Con la veglia di ieri sera in piazza San Pietro ha preso il via l’incontro mondiale dei religiosi in Vaticano. Una serata di preghiera soprattutto, per circa 5mila consacrati, che da oggi affolleranno l’aula Paolo VI ogni mattina fino a sabato prossimo; nel pomeriggio invece animeranno laboratori e veglie in varie parrocchie di Roma. Per domani alle 12, inoltre, sempre in Sala Nervi, è previsto l’incontro con Papa Francesco, che saluterà i consacrati prima del suo viaggio a Cuba, Stati Uniti e Onu.
“Un mondo senza armi nucleari non è soltanto un ideale morale ma deve essere perseguito attraverso concrete iniziative politiche, soprattutto da parte delle potenze nucleari”. Perché “mentre è impossibile immaginare un mondo in cui le armi nucleari siano a disposizione di tutti, è ragionevole immaginare un mondo in cui nessuno le abbia e lavorare insieme per tale obiettivo”.
Ci sono alcune sorprese, molte conferme, e la sicurezza che il dibattito al prossimo Sinodo dei vescovi sarà perlomeno vivo. Scorrendo la lista dei membri del prossimo Sinodo dei vescovi (qui), si nota che Papa Francesco ha nelle sue scelte privilegiato la continuità con il precedente sinodo, ma ha anche voluto fare qualche scelta controcorrente. Così, tra i membri di nomina pontificia spuntano due parroci italiani. Mentre si nota, nella lista dei capi dicastero, l’assenza di Cor Unum, che attualmente è retta dal segretario, mons. Dal Toso. Ma anche l’assenza della neonata Segreteria della Comunicazione, che non è nemmeno nominata nella Comissione per l’informazione del Sinodo.
Il prossimo 18 dicembre Papa Francesco visiterà l’ostello della Caritas della Diocesi di Roma in Via Marsala. Lo ha annunciato in una nota il Cardinale Vicario, Agostino Vallini.
Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. E’ il titolo del messaggio per la prossima Giornata Mondiale del Malato, l’11 febbraio 2016, scelto da Papa Francesco che quest’anno sarà celebrata solennemente in Terra Santa.
E’ il decimo viaggio apostolico internazionale quello che Papa Francesco si appresta a compiere a Cuba, negli Stati Uniti e alle Nazioni Unite, dal 19 al 28 settembre prossimi. Lo ha ricordato Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, nel briefing di stamane con i giornalisti.
“Accogliere” e “accompagnare”. Il Cardinale vicario di Roma Agostino Vallini detta la sua agenda per la diocesi, in particolare per rilanciare una pastorale missionaria a favore delle famiglie, genitori ed adulti. Ieri mattina il vicario del Papa ne ha parlato ai sacerdoti, ieri sera ai catechisti, riuntiti al Laterano, cui ha conferito un “mandato”.
Nel mondo oggi c’è un grande senso di orfanità. Lo ha detto il Papa stamane celebrando la Messa quotidiana a Santa Marta insieme ai cardinali che stanno lavorando alla riforma della Curia Romana.
Secondo quanto ha riferito la Radio Vaticana la visita in Nepal del Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, è stata annullata per motivi di sicurezza e rinviata a data da destinarsi.
Sono 47, servono 33 mila studenti e sono tra le migliori del Paese. Eppure, il taglio di fondi del governo israeliano ne sta mettendo seriamente a rischio l’esistenza. Da tempo, le scuole cristiane in Israele portano avanti una difficile trattativa per ottenere quello che spetta loro per legge: ovvero i fondi governativi per le scuole cosiddette “speciali,” che permetterebbero alle famiglie di pagare una retta sostenibile. Ma lo Stato israeliano, dal 2009, ha progressivamente diminuito la torta per le scuole cristiane, mentre non ha fatto lo stesso per le scuole di altre confessioni religiose. “Non vogliamo aiuti di Stato, vogliamo eguaglianza,” è lo slogan della manifestazione.
