“La grande accoglienza riservata ai rifugiati siriani in Europa spinge in molti, soprattutto tra i cristiani, ad abbandonare la Siria. Ma il nostro compito è quello di aiutare le comunità cristiane a rimanere”. Così afferma padre Andrzej Halemba, responsabile internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre per il Medio Oriente.
“Della persona e dell’opera del Cardinale Agostino Casaroli, a cento anni dalla nascita e a circa venti dalla morte, la Chiesa conserva grata memoria”. Lo scrive il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin nella prefazione alla biografia del suo predecessore edita dalla Libreria Editrice Vaticana
Era stato tra i primi Paesi firmatari della Convenzione, e non sorprende che alla Prima Conferenza di Revisione della convenzione sulle munizioni a grappolo la Santa Sede non solo difenda il trattato, ma mette in luce la questione “non secondaria” del finanziamento, che gli Stati dovrebbero mettere a disposizione in “maniera perenne,” perché “ne va della effettiva messa in pratica” della convenzione stessa.
Papa Francesco ha ricevuto stamane lo Sceicco Jaber Mubarak Al-Hamad Al-Sabah, Primo Ministro dello Stato del Kuwait.
"Siete Vescovi della Chiesa, recentemente chiamati e consacrati. Siete venuti da un irripetibile incontro con il Risorto. Attraversando i muri della vostra impotenza, Egli vi ha raggiunto con la sua presenza. Benché conoscesse i vostri rinnegamenti e abbandoni, le fughe e i tradimenti. Ciononostante, Egli è arrivato nel Sacramento della Chiesa e ha soffiato su di voi. È un alito da custodire, un soffio che sconvolge la vita che non sarà mai più come prima, anche se rasserena e consola come brezza leggera, di cui non ci si può impossessare. Vi prego di non addomesticare tale potenza, ma di lasciarla continuamente sconvolgere la vostra vita". Sono le parole con cui Papa Francesco stamane ha salutato i Vescovi nominati nel corso dell’ultimo anno.
Papa Francesco si recherà in Africa dal 25 al 30 novembre prossimi. Lo ha confermato questa mattina Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana.
Oggi "sui telegiornali, sui giornali vediamo che ci sono le guerre, le distruzioni, l’odio, l’inimicizia. Anche ci sono uomini e donne che lavorano tanto per fabbricare armi per uccidere, armi che alla fine divengono bagnate nel sangue di tanti innocenti, di tanta gente. Ci sono le guerre! Ci sono le guerre e c’è quella cattiveria di preparare la guerra, di fare le armi contro l’altro, per uccidere! La pace salva, la pace ti fa vivere, ti fa crescere; la guerra ti annienta, ti porta giù". Lo ha detto il Papa, nel corso dell'omelia pronunciata stamane nella Messa quotidiana a Santa Marta.
“Le coppie e le famiglie cristiane sono spesso nelle condizioni migliori per annunciare Gesù Cristo alle altre famiglie, per sostenerle, fortificarle e incoraggiarle. Quello che voi vivete nella coppia e nella famiglia, questa gioia profonda e insostituibile che il Signore vi fa sperimentare nell’intimità domestica tra le gioie e i dolori, nella felicità della presenza del vostro coniuge, nella crescita dei vostri bambini, nella fecondità umana e spirituale che Egli vi concede, tutto ciò va testimoniato, annunciato, comunicato al di fuori perché altri si mettano, a loro volta, su questa strada”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza nella Sala Clemenetina i partecipanti all'incontro promosso dalle Equipes Notre-Dame alle quali ha chiesto di pregare per il Sinodo sulla famiglia al via il prossimo mese di ottobre.
"Con gioia e riconoscenza accogliamo l’invito del Santo Padre all’accoglienza di famiglie di profughi nelle nostre comunità ecclesiali!". E' la risposta del Vescovo di Frosinone, Mons. Ambrogio Sprefico, all'appello di Papa Francesco lanciato domenica scorsa nel corso dell'Angelus.
La Chiesa risponde in maniera “sinfonica” ai problemi dei migranti, secondo una attenzione che si è sviluppata da diversi anni e che trova nuova forza nei continui appelli di Papa Francesco in favore dei migranti.La Chiesa risponde in maniera “sinfonica” ai problemi dei migranti, secondo una attenzione che si è sviluppata da diversi anni e che trova nuova forza nei continui appelli di Papa Francesco in favore dei migranti.
