adultera, e una povera vedova bisognosa: “figure allegoriche della Chiesa: la Chiesa Santa, la Chiesa peccatrice e la Chiesa bisognosa”.  

©OSSERVATORE ROMANO/CPP

Francesco e Benedetto: un abbraccio che dura da due anni

Sabato 23 marzo 2013. E' da poco passato mezzogiorno. Un elicottero con a bordo un vescovo di bianco atterra a Castel Gandolfo. Ad attendere il velivolo sulla pista c'è un altro vescovo vestito di bianco. Il Pontefice regnante, Francesco, scende dall'elicottero e si avvia con le braccia aperte verso il suo predecessore Benedetto XVI. E' la prima volta che il nuovo Papa incontra chi lo ha preceduto sulla Cattedra di San Pietro. L'emozione è palpabile, il calore umano è intenso.

La Cappella della Salus Populi Romani nella Basilica di Santa Maria Maggiore / CNA/Bohumil Petrik

Ai piedi della Salus Populi Romani la veglia per la vita

Sotto lo sguardo amorevole della icona della Salus Populi Romani, l’immagine mariana tanto cara a Papa Francesco, si celebra martedì 24 marzo una grande veglia internazionale dedicata alla vita, organizzata per commemorare il ventesimo anniversario dell’enciclica “Evangelium Vitae.

Angelus /

Papa: offrite “Vangelo, crocifisso e testimonianza"

“Il Vangelo; il crocifisso e la testimonianza della nostra fede, povera, ma sincera” sono le “tre cose” da offrire a chi “vuole vedere Gesù”, “a quanti sono alla ricerca del volto di Dio; a chi ha ricevuto una catechesi da piccolo e poi non l’ha più approfondita; a chi ha perso la fede, a tanti che non hanno ancora incontrato Gesù personalmente”.

Un momento dell'incontro del Papa su lungomare Caracciolo a Napoli / CTV

Lungomare Caracciolo: Napoli saluta Francesco

Giovani, ma non solo sul lungomare Caracciolo per Papa Francesco. L’ultimo abbraccio con Napoli si consuma sul mare, con i 100mila che partecipano ad un dialogo semplice e franco. Abbandonato il testo preparato, la richiesta di Francesco è quella di un nuovo patto fra giovani ed anziani. “Ogni primavera si fiorisce un'altra volta”, dice; e consiglia: “Ai giovani, non perdere la speranza; agli anziani portare avanti la saggezza”. Ma, più di tutto, esorta ad andare avanti insieme, perché “un popolo che non cura i giovani e gli anziani non ha futuro”. E la voglia di futuro è la migliore “uscita dalla crisi”.

Napoli, 20 marzo 2015 - giovani nella parrocchia di Nostra Signora del Sacro Cuore al Vomero / Daniel Ibañez

Il Papa sentirà battere il cuore giovane di Napoli

Quali sono i giovani che incontrerà Papa Francesco a Napoli? La risposta si può trovare nella Parrocchia del Sacro Cuore al Vomero, quartiere un tempo “in” di Napoli, che ora è diventato un miscuglio di ceti sociali: dalla medio alta borghesia che ancora popola il quartiere alle “case puntellate,” la zona di case abusive ormai popolatissime da sfollati da zone disagiate della città. È in quella parrocchia che batte il cuore giovane di Napoli. “Noi cerchiamo di fare in modo che la parrocchia sia un luogo di incontro… e prima di tutto di un incontro con Gesù,” racconta ad ACI Stampa il parroco, don Marco Beltratti.

Il Papa tra la folla a Napoli / Daniel Ibáñez/ACISTAMPA

Il Papa ai malati: "Siete la carne viva di Cristo"

La malattia – ha osservato il Pontefice – è mistero. E ci si può accostare ad una malattia “soltanto in spirito di fede”

Marco Mancini - ACI stampa

Il Papa: "Non è il carcere ma il peccato a separarci da Dio"

Vi sono vicino ''portandovi la parola e l’amore di Gesù, che è venuto sulla terra per rendere piena la nostra speranza ed è morto in croce per salvare ciascuno di noi". E' l'incipit del discorso che Papa Francesco ha consegnato ai detenuti di Poggioreale prima di pranzare con loro.

Papa Francesco al Duomo di Napoli / Angela Ambrogetti

Gennaro e Francesco, arriva il miracolo

E San Gennaro fece il miracolo. La visita di Papa Francesco a Napoli rimane nella storia perché per la prima volta nell'era moderna il sangue di San Gennaro si è sciolto per un Papa. Nemmeno per San Giovanni Paolo II avvenne il miracolo che a Napoli segna ancora la vita e i destini della gente. Fedeli e non.  

