Si sta svolgendo presso la curia generale dell'Opera Don Orione la riunione del Segretariato Generale per la Pastorale Giovanile-Vocazionale per l'area Europa e Missioni. Un'analoga riunione del Segretariato per l'area latino-americana si sta svolgendo in questi giorni a Buenos Aires.
"Ci stringiamo attorno a Parigi e alla Francia. Leviamo forte un grido di esecrazione per gli attentati terroristici. La priorità assoluta è riaffermare la pace, sconfiggendo le forze che stanno dietro ai criminali esecutori, il cui lucido disegno è portare il caos e la guerra in Europa". Questo il commento a caldo, del presidente nazionale delle Acli Gianni Bottalico di fronte alle prime tragiche notizie che giungevano ieri sera dalla capitale francese.
Di fronte ai drammatici avvenimenti accaduti a Parigi ieri sera, che si aggiungono a quelli recenti in tante altre aree del mondo, siamo in lutto, insieme a quanti sono stati colpiti negli affetti e a quanti credono possibile l’unità della famiglia umana.
“L'orrore degli attacchi terroristici a Parigi e allo Stade de France, la sera del 13 novembre, che hanno causato molte vittime e feriti molti altri, hanno gettato nel lutto l'intera umanità.”
Sono passati 71 anni da quel 1944, anno in cui il Servo di Dio padre Placido Cortese, francescano del Santo, fu rapito e assassinato dalla Gestapo per aver aiutato decine e decine di prigionieri civili, politici ed ebrei del campo di internamento di via Chiesanuova e di perseguitati dai nazifascisti.
É stato pubblicato oggi l’e lenco completo dei Membri del XIV Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi
La Chiesa italiana, profondamente colpita dagli attacchi terroristici che hanno insanguinato Parigi, si stringe solidale alla Chiesa che è in Francia e a tutto il suo popolo.
Il Grande Imam della moschea Al-Azhar del Cairo Ahmed Al-Tayeb, prestigiosa istituzione dell’Islam sunnita, si unisce alla ferma condanna degli attentati.
Gli attacchi a Parigi sono “un attacco alla pace di tutta l’umanità.” Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, parla in un briefing con i giornalisti in tarda mattinata. E’ già arrivato il cordoglio del Papa tramite un telegramma a firma del Segretario di Stato, Cardinal Pietro Parolin, e il Papa ha espresso la sua commozione in una intervista tv. Ora, padre Lombardi legge una ulteriore dichiarazione.
Arriva in un giorno drammatico, il plauso di Papa Francesco al Jesuit Refugee Service che compie i 35 anni di vita. Lo volle padre Pedro Arrupe, allora superiore generale dei gesuiti, di fronte – racconta il Papa – “all’impressione e l’angoscia da lui sofferti di fronte alle condizioni dei boat people sud-vietnamiti, esposti agli attacchi dei pirati e alle tempeste nel Mar Cinese Meridionale.” E Padre Arrupe, “che aveva sperimentato l’esplosione della bomba atomica a Hiroshima, si rese conto delle dimensioni di quel tragico esodo di profughi.”
E' un Papa Francesco con la voce affranta, che risponde alla telefonata di TV2000. Ripete più volte di essere commosso, afferma che non c'è giusticazione "nemmeno umana per tutto questo," prega per le vittime.
Con un telegramma firmato al Cardinal Andrè Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, il Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, comunica che il Papa si associa alla preghiera “per la sofferenza delle famiglie messe alla prova da tale dramma.”
I rintocchi della campana di Notre Dame risuoneranno alle 18 e 15 di domani, quando la popolazione di Parigi sarà chiamata ad una messa in suffragio delle vittime, che sarà trasmessa in diretta su Kto. L’annuncio viene dal Cardinal André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, in una nota diffusa nella mattinata. Preghiera e speranza sono le parole chiave della nota del Cardinale francese. Unite ad una sicurezza: “Non dobbiamo mai disperare nella pace se si costruisce la giustizia.”
A seguito degli attacchi a Parigi, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha rimandato il suo viaggio in Europa, che lo avrebbe portato a visitare oggi Italia e Francia con una puntata in Vaticano, dove – tra un incontro con il Papa e uno in Segreteria di Stato – si sarebbe sicuramente parlato della stabilità della regione mediorientale: dopo l’accordo sul nucleare iraniano, plaudito dalla Santa Sede, si guarda anche al dialogo con l'Iran per favorire maggiore stabilità nella regione.
14 marzo 2010. Papa Benedetto XVI entra e predica nella Chiesa Evangelica Luterana di Roma. Un evento che domani si ripeterà con la visita del suo successore, Papa Francesco.
E' di 126 morti e oltre 200 feriti (di cui circa 80 in gravi condizioni) il bilancio degli attacchi terroristici a Parigi nella scorsa notte. Attacchi inaspettati ai luoghi del divertimento e del tempo libero: una partita di calcio, un concerto rock, ristoranti, bar e fast food. Già nella notte, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha diramato una nota, che ACI Stampa riporta integralmente di seguito.
“Il convenire, che ha scandito i decenni dopo il Concilio, è divenuto preziosa tradizione di confronto e discernimento a livello comunitario; ci ha aiutato e ci aiuta a recepire le istanze conciliari, a rafforzare la nostra testimonianza di fede e a contribuire al bene comune del Paese”. Anche nello spazio pubblico “come comunità ecclesiale assumiamo con rinnovato impegno la disponibilità all’incontro e al dialogo per favorire l’amicizia sociale nel Paese e cercare insieme il bene comune”. Con queste parole il cardinale di Genova e presidente della Conferenza Episcopale italiana ha tratteggiato le “Prospettive” dopo il quinto Convegno Ecclesiale nazionale.
C'è un "eroismo umilissimo" che parte dal "senso dell'altro" e che è trasversale in tutta la Chiesa italiana. Un atteggiamento, che, "senza proclami", "si vive nelle nostre strade senza fare notizia ma facendo storia". E poi c'è un rischio, "la tiepidezza spirituale": se "l'anima è tiepida quello è il vero pericolo per la Chiesa", perché porta ad arrendersi ad una "mediocrità fatta sistema". Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, traccia il suo bilancio alla conclusione del quinto Convegno ecclesiale nazionale. Il Porporato parla con i giornalisti appena qualche minuto dopo l'esposizione delle sue "Prospettive", che a Fortezza Da Basso chiudono Firenze2015. Con i cronisti Bagnasco ritorna sullo "stile sinodale" del Convegno e spiega che "camminare insieme è un convenire nel confronto e nel discernimento".
Al termine della conferenza stampa in Vaticano su un convegno promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, il Cardinale Prefetto Giuseppe Versaldi si è intrattenuto con un piccolo gruppo di giornalisti per commentare le ultime vicende accadute in Vaticano in riferimento anche ai tempi in cui il porporato ricopriva l’incarico di Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede.
“Sono convinto che Guardini sia un pensatore che ha molto da dire agli uomini del nostro tempo, e non solo ai cristiani”. Lo ha ribadito stamane Papa Francesco, ricevendo in udienza i partecipanti alla Conferenza promossa dalla “Fondazione Romano Guardini” di Berlino.