Terzo inizio di triduo pasquale in un carcere per Papa Francesco. Questa volta è la cappella del Padre Nostro di Rebibbia ad ospitare la messa “in Coena Domini”, primo atto dei giorni che commemorano la passione in vista della Pasqua. Il Papa ha lavato i piedi a dodici detenuti e detenute dei penitenziari di Roma, ripetendo il gesto compiuto da Gesù agli Apostoli; ma “voi rappresentate loro”, ha detto il Papa indicando gli altri presenti nella cappella.
Sono passati dieci anni e sembra ieri che Giovanni Paolo II ci ha lasciati. Ma in molti cuori il Papa polacco è ancora vivo. Soprattutto per chi ha lavorato e vissuto con lui per creare una Chiesa che sapesse affrontare le sfide del post Concilio. Sono stati anni di grande creatività, di continuo confronto culturale, di cambiamenti epocali e storici in tutto il mondo, di grandi aspirazioni religiose. Per rileggere insieme quelle pagine ho deciso di andare a trovare uno dei “cardinali di Wojtyła” Paul Poupard nel suo appartamento carico di libri e ricordi nel grande complesso di San Calisto a Trastevere. Francese, cresciuto in Curia con Giovanni XXIII e Paolo VI, raffinato uomo di cultura il cardinale è stato uno dei più stretti collaboratori di Giovanni Paolo II e insieme al Papa polacco ha creato il Pontificio Consiglio per la Cultura. Classe 1930, nato in un paesino Bouzillé, nella Francia del Nord ovest, Poupard ha studiato alla Sorbona e lavorato in Segreteria di Stato. Poi inizia il pontificato di Giovanni Paolo II e inizia una grande avventura.
La messa crismale non è parte del Triduo Pasquale, ma in un certo senso ne è la porta. Ogni vescovo riunisce i sacerdoti della sua diocesi e benedice gli olii sacri che nell’anno serviranno per l’amministrazione dei Sacramenti. É come una vigilia, perché l’unico giorno di Pasqua che è il Triduo, inizia alla sera, e allora è bello che i sacerdoti siano con Gesù fin dal mattino, pronti ad accompagnarlo in questo insolito unico giorno. Lo fa anche il Papa, vescovo di Roma. Papa Francesco, come i suoi predecessori, sceglie San Pietro e non la cattedrale di San Giovanni per significare la universalità del papato.
Da dieci anni Giovanni Paolo II è affacciato alla finestra della casa del Padre. E dieci anni dopo Karol Wojtyla è diventato San Giovanni Paolo II.
Cosa resta di San Giovanni Paolo II? “La prospettiva della cultura come una finestra aperta per il futuro della liturgia. Se la liturgia non diventa un elemento della cultura dei vari popoli, rimane superficiale, come un vestito che si mette e si cambia.” Risponde così l’arcivescovo Piero Marini, ora presidente del Pontificio per i Congressi Eucaristici Internazionali, ma per venti anni Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, diciotto dei quali spesi al servizio di San Giovanni Paolo II. Dieci anni dopo la morte del Papa polacco, il ricordo del Papa polacco è ancora vivo in lui.
Boko Haram, il grido della Santa Sede. Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio ONU di Ginevra, si lamenta di fronte al Consiglio ONU per i Diritti Umani che “stiamo assistendo al continuo sviluppo e alla disseminazione di un tipo di estremismo radicale e spietato, ispirato da una ideologia che tenta di giustificare i suoi crimini in nome della religione.” Denuncia il fatto che “questi gruppi estremisti stanno crescendo come un cancro, diffondendosi in altre parti del mondo e persino attraendo militanti stranieri.” E sottolinea che è arrivato il tempo che “la comunità internazionale si adoperi per porre fine alla violenza che ha causato numerose vittime civili.”
Sono 2500 e vengono da 200 università di ogni parte del mondo. Questa mattina erano in udienza da Papa Francesco. Sono i ragazzi di UNIV 2015 Il Papa li ha salutati con le parole di San Josemaria Escrivà invitandoli “a crescere nell’amicizia con il Signore, perché quello che serve non è una vita comoda ma un cuore innamorato”. La delegazione di universitari dell’Univ 2015 ha portato a Papa Francesco un quadro della fuga in Egitto della Sacra Famiglia per mostrare la loro vicinanza ai cristiani perseguitati in varie parti del mondo. Durante il Forum studenti e studentesse hanno fatto una colletta per aiutare i cristiani perseguitati in Medio Oriente che verrà destinata ai rifugiati del Libano subito dopo l’udienza abbiamo incontrato Filippo Longhi portavoce di Univ: "é una storia molto bella di un incontro che si fa ogni anno nella Settimana Santa, l’idea l’ha avuta un santo, Josemaria Escriva, che volle radunare i giovani di tutto il mondo, e infatti arriviamo da 200 università, e Pasqua ci riuniamo come una famiglia intorno al Papa.”
Il Cardinale Zenon Grocholewski, fino a ieri Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, era una sorta di ‘decano’ dei capi dicastero della Curia Romana. Era infatti al vertice del ‘ministero dell’Istruzione vaticana’ fin dall'ormai lontano novembre 1999, nominato da Papa Giovanni Paolo II.
