Un re boemo, ultimo imperatore del Sacro Romano Impero, un Papa rifugiato ad Avignone, una incoronazione a nome del Papa ma per mano del decano del Collegio Cardinalizio, è il 1355 l’Europa da allora sarà per secoli divisa tra Oriente ed Occidente, e ci vorranno secoli per tornare a quell’ idea di Europa Unita che si spegneva dopo il regno di Carlo IV.
Erano circa mille le persone che hanno partecipato alla veglia di Pasqua ad Erbil, la capitale del Kurdistan iracheno. Quella tenda è stata costruita per loro, e si celebra lì la Messa ogni domenica. Nella notte di Pasqua, c’era il Cardinal Fernando Filoni, che ad agosto era stato in Iraq come inviato speciale del Papa, a celebrare. Poi, nel giorno di Pasqua, Filoni ha celebrato a Sulemainja, doe quasi 400 famiglie cristiane hanno partecipato. La storia di ciascuno di loro non va dimenticata.
Il convegno internazionale dei formatori dei consacrati deve essere vissuto “cercando il volto del Signore crocefisso-risorto nel clima di preghiera comune e dell’esperienza di passione amorevole tra Dio e noi, narrata nel Libro del Cantico dei Cantici”. Così “dalla nostra passione per Dio germoglierà ancora una volta l’amore scambievole tra noi formatori e formatrici in questi giorni, sigillo di quello che continueremo a chiedere Iddio per la nostra vita con quelli e quelle che Dio ci ha affidati”.
Sono in 1200 e provengono da tutto il mondo: nei diversi angoli del pianeta si occupano della formazione dei consacrati. Nell’anno a loro dedicato si sono ritrovati a Roma, da ieri, per un congresso promosso dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di vita apostolica.
E' morto stamane il Cardinale canadese Jean Claude Turcotte, Arcivescovo emerito di Montreal. Aveva 78 anni. Scendono così a 122 i cardinali elettori in un futuro conclave.
"Qualcuno osa dire quasi per giustificarsi che è stato un errore farli venire al mondo, ma questo è vergognoso, non scarichiamo sui bimbi le nostre colpe, per favore, i bambini non sono mai un errore". E' il durissimo monito lanciato stamane da Papa Francesco, nel corso dell'udienza generale dedicata ai bambini.
Dopo il successo internazionale delle passate edizioni, si aprirà anche quest’anno la X edizione del corso ‘Esorcismo e preghiera di liberazione’, un ciclo di incontri che si propone di fornire a sacerdoti e laici, medici, psicologi, insegnanti e operatori pastorali, gli strumenti di formazione su un argomento a volte sottaciuto, quello dell’esorcismo, per imparare a gestire i casi di possessione demoniaca distinguendoli dal disagio di natura psichiatrica.
Santa Maria in Castagnola è un’abbazia cistercense nel cuore della città di Chiaravalle, in provincia di Ancona. È lì dal XII secolo. Anche il suo chiostro. Che però il Comune avrebbe ceduto perché venga smantellato per fare spazio alla strada per un mega centro commerciale da costruire nelle vicinanze. A rivelare l’incredibile storia è Il Resto del Carlino. Incredibile, anche perché c’è un vincolo statale sul chiostro millenario. In sintesi, non si poteva vendere.
Si può ascoltare l’audio delle varie preghiere che scandiscono le “ore” del giorno, o anche leggerle, leggerle, salvarle, mettere dei segnalibri nei posti che ci hanno colpito di più per meditarli più tardi, annotare dei commenti personali. La nuova “App Cei - Liturgia delle Ore” consente di avere i testi della preghiera cristiana sempre a portata di mano; è stata lanciata lo scorso giovedì Santo, giornata sacerdotale, ed è già scaricabile nei vari store per cellulari e tablet.
