“Negli USA è fallita la catechesi.” Thomas Farr, direttore del Religious Freedom Project alla Georgetown University di Washington, non usa mezzi termini nel definire il problema dei cattolici negli Stati Uniti. Un problema che parte da lontano, perché è vero che “alcuni vescovi non hanno paura di parlare,” ma è anche vero che “ce ne sono molti che hanno paura dell’opinione del mondo della cultura,” e dunque fanno un passo indietro. “Ma, indovina un po’? Hanno comunque perso la battaglia.”
Papa Francesco ha concluso la sua giornata a New York celebrando la Messa nel Madison Square Garden
Centinaia di mani che cercano quelle del Papa, foto, selfie e una festa che diventa incontro tra i bimbi più piccoli e Francesco.
La Chiesa, quella sul lato posteriore, è chiusa ormai dal 2007. E sulle porte, serrate, c’è un appello: “Papa Francesco, aiutaci a far riaprire la nostra chiesa.” Sul lato, il portone del convento delle Francescane del Rinnovamento. Sono tre, non vogliono parlare, fanno assistenza ai poveri, danno un pranzo gratis ogni sabato, e quando serve. E sul lato, una immagine della Madonna di Guadalupe, veneratissima da tutti i sudamericani, e anche da Papa Francesco. Che però tutta questa scena forse non la vedrà. Arriverà dall’altro lato della strada, a visitare la scuola di Our Lady Queen of Angels.
Una preghiera interreligiosa, uno spazio di meditazione sul dolore nella più grande ferita del mondo. Papa Francesco riunisce intorno a se i rappresentanti di tante religioni per dire: mai più. A Ground Zero, luogo di dolore e di speranza ora c’è un parco, un memorial e un museo, un centro culturale.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha tributato una vera ovazione a Papa Francesco che ha rivolto oggi al Palazzo di Vetro di New York un lungo e intenso discorso. Bergoglio è il quarto Papa a parlare all'ONU dopo Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Popolazioni costrette a migrazioni forze causate dalle guerre, ma non solo. C’è chi scappa dal proprio Paese e cerca rifugio nelle “terre d’altri” anche a causa dei disastri ambientali. Se ne è parlato oggi al Conference Centre di Expo dal titolo “Le migrazioni forzate nel Mediterraneo e nel resto del mondo: la terra, fattore di espulsione”.
“Oltre la paura – cultura del dialogo, cittadinanza attiva, economia civile” è il titolo dell’edizione 2015 promossa da Gruppo Editoriale Città Nuova, Istituto Universitario Sophia, Polo Lionello Bonfanti/Economia di Comunione e Centro internazionale di Loppiano. Il “ Loppiano lab” del 2015 fa i conti con i grandi flussi di profughi che vogliono non solo fuggire la guerra, ma raggiungere certi stati dell’ EU e un supposto “sogno europeo”.
Arriva in Vaticano direttamente dalla Calabria l'iniziativa "...chi banda non sbanda" definito da Riccardo Muti "un vero e proprio miracolo calabrese" grazie al quale ragazzi appartenenti a famiglie nemiche, in lotta da una vita, si sono ritrovati uniti dallo stesso amore per la musica. Sono oltre 70 i giovani calabresi - grazie a questo progetto promosso dal CIDIM - che hanno scelto di fare parte dell'Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello (RC) diretta dal Maestro Maurizio Managò. Un'esperienza unica in Italia che ha saputo fare incontrare il mondo musicale con quello giovanile per combattere ogni idea di mafia e di divisione.
La Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum sarà presente, anche quest’anno, al Festival francescano che si svolgerà in piazza Maggiore a Bologna da oggi, 25 settembre fino a domenica 27. Al centro della tre giorni francescana “Sorella terra”, tema particolarmente attuale alla luce della recente enciclica “Laudato si’” di papa Francesco sulla cura della casa comune.
Da una parte, le Nazioni Unite come sono adesso, con il loro coacervo di lobby che puntano a introdurre i cosiddetti nuovi diritti, a partire dal diritto all’aborto. Dall’altra, le Nazioni Unite come sarebbero dovute essere, rappresentate da due immagini: la famiglia naturale, madre, padre e figlio, al centro del quadro nel grande salone del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, lì dove appunto si riuniscono le Ong accreditate. E la frase del profeta Isaia, scolpita in una parete proprio di fronte all’ingresso: “Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione e non insegneranno più la guerra.”
Il primo appuntamento pubblico della sua visita a New York il Papa lo riserva al clero, ai religiosi e alle religiose presiedendo i vespri nella Cattedrale di San Patrizio.
Papa Francesco contro l’Obamacare. Con una visita fuori programma, Papa Francesco ha mostrato supporto per le istituzioni cattoliche che, dal momento in cui la riforma della Sanità di Obama è andata in vigore, hanno portato avanti una strenua battaglia per l’obiezione di coscienza, perché la riforma sanitaria costringe le istituzioni cattoliche a distribuire contraccettivi nelle istituzioni.
Papa Francesco ha parlato nel pomeriggio al Congresso degli Stati Uniti, l'organo legislativo federale della Nazione. Il Parlamento.
Quella degli homeless, i senza tetto è una delle realtà più drammatiche degli Stati Uniti. Uno dei fronti sui quali la Chiesa combatte la battaglia della solidarietà e della accoglienza da sempre. Ed è per questo che il Papa ha scelto la antica chiesa di San Patrizio, la più antica di Washington che da 220 anni serve gli abitanti del centro della capitale con la Messa quotidiana e l'amministrazione dei sacramenti, l'educazione degli adulti, le attività culturali e l'assistenza ai più bisognosi.
La prima volta di un Papa davanti al Congresso degli Stati Uniti, a Washington, "nella terra dei liberi e nella casa dei valorosi". E' toccato a Francesco parlare ai deputati e senatori americani proponendo un discorso ad ampio raggio, interrotto da 37 applausi. Il Papa ha incentrato le sue parole sulle esperienze di 4 americani: Abraham Lincoln, Martin Luther King, Dorothy Day e Thomas Merton.
Questa mattina, 24 settembre 2015, a Gyumri (Armenia), ha avuto luogo il rito di dedicazion della Cattedrale dell'Ordinariato per i fedeli Armeni dell'Europa Orientale,dedicata ai Santi Martiri.
Oggi Papa Francesco, dopo il discorso al Congresso degli Stati Uniti, passerà dalla Sala dei Notabili. La statua di Junipero Serra è ancora lì, nonostante i movimenti di opinione che puntavano a farla rimuovere, magari proprio prima della visita del Papa. Una mossa che ha creato non poche polemiche. Come le ha create la canonizzazione di Fray Junipero.
Mentre in moltissime parrocchie romane riprendono le attività dedicate a bambini e ragazzi, il Centro Oratori Romani sta organizzando per sabato prossimo 26 settembre il Convegno di Pastorale Oratoriana dal titolo “LabOratori Romani - Cresciamo insieme il futuro” presso la sede dell’associazione romana che da 70 anni si occupa di promuovere gli oratori a Roma.
L’idea c’è, e sembra che stiano provando a realizzarla. Il prossimo 24 settembre, Papa Francesco potrebbe fare una deviazione sulla strada che lo porta verso il Congresso, dove parlerà di fronte alle Camere riunite. E questa deviazione lo porterebbe sulle rive del Potomac, non lontano dal Campidoglio, per rendere omaggio al Martin Luther King Memorial.