Investire in sostenibilità dice Carolyn Woo, presidente del Catholic Relief Service è uno degli insegnamenti della Laudato si’ di Papa Francesco. La Woo è stata una delle relatrici alla conferenza di presentazione di giovedì mattina in Vaticano. Alla domanda che Acistampa ha potuto rivolger in conferenza la Woo ha risposto d non credere che “ci sia il senso dell’urgenza, non credo che la precedenza sia così alta come dovrebbe, e non credo che l’adozione delle buone pratiche sia così diffusa come dovrebbe essere.”
“Alle ore 9 di questa mattina, il Santo Padre Francesco si è recato in visita ai Dicasteri della Santa Sede ubicati in Via della Conciliazione, 5”. Recita così la brevissima nota della Sala Stampa vaticana con la quale viene reso noto che Papa Francesco ha continuato - anche stamattina - il suo tour tra gli uffici della Curia romana. Ancora una volta il Papa ha lasciato Santa Marta dopo la messa mattutina per un incontro con i dipendenti e con i Capi dicastero.
"E' un grande onore essere qui: è un evento di portata storica la promulgazione di questa enciclica, esprimo gratitudine e sono onorato che il Patriarca Bartolomeo mi abbia chiesto di trasmettere la sua gioia personale per questa enciclica". Con queste parole il Metropolita di Pergamo, Ioannis Zizioulas ha esordito presentando l'Enciclica di Papa Francesco, Laudato sì.
“L’umanità, nel suo rapporto con l’ambiente, si trova di fronte a sfide cruciali, che richiedono anche l’elaborazione di politiche adeguate, che peraltro figurano nell’agenda internazionale. Certamente la Laudato si’ potrà e dovrà avere un impatto su questi processi”. Sono le parole del cardinale Peter Appiah Turkson, primo “estensore” della bozza dell’Enciclica di Papa Francesco, presentata oggi in Vaticano.
La prima enciclica tutta di Francesco stravolge gli schemi di questo genere letterario e magisteriale. Laudato si’ non è solo un atto di magistero sulla dottrina sociale, è la nascita di un nuovo genere letterario nei documenti pontifici. Normalmente, in epoca moderna, in una enciclica i pontefici hanno inserito dei temi dottrinali che segnavano il magistero. Ma la Laudato si’ non è un testo dottrinale, è piuttosto una lettera pastorale basata sul metodo classico latinoamericano del vedere, giudicare, agire. Così il testo è diviso in sei capitoli, ma di fatto in tre parti. Ed è lo stesso Papa Francesco nei primi paragrafi a spiegarlo.
Sei capitoli, 190 pagine, 246 paragrafi. I numeri dell’enciclica di Papa Francesco danno l‘idea di un lavoro in grande. In effetti il testo è ricco di ogni tipo di riferimento ai temi che possono avere a che fare con l’ambiente e il creato di cui ovviamente fa parte l’uomo.
“Chi si crede forte, chi si crede capace di cavarsela da solo almeno è ingenuo e alla fine rimane un uomo sconfitto da tante, tante debolezze che porta in sé”. Papa Francesco a Santa Marta questa mattina parla dell’essere “deboli”, come effetto che “tutti noi portiamo dopo la ferita del peccato originale”.
Tra gli appuntamenti nell’Agenda di Papa Francesco si legge: “Viaggio Apostolico: 27 – 29 Novembre 2015: Africa (UGANDA – REPUBBLICA CENTROAFRICANA)”. E’ quanto riporta il sito ufficiale della Prefettura della Casa Pontificia, tra gli impegni del Papa per novembre. Papa Francesco aveva confermato il viaggio in Africa - da tempo nell’aria - ma nulla si sapeva sulle date. Né da parte africana, né da parte di altre strutture della Santa Sede, infatti, erano ancora stati preannunciati particolari: si parlava genericamente di “fine novembre”.
Tutti hanno fatto a gara per mostrare una loro influenza nella stesura dell’enciclica “Laudato Si’,” dall’ex teologo della Liberazione e ora eco-teologo Leonardo Boff al controverso teologo brasiliano Frei Betto, fino all’ex governatore del Colorado Bill Ritter. Ma, al di là dei suggerimenti vari arrivati sulla scrivania del Papa, la verità è che l’impianto di fondo non poteva essere dato da questi singoli contributi. Perché l’impianto di fondo è basato sul magistero della Chiesa.