“Io, come te.” Le parole vengono fuori in dialetto curdo, ma i gesti sono inequivocabili. La bambina di circa 10 anni che risiede con la famiglia in uno dei campi allestiti dalla Caritas nei dintorni di Erbil indica la croce che porto al collo, e mi fa capire che è anche lei è cristiana. Sembra una banalità, ma qui è importante. Perché i cristiani che sono scappati da Mosul e che si sono riversati nel Kurdistan iracheno in cerca di sicurezza non si fidano più di nessuno che non sia cristiano.
Spira il vento del cambio della guardia in tre delle più importanti diocesi italiane. Nei prossimi mesi con molta probabilità gli Arcivescovi di Bologna e Palermo ed il Cardinale Vicario di Roma lasceranno i propri incarichi per raggiunti limiti di età.
Un messaggio congiunto di tutte le Chiese europee per la Giornata Mondiale dei Rom, perché le comunità diventino sempre più aperte nei confronti dei Rom, che sono “spesso esclusi e vivono in povertà ai margini della società.”
Sembra una casa come le altre nella città di Ozar, alla periferia della città irachena di Erbil. Ma in effetti è diversa dalle altre. E' la Clinica Santa Elisabetta guidata dalla dottoressa Zuzana Dudová e dal suo piccolo contingente di volontari cattolici slovacchi che servono i rifugiati cristiani cacciati dallo " Stato Islamico ".
“Cristo è risorto! Ripetiamolo con le parole, ma soprattutto con la testimonianza della nostra vita. La lieta notizia della Risurrezione dovrebbe trasparire sul nostro volto, nei nostri sentimenti e atteggiamenti, nel modo in cui trattiamo gli altri.” Papa Francesco rilancia così l’annuncio della gioia di Pasqua prima della preghiera del Regina Coeli che per il periodo pasquale sostituisce l’ Angelus di mezzogiorno. “La fede nella risurrezione di Gesù, ha detto il Papa, e la speranza che Egli ci ha portato è il dono più bello che il cristiano può e deve offrire ai fratelli.”
E’ stata una Pasqua speciale quella dei cristiani di Erbil. Nonostante la minaccia incombente di una guerra continua fatta di attentati e razzie, nonostante che molti abbiano lasciato la casa e la loro vita quotidiana per poter sopravvivere magari in un campo profughi, la Pasqua è stata una occasione per rendere grazie. La celebrazione della veglia infatti si è conclusa con la distribuzione dei rosari inviati dal Papa e delle colombe che Francesco ha fatto arrivare in Iraq grazie al cardinale Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide. Quella del cardinale è stata la seconda missione in Iraq a nome del Papa, segno di una vicinanza continua. Filoni era arrivato il 30 marzo per trascorrere la Settimana Santa con migliaia di cristiani caldei sfollati per sfuggire alla violenze dell Isis.
Il messaggio pasquale ai popoli e alle nazioni è un'occasione per tutti i Papi per invocare la pace sul mondo. E anche Francesco non ha mancato di farlo dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana.
In questa Notte di veglia è Dio il primo a vegliare. Lo fa salvando il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto, lo fa facendo “passare Gesù attraverso l’abisso della morte e degli inferi”. Con queste parole il Papa ha aperto l’omelia nel corso della Veglia Pasquale in San Pietro.
“In Te vediamo ancora oggi i nostri fratelli perseguitati, decapitati e crocifissi per la loro fede in Te sotto i nostri occhi o spesso con il nostro silenzio complice”. Così Papa Francesco nel breve discorso con cui ha concluso il rito della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo.
L’immagine del Papa prostrato dinanzi alla Croce ha aperto la celebrazione della Passione del Signore nella Basilica di San Pietro. Come ogni Venerdì Santo, al termine della lettura del Passio, l’omelia è stata affidata a Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia.
“Sua Santità condanna questo atto di brutalità insensata e prega per una conversione del cuore tra i suoi autori” ed è “profondamente addolorato per la perdita immensa e tragica di vite umane causata dal recente attacco al Garissa University College”.