Dopo la giornata a L’ Avana il Papa questa mattina (a Roma saranno circa le due del pomeriggio) s trasferisce a Holguín. Anche qui la messa si celebra in Plaza de la Revolución. La messa è quella di San Matteo apostolo ed evangelista, San Matteo è una figura importante nella storia personale del Papa, nella storia della sua “conversione” a un maggiore impegno cristiano.
Libri di CD. I regali di Papa Francesco a Fidel Castro tutti da capire. I libri di don Alessandro Pronzato, i suoi due documenti e le omelia Padre Armando Llorente, il gesuita spagnolo che è stato maestro di scuola di Fidel Castro, e che poi ha dovuto lasciare Cuba per le persecuzioni alla Chiesa cattolica. Ma Llorente non ha mai smesso di sperare nella conversione del leader cubano che aveva conosciuto quando aveva 16 anni. Padre Armando è morto a 91 anni, nel 2010 a Miami dove era rimasto dal 1961 con gli altri esuli cubani.
Sogno, speranza, incontro. Sono le tre parole chiave del discorso che Papa Francesco ha rivolto ai giovani che lo hanno incontrato presso il Centro Felix Varela di L’Avana, a Cuba.
Piccola sosta del Papa alla Chiesa dei Gesuiti con bambini che lo salutano insieme ai confratelli del Papa. I Gesuiti hanno una tipografia nella comunità che produce testi religiosi e liturgici. Un piccolo fuori programma sulla via per la cattedrale dove il Papa ha incontrato il clero di Cuba. Fedeltà e misericordia le due parole centrali della riflessione del Papa durante la liturgia dei vespri. Una testimonianza di una giovane suora che lavora in un istituto per disabili mentali, le parole del cardinale Ortega Y Alamino che ricorda che il clero di Cuba non può che essere povero e fare della povertà un mezzo pastorale, poi la liturgia. Nella cattedrale di San Cristoforo fa molto caldo, ma si cantano i salmi con entusiasmo per la presenza di Pietro. Il Papa immerso nell’ascolto e nella preghiera.
Un dono che ricorda la storia di Cuba, la immagine della Madonna del Cobre. Papa Francesco lo ha fatto a Raul Castro nella visita ufficiale al Palazzo della Rivoluzione. Dopo l’incontro privato con Fidel, lo scambio di libri e opinioni sui problemi ambietali, poi ecco l’incontro ufficiale.
Quando Benedetto XVI andò nel 2012, Fidel Castro volle andare personalmente a trovarlo. Era curioso di parlare con il Papa, voleva da lui discutere di Dio, e gli chiese persino dei libri da leggere. Il Papa ci pensò un po’, e poi una robusta cassa di libri fu inviata alla volta di Cuba, dopo il ritorno. Non si sa se Fidel li abbia letti, né quali libri siano. Ma questa volta, lo scambio con Papa Francesco è stato diverso. E ha riguardato una delle questioni che più di tutte hanno tormentato Fidel negli ultimi anni: la questione ambientale.
Papa Francesco ha incontrato a L'Avana l'ex presidente cubano Fidel Castro. La notizia è stata ufficializzata dal Direttore della Sala Stampa Vaticana, Padre Federico Lombardi.
“Chi non vive per servire, non serve per vivere”. É il senso della omelia che il Papa fa sotto la immagine del suo connazionale Che Guevara in Piazza della Rivoluzione a L’Avana. Una mattina nuvolosa, una messa con circa 200 mila fedeli, cardinali statunitensi e clero cubano uniti nei canti accompagnati da una orchestra e un coro grandiosi.
Qualche parola nel lungo volo tra Roma e L’ Avana il Papa l’ha detta. Ha parlato di pace, perché la gente è assetata di Pace. Dieci minuti prima delle 16.00 a Cuba, in Italia sono quasi le 22, l’ aereo Alitalia atterra e Francesco ha dato una prima indicazione: porta con se il dolore dei rifugiati che percorrono l’ Europa. Parla dei rifugiati incontrati prima di partire “ Si poteva vedere il dolore sui loro volti. Questa parola, pace. Vi ringrazio per il vostro lavoro di ponti, piccoli ponti di pace . Perchè un piccolo ponte dopo l’altro si costruisce un grande ponte di pace.”