Napoli, 20 marzo - Manifesto della visita di Papa Francesco a Napoli / Daniel Ibañez / ACI Stampa

Da Pietro a Francesco, la Chiesa di Napoli è viva

Raccontano che fu San Pietro che fondò la Chiesa di Napoli. Proveniva da Antiochia, e si fermò nel territorio di Napoli, dove consacrò il primo vescovo. Da allora, la storia della Chiesa di Napoli ha avuto alti e bassi, momenti di splendore e momenti di decadimento. Non c’è solo la Napoli stereotipata stile Gomorra. C’è anche una Napoli dalla fede cristiana forte, con una fede semplice. E, “anche se qualcuno strumentalizzerà la visita del Papa, la sua presenza e la sua parola faranno comunque bene alla fede dei semplici,” afferma Monsignor Ugo Dovere, storico della Chiesa, insegnante alla Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

Un momento della Santa Messa celebrata da Papa Francesco a Napoli / CTV

Papa Francesco ai napoletani: apritevi alla speranza di Gesù Risorto

Dopo l’abbraccio di Scampia il Papa si fa abbracciare dal cuore di Napoli. La messa la celebra a Piazza del Plebiscito con migliaia di fedeli di tutta la città. E se a Scampia aveva risposto alle domande degli immigrati, dei senza lavoro, di chi vuole il meglio per la città, se a Scampia aveva ancora gridato contro il lavoro nero, la corruzione, lo sfruttamento, se aveva ricordato che tutti siamo migranti sulla terra, nella omelia della messa il tono diventa più intenso, liturgico. Il Papa “sociale” lascia il posto all’appassionato di spiritualità ignaziana. “ Oggi sono venuto a Napoli per proclamare insieme a voi: Gesù è il Signore! Nessuno parla come Lui! Lui solo ha parole di misericordia che possono guarire le ferite del nostro cuore. Lui solo ha parole di vita eterna.”

Scampia, Napoli, 21 marzo 2015 - Papa Francesco è arrivato in piazza San Giovanni Paolo II, e parla contornato dai bambini del quartiere / Daniel Ibañez / ACI Stampa

Il Papa a Scampia: “I corrotti non sono cristiani!”

I corrotti, gli sfruttatori del lavoro altrui “non sono cristiani”. l grido di Papa Francesco a Scampia, in un incontro che conduce in larga parte a braccio. Tre domande, da una immigrata, un lavoratore, e un giudice della Corte Costituzionale. Tre temi: dignità per gli immigrati, dignità per i lavoratori, giustizia. E una risposta del Papa che lega insieme i tre temi, li riconduce tutti al problema della “corruzione.” Una corruzione che “spuzza” (il Papa usa proprio questa espressione, con un piccolo errore) come “un corpo morto che si corrompe.”

Monsignor Vincenzo De Gregorio Abate prelato della Cappella del Tesoro di San Gennaro. Napoli  / CNA/ Daniel Ibañez

Napoli e San Gennaro, amore e fede

Monsignor Vincenzo De Gregorio è un organista, è nato a Capri, ma è incardinato a Napoli. E a Napoli da quindici anni ha un incarico specialissimo: Abate Prelato della Cappella del Tesoro di San Gennaro. E’ lui che custodisce le reliquie del santo più famoso del mondo. E’ lui che nelle feste, insieme al rappresentante della Deputazione del comune di Napoli apre lo sportello a 4 chiavi di argento massiccio che custodisce la cassaforte moderna con le ampolle che contengono il sangue del santo.

Papa Francesco prega a Pompei / CTV

Il Papa prega la Vergine del Rosario di Pompei

Prima di tutto la preghiera. Papa Francesco ha dato inizio alla sua giornata campana che lo condurrà pellegrino a Napoli pregando la Vergine del Rosario di Pompei e ha salutato con un imprevisto “Arrivederci a presto!”.Molto semplice ma anche intenso l’incontro pompeiano.

Il Papa e i detenuti: speranza e misericordia

Andare verso le periferie fisiche ed esistenziali, avvinarsi agli ultimi. Papa Francesco mette in pratica ciò che predica e oggi ne dà dimostrazione, varcando i cancelli del carcere napoletano di Poggioreale per incontrare i detenuti.

Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia / Catholic News Agency

Cantalamessa: il “Filioque” non è insormontabile

La “comune fede dell’oriente e dell’occidente nello Spirito Santo”, è stato il tema portante della terza predica di Quaresima, tenuta oggi nella cappella “Redemptoris Mater” del Palazzo apostolico vaticano. Alla presenza del Papa, Padre Raniero Cantalamessa ha tratteggiato le diverse sfumature che esistono tra il cristianesimo occidentale ed orientale, perché “come sempre il dialogo – ha detto -, quando è fatto davvero “nello Spirito”, non si limita ad appianare le difficoltà del passato, ma apre nuove prospettive”, che poi portino alla vera unità.

Papa Francesco / Catholic News Agency

Papa a vescovi giapponesi: esempio nei "Cristiani nascosti"

“L'attività missionaria” e la “riemersione” dei “cristiani nascosti”:  sono i due pilastri sui quali si fonda la bellezza della comunità ecclesiale  in Giappone , “continuano a sostenere la vita della Chiesa di oggi e offrono una guida per vivere la fede”. Papa Francesco riceve i presuli giapponesi in visita ad limina e consegna a loro un discorso che ha nel suo cuore proprio il tema della sofferenza e del martirio.