Nota del Patriarcato: nessun appoggio ad alcun candidato nella corsa alla carica di Sindaco della Città
Domenica e lunedì Papa Francesco sarà a Torino per l’Ostensione della Sindone e per celebrare il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco. Un rapporto, quello del Papa con il mondo salesiano, che spesso viene fatto risalire alla sua infanzia, quando il piccolo Jorge Mario Bergoglio entrò in contatto con importanti figure salesiane. C’è un dettaglio, tuttavia, che vede anticipare di molto – almeno sul piano temporale - questo pensiero comune.
La Chiesa in Occidente manifesta una “debolezza culturale” che “la rende spesso ininfluente rispetto alle decisioni politiche”. Soprattutto nel rapporto con i Paesi arabi ed in generale con l’Oriente, “esiste una reale difficoltà a comprendere quanto sta avvenendo in questa regione” e “si commettono errori grossolani di valutazione”. Il cardinale di Milano, Angelo Scola, parla del rapporto tra Oriente e Occidente in Libano, ospite del Patriarca maronita Bechara Rai. Nella sua prima tappa in Medio Oriente, l’Arcivescovo di Milano parla al Sinodo dei vescovi libanesi in corso a Beirut e parla di Aleppo, definendola la “Sarajevo del ventunesimo secolo”.
“Dovremmo promuovere una nuova economia domestica che ridefinisca il ruolo fondamentale dello spazio domestico per la promozione di uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il lavoro domestico e di cura si deve riappropriare di questi temi a livello globale, essendo un settore che coinvolge 53 milioni di persone, secondo i dati ILO, insieme ad una promozione sempre più ampia della tutela del lavoro domestico quale lavoro dignitoso e della formazione professionale della categoria”. Ne è convinta Raffaella Maioni, Responsabile Nazionale Acli Colf, associazione da tempo impegnata nella lotta per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori domestici, che ieri ha promosso un incontro all'Expo di Milano, presso Cascina Triulza.
Si chiama #esseriumani e vuole portare i temi del prossimo Convegno ecclesiale di Firenze nelle scuole italiane. “Sei un insegnante? Porta in classe il laboratorio #essereumani”. Così il Comitato centrale di Firenze2015 presenta l’iniziativa, “dedicata agli studenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado”, con “l’obiettivo di guidare i più giovani nella riflessione sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo e stimolarli alla realizzazione di un prodotto mediale (un disegno o un fumetto, un video, una fotografia, ecc.) che possa essere poi diffuso attraverso i social network del Convegno Ecclesiale”.
Sarà presentato martedì 23 giugno, alle ore 12, presso la Sala stampa della Santa Sede l’Instrumentum laboris della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
“L’incapacità dei governi europei di trovare un punto di equilibrio di solidarietà di fronte ai grandi fenomeni migratori è sconfortante: troppi egoismi, troppi particolarismi nazionali, e così le frontiere rinascono, e il nostro Paese viene lasciato solo, a parte qualche sostegno operativo con qualche nave, e qualche milione di euro (pochi, mi raccomando…). In tal modo riprendono fiato anche gli egoismi interni al nostro Paese, e rifiorisce la vecchia e oggettivamente irrealistica logica del ‘respingimento’”. Solo qualche giorno fa il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Francesco Belletti, commentava così la gestione dell’immigrazione da parte del vecchio continente.
Concistoro pubblico per la canonizzazione di quattro beati. Papa Francesco lo ha fissato per sabato 27 giugno alle ore 10 nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano.
Siederà tra i presentatori della “Laudato Si’ “ domani, ma intanto Joachim Schellnhuber (conosciuto da tutti come John) viene inserito tra i ranghi della Pontificia Accademia delle Scienze, una delle Accademie più antiche il cui vanto sta nell’essere di composizione multirazziale e nel non fare discriminazioni nella scelta dei membri. Tra questi, ci sraà anche Schellnhuber, guru della lotta al riscaldamento globale, anche lui finito nel mirino per alcune sue posizioni forti sui temi ecologici.
Sono 15 i leaders religiosi, 5 donne e 10 uomini, a rappresentare comunità cristiane, ebree, musulmane, induiste, buddiste e mormoni, di diverse aeree dell’Europa, invitati dalla Commissione europea per un dibattito su idee ed esperienze intorno al tema “Vivere insieme e accettare le diversità”. Per la Chiesa cattolica sono presenti il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e presidente della COMECE e Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari.
Una grande emozione per i seminaristi della diocesi di Faenza-Modigliana, che hanno potuto incontrare il Papa emerito Benedetto XVI nella serata del 16 giugno nei Giardini Vaticani. Accompagnati dal vescovo Mario Toso, già tra i collaboratori del Papa emerito e di Papa Francesco per aver servito come segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace dal 2009 a quest’anno, i seminaristi hanno potuto salutare il Papa emerito.