“Era uno spazio aperto ove gli sguardi di persone molto diverse tra loro – sia pure a distanza – s’incrociavano, qualche frase veniva reciprocamente scambiata, i volti rivelavano che alla fine tutti erano simili tra loro. Era questo il significato del cosiddetto “Cortile dei Gentili” collocato nell’area dell’antico tempio di Gerusalemme”. Così il cardinale Gianfranco Ravasi, che questa mattina ha presentato la nuova edizione del “Cortile” che si svolgerà nei luoghi del “Poverello”.
Prosegue ininterrottamente il dialogo tra Comune di Roma e Vaticano per l’organizzazione del Giubileo, la cui apertura è stata fissata il prossimo 8 dicembre.
Il Pontificio Consiglio Cor Unum ha convocato per giovedì 17 settembre un vertice sulla crisi umanitaria in Sira ed Iraq. Invitati gli organismi di carità cattolici che operano nell’area del Medio Oriente, e i vescovi della regione. Finora una trentina di associazioni hanno aderito all’invito.
Papa Francesco ha nominato questa mattina Monsignor Angelo De Donatis, Parroco di San Marco Evangelista in Campidoglio, Vescovo ausiliare di Roma per la cura dei sacerdoti, assegnandogli la sede titolare di Mottola.
L’immigrazione? Una sfida di accoglienza per l’ Europa, ma anche un pericolo di infiltrazioni terroristiche. A pensarlo è Papa Francesco che lo dice in una lunga intervista radiofonica trasmessa da Rádio Renascença, una delle più antiche emittenti europee la cui proprietà è in parte del Patriarcato di Lisbona.
Il demonio “promette tante cose ma all’ora di pagare paga male, è un cattivo pagatore. Ma ha questa capacità di sedurre, di incantare”. Lo ha ricordato il Papa stamane, celebrando la Messa quotidiana a Santa Marta nella memoria liturgica della Esaltazione della Croce. Al rito hanno partecipato anche i cardinali che da oggi riprenderanno i lavori del C9.
“Una volta, ero in quarta elementare e avevo detto una brutta parola alla maestra. Lei, una donna buona, chiamò mia madre per l’indomani, hanno parlato tra loro e poi sono stato chiamato. Mia madre mi ha detto davanti alla maestra che quanto avevo fatto non era bello e quindi mi ha chiesto di chiedere scusa alla maestra. Lo ha fatto con dolcezza e sono rimasto contento. Ma poi a casa c’è stato il secondo capitolo... Oggi se capitasse una cosa del genere il genitore andrebbe a rimproverare la maestra...”.Scherzava ma non troppo Papa Francesco quando parlava, mesi fa, del ruolo dell’insegnante e delle tante difficoltà che ogni giorno incontra sul suo cammino educativo.
Mil’iya significa “il punto più alto delle montagne.” È un piccolo villaggio a circa un’ora di viaggio dalla Domus Galileae, tra strade in salita e rocce e deserto. È qui che i vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee vengono a chiudere la giornata di domenica. Perché qui c’è una comunità greco melkita, solidissima da oltre 600 anni, isolata sulle montagne. Sono comunità antiche, di arabi israeliani, fieri della loro autonomia che ha permesso loro fin d’ora di non svolgere nemmeno il servizio militare. Festeggiano l’esaltazione della Croce. Ed è una festa cui partecipano oltre 5 mila persone.
Una cinquantina di detenuti della sezione penale della Casa di Reclusione di Rebibbia, accompagnati dal Direttore, Stefano Ricca, hanno visitato questa mattina i Giardini Vaticani, la Basilica di San Pietro e alle 12.00 si sono ritrovati nella Cappella Sistina per ascoltare l’Angelus di Papa Francesco.
Sapeva che il suo invito non sarebbe caduto nel vuoto, il Cardinal Petr Erdo, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, quando ha chiesto alle famiglie di Nazareth di andare almeno una volta al giorno a pregare per il Sinodo della famiglia, nel mese di ottobre. Perché lì, nella Basilica dell’Annunciazione, ogni sabato sera c’è una veglia di preghiera, un rosario meditato che si snoda in processione fino all’interno della Basilica.