Ci vuole ancora l’ok del Parlamento italiano, ma intanto l’accordo di collaborazione tra Santa Sede e Italia in materia fiscale è stato firmato nella mattinata di mercoledì 1 aprile in Segreteria di Stato vaticana. Un accordo con il quale la cooperazione tra Santa Sede e Italia in tema fiscale è totale. Il testo completo dell’accordo sarà pubblicato sul sito della Segreteria di Stato domani a mezzogiorno, e a quello si deve rinviare per ulteriori dettagli. Per ora, c’è la descrizione dell’accordo fatta dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano,” e il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede.
Il triduo pasquale “centro della fede e della vita della Chiesa” e “occasione per entrare pienamente nel mistero della morte e risurrezione di Gesù”.
Perché istituzioni come la Banca Mondiale o le Nazioni Unite guardano alle religioni per meglio portare avanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile? Se lo chiede l’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York. E risponde: “Oserei supporre che si tratta di un riconoscimento del contributo delle religioni e delle loro organizzazioni alla vita degli individui e della società, in particolare un riconoscimento dell’aiuto che forniscono a quanti tentatno di emanciparsi da varie forme di estrema povertà.”
Sono di Monsignor Renato Corti, Vescovo emerito di Novara, le meditazioni della Via Crucis che Papa Francesco presiederà venerdì sera al Colosseo.
“Dopo il primo annuncio del prossimo Anno Santo straordinario, comunicato da Papa Francesco il 13 marzo scorso, il Santo Padre procederà all’indizione ufficiale del Giubileo della Misericordia con la pubblicazione della Bolla d’Indizione sabato 11 aprile p.v., alle ore 17.30 nella Basilica di San Pietro”. Lo comunica in una nota la Sala Stampa della Santa Sede.
In Iraq a nome del Papa per riaccendere i riflettori sul dramma dei profughi. La missione di Cor Unum che per tre giorni ha portato ad Erbil e Duhok una delegazione vaticana e alcuni giornalisti, con un dono particolare da parte di Papa Francesco che da tempo pensa ad un viaggio nella regione. Una immagine della Madonna che scioglie i nodi, particolarmente venerata da Bergolgio che la conobbe durante la sua permanenza in Germania.
Giornata tranquilla in Vaticano eccetto che per la serie di nomine pubblicate nel bollettino di mezzogiorno. Il primo cambiamento significativo è quello alla guida della Congregazione della Educazione cattolica. Raggiunti i limiti di età il cardinale Zenon Grocholewski, polacco per quattordici anni prefetto, lascia il posto a Giuseppe Versaldi fino ad oggi presidente della Prefettura degli affari economici. Che la Prefettura fosse in smobilitazione era evidente da quando il Papa ha deciso di far nascere la Segreteria per l’ Economia. Alla fine i compiti erano gli stessi e sembrava a molti che Francesco volesse in qualche modo mettere all’angolo la squadra di cardinali legati al’ ex segretario di Stato Tarcisio Bertone.
La Caritas ad Expo2015 per portare il suo messaggio di solidarietà. Se "Nutrire il pianeta, energia per la vita” è il tema di Expo Milano 2015, "Dividere per Moltiplicare" è la risposta di Caritas: “la condivisione delle risorse, saperi e competenze come proposta al problema del cibo e del nutrimento per tutti”, spiegano, perché “in un mondo di 7 miliardi di persone e che produce cibo per 12 miliardi, 800 milioni soffrono la fame” e l’alimento è “nutrimento del corpo ma non solo: attraverso il cibo l'uomo ritrova la sua identità e interiorità, la produzione di cibo lo mette in relazione con gli altri uomini e con la natura”.
Il caso di un calciatore mette in luce le contraddizioni della Chiesa di Germania. Luca Toni, oggi attaccante del Verona, ma per tre anni bomber del Bayern Monaco, è stato portato in tribunale dalla Chiesa di Germania. Il motivo? Perché nei tre anni in cui ha giocato in Germania non ha registrato fiscalmente alcuna confessione religiosa. Un reato in Germania, dove la Kirchensteuer, la tassa della Chiesa, è riscossa dallo Stato. E dove non pagare la tassa equivale a una sorta di dichiarazione di apostasia.
In tutta la Diocesi di Milano i catecumeni che in Duomo e nelle parrocchie ambrosiane riceveranno il battesimo a Pasqua saranno 154. Due minorenni, due over 60. Quasi il 90% ha più di 25 anni. Il 58% sono donne, il 42% uomini. Il 70% sono stranieri.
“L’emigrazione della Calabria. Percorsi migratori, consistenze numeriche ed effetti sociali” è il nuovo volume della Fondazione Migrantes che ripercorre “un secolo di storia dell’esperienza migratoria calabrese”.
“Donatello nascosto”, una grandiosa sinfonia della vita e della fede. Si intitola così l’iniziativa del Messaggero di Sant’Antonio e dalla Basilica del Santo, che in concomitanza con il circuito espositivo “Donatello a Padova”, propongono una serie di visite guidate gratuite nel presbiterio antoniano, solitamente non accessibile ai pellegrini.