“I cristiani iracheni pagano il prezzo di questa guerra settaria fra sunniti e sciiti, ma anche della guerra nel Medio Oriente. L’identità di questa Chiesa è quella di una Chiesa martire”. Lo ha ribadito, intervistato dalla Radio Vaticana, il Patriarca caldeo di Baghdad Louis Raphael I Sako.
“Si tratta di polemiche in larga parte fuor d’opera e che sembrano dimenticare come la questione sia stata oggetto di un’indagine comunitaria per sospetti aiuti di Stato agli enti della Chiesa, che sarebbero potuti derivare da una interpretazione della predetta esenzione non rigorosa e in possibile contraddizione con i principi della concorrenza”. Così in una nota, ieri, la Corte Suprema di Cassazione
Nuovo progetto di Aiuto alla Chiesa che Soffre in Iraq. Alla fine di giugno la fondazione pontificia ha donato pacchi viveri a 13mila famiglie cristiane rifugiate nel Kurdistan iracheno, per un totale di 690mila euro. Dall’inizio dell’avanzata di Isis nel giugno 2014, ACS ha sostenuto la Chiesa irachena con oltre 7milioni e 300mila euro. Nella sola arcidiocesi caldea di Erbil, dove hanno trovato rifugio i cristiani fuggiti da Mosul e dalla Piana di Ninive, la sola fondazione ha contribuito ad oltre il 60% degli aiuti ricevuti a livello internazionale.
Amatissimo arcivescovo di Ravenna, ma anche popolare per una trasmissione tv sui dieci comandamenti con Enzo Biagi, è ancora fresco il ricordo del Cardinal Ersilio Tonini, di cui il 28 luglio ricorrono i due anni dalla scomparsa. E per l’occasione le ACLI hanno deciso di ricordare con una nota colui che “sin dal suo arrivo a Ravenna ha avuto un rapporto di particolare amicizia, di stima per la nostra associazione.”
Una università cattolica ad Erbil. Il progetto c’era da tempo, e aveva coinvolto anche i fondi dell’8 per mille della CEI. Ma ora c’è una accelerazione decisiva, grazie al contributo e al sostegno dell’Università Cattolica australiana. I corsi prenderanno il via il prossimo ottobre, e rappresenteranno il primo baluardo di contrapposizione e presenza della Chiesa cristiana in Iraq all’avanzata dello Stato Islamico.
Prosegue la nostra “inchiesta” sul Giubileo della Misericordia atteso dalle parrocchie romane. Abbiamo contattato Padre Dario Frattini, parroco di San Giulio Papa, in zona Gianicolense.
La povertà delle famiglie è una delle “emergenze più grandi di questo Paese”, anche se a conti fatti è rimasta sostanzialmente “inviariata”. Ma che vuol dire? “Significa che la situazione non è peggiorata, non che è, anche solo di un soffio, migliorata, e questo non autorizza nessuna forma, sia pur velata, di ottimismo - commenta il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari Francesco Belletti -. Tanto più se le famiglie in povertà assoluta rappresentano il 6,3% del totale e la povertà relativa colpisce un altro 10,3% delle famiglie”.
Ce n’erano tanti di caschetti da minatore nell’incontro di Papa Francesco con i movimenti popolari in Bolivia. A Santa Cruz, durante uno degli eventi più attesi del viaggio apostolico in America Latina, tanti rappresentanti dei minatori chiesero che fossero rispettati i loro diritti. E si rivolsero anche al presidente Evo Morales, presente all’incontro. Richieste che probabilmente sono rimaste inascoltate, visto che ancora oggi, nel Paese visitato poche settimane fa da Bergoglio, continua la protesta dei lavoratori delle miniere, una tra le categorie sociali più povere.
Di oggi l’“accorato e pressante appello per la liberazione di questo stimato religioso”, padre Paolo Dall’Oglio, a due anni dal suo rapimento in Siria da parte di Papa Francesco. Di questa mattina, invece, quasi a precedere le parole del Papa all’Angelus, l’intervento del Nunzio Apostolico a Damasco, mons. Mario Zenari. Che parla della “vicinanza” di Francesco per il Paese martoriato. “Il Papa ha un cuore per queste sofferenze, è vicino a queste persone che soffrono e questo l’ho toccato con mano, l’ho sentito”.
Rileggendo il Vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, si scopre che “i discepoli ragionano in termini di “mercato”, ma Gesù alla logica del comprare sostituisce quella del dare”. Una logica tutta umana, quella dei discepoli, che vista la moltitudine provano a capire come fare una colletta per poter sfamare le persone. “A questo punto Gesù, che sa bene quello che sta per fare, mette alla prova i suoi discepoli”, spiega il Papa. “Che fare per sfamare tutta quella gente? Filippo, uno dei Dodici, fa un rapido calcolo: organizzando una colletta, si potranno raccogliere al massimo duecento denari per comperare del pane, che tuttavia non basterebbe per sfamare cinquemila persone”. Per Papa Francesco Gesù lascia le logiche umane, accoglie quello che c’è, “cinque pani e due pesci”, e attraverso il suo fare anticipa l’Ultima cena. Sono gesti “che danno al pane di Gesù il suo significato più profondo e più vero. Il pane di Dio è Gesù stesso”.