A Cuba il ricordo di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI è vivo e palpitante. Ma c’è un altro Papa che ha voluto “parlare” ai cubani anche se a distanza, e la sua voce è risuonata nella Piazza della Rivoluzione a L’ Avana. Papa Giovanni XXIII, cinquantasei anni fa. Poco dopo il trionfo della Rivoluzione e dell'ingresso alla capitale di Fidel Castro e fu celebrata una Eucaristia proprio nella piazza. Nel corso della Celebrazione, attraverso le onde della Radio Vaticana, migliaia di fedeli presenti ascoltarono un Radiomessaggio di Giovanni XXIII. Un fatto che risulta anche dagli archivi di stato di Cuba.
Questa sera alle ore 19.00, a poche ore dall’inizio del viaggio apostolico del Santo Padre a Cuba e negli Stati Uniti, i consacrati e le consacrate si ritrovano nel cuore di Roma per fare memoria dei Santi e dei Martiri che hanno “reso testimonianza a Cristo Signore con il dono della propria vita” (VC 86). La celebrazione - presieduta dal Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica S.Em. il Card. João Braz de Aviz -, si comporrà di tre Stationes. Partirà dal cuore della città di Roma, Piazza Venezia, all’inizio di via dei Fori Imperiali per arrivare al Colosseo.
"Proprio in questo giorno di festa in cui tutti, e non solo a Napoli, testimoniamo la nostra profonda devozione al Martire Gennaro, vogliamo gridare con forza: basta sangue per le nostre strade e in tante case, basta violenza, basta dolore, lutto, basta morti innocenti, basta naufraghi e cadaveri di quanti cercano, coraggiosamente ma troppo spesso tragicamente, libertà, pane e futuro". E' il vero e proprio grido di denuncia lanciato oggi dal Cardinale Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, in occasione della liquefazione del sangue del Santo Patrono della Città.
A St. Patrick, i lavori proseguono senza sosta. La cattedrale di New York, posta sulla Quinta Strada, praticamente di fronte al Rockfeller Center, è stata risistemata negli ultimi anni. Ma non del tutto. Non ci sono più le impalcature sulla facciata centrale, ma ci sono ancora su una delle facciate laterali. E poi ce ne sono molte, dentro la chiesa. Tutti si sbrigano: per l’arrivo di Papa Francesco, tutto deve essere pronto.
Papa Francesco è in volo alla volta di Cuba. L’aereo papale atterrerà sull’isola caraibica intorno alle 22 ora italiana.
Dal 1959 non si costruivano più chiese a Cuba, ma lo scorso febbraio a Sandino sono ripresi i lavori di un edificio interrotti proprio nel 1959, allo scoppio della rivoluzione castrista. Il vescovo di Pinar del Rìo, Monsignore Jorge Serpa ha spiegato che con il contributo donato dai fedeli della Chiesa St. Lowrence di Tampa (Florida) sarà possibile riprendere i lavori interrotti. Padre Cirilo Castro parroco di Sandino ha commentato: “Finalmente avremo la nostra Chiesa dopo tanti anni!”.
Papa Francesco arriva a Cuba 17 anni dopo Giovanni Paolo II e 3 dopo Benedetto XVI. Quella di Jorge Mario Bergoglio è infatti la terza visita di un Pontefice nell’isola caraibica. Le attese sono tante, soprattutto per la comunità cattolica che proprio grazie ai viaggi apostolici di Karol Wojtyla prima e di Joseph Ratzinger poi ha visto migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita.
Ancora una volta un collegamento video del Papa con le “Scholas occurrentes” – la rete mondiale di istituti educativiin cui Francesco ha risposto alle domande di due gruppi di studenti provenienti da Stati Uniti e Cuba, proprio alla vigilia del suo viaggio in questi due Paesi.
Da oggi pomeriggio a domani l’Assemblea Ecclesiale della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino si riunirà presso il Palazzetto dello Sport Comunale. Ai lavori parteciperà anche mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Ne dà notizia un comunicato della Diocesi.
“Vi penso vicini alle ansie e alle attese della gente”. É questo il saluto e l’incoraggiamento che Papa Francesco ha inviato con un videomessaggio all’Incontro dei Consacrati ungheresi nell’Anno della Vita Consacrata.
A Roma l’Incontro mondiale dei giovani consacrati si avvia alla conclusione con un evento in Piazza San Pietro alle 20.30 di oggi.