Obiettivi per lo sviluppo ONU, l’alt della Santa Sede. Al momento dell’adozione degli obiettivi per lo sviluppo, l’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha messo in chiaro che la Santa Sede non ha cambiato di una virgola il suo giudizio sui cosiddetti diritti sessuali e riproduttivi, così come sul gender e la sessualità. Mettendo in luce che il testo viene giudicato positivo, almeno per quanto riguarda gli obiettivi di sviluppo. Ma con molte riserve.
L'appello del Papa in favore dell'accoglienza per migranti, profughi e rifugiati, dopo quella italiana viene accolto anche dalle altre Chiese d'Europa. "Le nostre parrocchie siano pronte ad offrire accoglienza e sostegno", ha detto ieri l’Arcivescovo Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e Primate d'Irlanda.
Nuovi servizi a sostegno della maternità, con attenzioni all’alimentazione e alle vaccinazioni. E poi il “core business” più antico: l’accoglienza ai piccoli, oltre 500, senza distinzione di razza o religione. Riapre oggi in Vaticano il Dispensario pediatrico Santa Marta, la struttura nata per volontà di Pio XI.
Anche oggi il Papa ha dedicato alla famiglia la sua catechesi nel corso dell'Udienza Generale del mercoledì in Piazza San Pietro. "Il legame tra la famiglia e la comunità cristiana - ha spiegato Francesco ai fedeli radunatisi in piazza - è un legame naturale, perché la Chiesa è una famiglia spirituale e la famiglia è una piccola Chiesa. La comunità cristiana è la casa di coloro che credono in Gesù come la fonte della fraternità tra tutti gli uomini. La Chiesa cammina in mezzo ai popoli, nella storia degli uomini e delle donne, dei padri e delle madri, dei figli e delle figlie: questa è la storia che conta per il Signore".
La Proclamazione, la consegna e la firma dell’Appello di Pace 2015 ha concluso ieri sera il meeting internazionale della Comunità di Sant’Egidio che si è svolto a Tirana. Coinvolta tutta l’Albania in questo annuale appuntamento per la pace, insieme a tanti giovani provenienti da vari luoghi del mondo.
Roma sarà “capitale” del dibattito sui cambiamenti climatici per due giorni. Il 10 e l’11 settembre nell’Istituto Patristico Augustinianum si svolge il meetinginternazionale “Giustizia ambientale e cambiamenti climatici – Verso Parigi 2015”, promosso dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pacee del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, e in collaborazione con Poste Italiane. I lavori si concluderanno l’11 settembre con l’Udienza di Papa Francesco dedicata al tema della crisi climatica, che potrà essere seguita sul sito www.versoparigi2015.it.
Da oggi il cardinale Fernando Filoni sarà in Bangladesh, in India e in Nepal. Il Prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli torna in Asia, per una visita pastorale di dieci giorni. Nel primo Paese il “Papa rosso” presiederà le celebrazioni per il giubileo della diocesi di Rajshashi, visiterà alcuni centri per malati e disabili gestiti dalla Chiesa, incontrerà i vescovi e i rappresentanti del clero, dei religiosi e dei laici, oltre ai seminaristi.
Occorre “la consapevolezza della comunità internazionale per affrontare l’emergenza umanitaria e garantire condizioni minime di sicurezza per le minoranze e comunità cristiane; garantire il diritto dei rifugiati di tornare in patria e vivere in dignità e sicurezza; affrontare il fenomeno del terrorismo e promuovere il dialogo interreligioso”. Perché fondamentali sono “il valore della vita, la dignità umana, la libertà religiosa, la pace e l‘armonia tra le persone e i popoli”; anzi, sono “la posta in gioco” davanti al “perpetuarsi di violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale da parte dello Stato Islamico presunto e da altre parti coinvolte”, soprattutto in Medio Oriente.
Il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha presieduto stamane nella Cattedrale di Prato il pontificale in occasione della Natività della Vergine Maria.
E’ tutto nella mani del vescovo. La riforma del processo canonico matrimoniale che da anni si attendeva è arrivata con due Lettere Apostoliche Motu proprio di Papa Francesco che ha lavorato sulla relazione della commissione creata lo scorso ottobre. “Mitis iudex Dominus Iesus” il documento per le Chiese latine e “Mitis et misericors Iesus” per le Chiese che seguono il codice dei canoni delle Chiese orientali.