“La pace è sempre possibile” è il tema del ventottesimo Incontro Internazionale per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che si svolgerà a Tirana dal 6 all’8 settembre prossimi, a 20 anni dalla fine della guerra nei Balcani. “Oltre 400 leader religiosi da 60 paesi si ritroveranno nella capitale albanese per vivere lo Spirito di Assisi in un Paese che, come ricordato da Papa Francesco nella visita di settembre, è un “modello” di convivenza e fratellanza tra le religioni”, spiegano da Sant’Egidio.
Al meeting dei Sindaci, riuniti nei giorni scorsi in Vaticano, per parlare della lotta alle nuove forme di schiavitù ha partecipato anche Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa. L’Isola del Mediterraneo in prima linea sul fronte dell’accoglienza ai migranti. Il suo racconto in questa intervista rilasciata ad Aci Stampa.
"Possiamo dire - scrivono i promotori dell‘associazione - che chi ha sequestrato padre Paolo non ha sequestrato anche la sua testimonianza di fede e il suo pensiero, il suo impegno, il suo servizio. Non ne faremo un totem, ma un argomento di riflessione e di comprensione di una realtà agghiacciante, di un martirio che va avanti addirittura da quattro anni: il martirio del popolo siriano, tra tirannidi e totalitarismi terrificanti".
Lo scorso anno, la fine del Sinodo coincise con la Beatificazione di Papa Paolo VI, colui che aveva pensato al Sinodo dei vescovi. Ma soprattutto colui che aveva promulgato l’enciclica ‘Humanae Vitae’ sul controllo delle nascite. Fu l’ultima enciclica di Paolo VI, la prima ad essere così ampiamente discussa. I suoi temi sono al centro delle discussioni intorno al sinodo della famiglia.
Un telegramma per la morte del Cardinal Baum e l’ecclesiastica communio concessa al successore di Nerses Bedros XIX che si è spento lo scorso 25 giugno per un arresto cardiaco. Nel primo caso, Papa Francesco tributa un omaggio a un cardinale che ha prestato anche il suo servizio nella Santa Sede. Nel secondo, garantisce la successione alla guida della Chiesa armena di Cilicia, a lui molto cara: l’ultimo atto pubblico di Nerses Bedros era stata appunto la Messa per gli armeni che si era tenuta lo scorso 12 aprile in Vaticano.
E’ una sentenza pericolosa che mina la garanzia di libertà sull'educazione che tanto richiede anche l'Europa. Così il Segretario Generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino, all’indomani della decisione della Corte di Cassazione che ha disposto che le scuole religiose paritarie di Livorno dovranno pagare la tassa sugli immobili.
Tre cardinali per tre celebrazioni, che rappresentano anche tre temi chiave del Pontificato di Papa Francesco. Oggi, sono stati resi noti i cardinali che rappresenteranno il Papa alle celebrazioni per il V centenario dell’evangelizzazione della Repubblica Democratica del Timor Orientale; per la celebrazione eucaristica al Meeting delle Comunità Colomboniane in occasione del 1400esimo anniversario della morte di San Colombano; e l’inviato speciale alle celebrazioni per il 1500esimo anniversario della fondazione dell’abbazia svizzera di Saint Maurice. I tre cardinali scelti sono rispettivamente il Segretario di Stato Pietro Parolin; l’arcivescovo di Milano Angelo Scola; e il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani Kurt Koch.
Medio Oriente, l’impegno della Santa Sede. L’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, ha espresso le posizioni della Santa Sede sul Medio Oriente in un dibattito aperto al Consiglio di Sicurezza il 23 luglio. Nel suo discorso, l’arcivescovo ha chiesto un impegno internazionale che risolva i conflitti.
Contro l’Aids si stanno perseguendo tanti sforzi che “sono una testimonianza della possibilità di un risultato positivo quando tutti i settori della società si uniscono per uno scopo comune". E’ quanto scrive il Segretario di Stato Pietro Parolin in un messaggio a nome di Papa Francesco indirizzato ai partecipanti all’ottava Conferenza sull’Aids.
Sarà lanciato il 26 luglio prossimo il nuovo sito italiano della GMG di Cracovia. Esattamente un anno prima dell’evento. Con l’occasione partirà anche la procedura di iscrizione per la Giornata Mondiale della Gioventù in terra polacca, in programma dal 26 al 31 luglio 2016.