Diretta radio il prossimo 8 agoso per il Papa che , come lo socrso anno, si collegherà con la radio della parrocchia della Vergine del Carmine nella città argentina di Campo Gallo y Huachaca, in Argentina. Padre Joaquín Giangreco il parroco, e padre José Liébana, saranno gli interlocutori. a notizia è stata data alla messa domenicale. La nascita della radio è stata possibile tramite il cardinale Bergoglio e il legame è particolare, il Papa ha sempre mantenuto un contatto diretto con questa comunità parrocchiale.
L’appuntamento annuale con il congresso della Fondazione Ratzinger nel 2015 è legato al V Centenario della nascita di Santa Teresa d’ Avila.
"Celeste patrono dei confessori e dei moralisti". E' con questo titolo che nel 1950 Papa Pio XII volle omaggiare Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa, Fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, la cui festa liturgica ricorre oggi 1 agosto.
“In vista dell’Anno giubilare della misericordia, una volta al mese, un sabato, ci sarà un’udienza generale in più, sulla falsariga dell’udienza generale.” L’annuncio alla Radio Vaticana del Prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein aggiunge altri dettagli al programma ancora in via di formazione del Giubileo della Misericordia che si apre il prossimo 8 dicembre.
L’Iraq non poteva restare a lungo senza il rappresentante del Papa. E sarà uno spagnolo a portare nel paese l’affetto di Francesco e, forse, a valutare la possibilità di un visita come il Patriarca Sako chiede da tempo. Il Papa oggi ha nominato Alberto Ortega Martín, Consigliere di Nunziatura, nuovo nunzio a Bagdad elevandoloalla sede titolare di Midila, con dignità di Arcivescovo.
L’ultimo dossier della Caritas tratta di “Perseguitati. Cristiani e minoranze nella morsa fra terrorismo e migrazioni forzate”. Un titolo che ripercorre una triste cronaca in tanti Paesi del mondo, un vero dramma per gli oltre 100 milioni di cristiani vittime di discriminazioni, persecuzioni e violenze, che giungono in tanti casi a compromettere la stessa vita.
Nel 2015 il mese di agosto ha un significato molto particolare per l’Italia, gli italiani, l’Europa, gli europei, il lavoro di tanti uomini e donne per due diversi eventi entrambi, allo stesso tempo, tragici e simbolici.
Dopo 57 anni, la missione della Chiesa in Antartide ha chiuso. La diocesi della Nuova Zelanda era incaricata di fornire il servizio religioso alla Cappella delle Nevi nella Stazione di McMurdo. Ma il numero delle persone che frequentavano le celebrazioni religiose è sceso al punto che la National Science Foundation, il gruppo a capo dello US Antarctic Program, ha fatto sapere alla diocesi che non c’è più bisogno di un prete cattolico che celebri le funzioni.
Un esodo che ricorda quelli biblici, che la piana di Ninive ricorda ancora. Tra il 6 e il 7 agosto di un anno fa 120 mila cristiani hanno abbandonato le loro case, la loro patria incalzati dalla violenza del così detto “califfato” e dalla soldataglia dell’ Is. “Nei primi otto mesi dall’invasione dello Stato Islamico, abbiamo perso dodici consorelle. Il loro cuore non è riuscito a sopportare tanta sofferenza”. Racconta Suor Justina, delle suore Domenicane di Santa Caterina da Siena, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. Un quadro vivido del dramma vissuto da tante religiose costrette a fuggire dal Califfato.
Appello del custode di Terra Santa, padre Pier Battista Pizzaballa. L’invito è soprattutto quello di “non abbandonate la Terra Santa, non c’è alcun ragionevole motivo per non organizzare un pellegrinaggio nei Luoghi Santi. La sicurezza nei santuari e nelle zone frequentate dai pellegrini è garantita. E noi cristiani di Terra Santa abbiamo bisogno più che mai della presenza e del sostegno dei pellegrini che si recano qui in preghiera da ogni parte del mondo”.
La festa di Sant’ Ignazio è un momento speciale per Papa Francesco che oggi, attraverso due decreti della Penitenzieria Apostolica, ha concesso l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recano nei Santuari di Loyola e Manresa, in Spagna, durante la celebrazione del primo Anno giubilare del Cammino ignaziano che inizia oggi, nella memoria di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Il Cammino inaugurato nel 2012 ripercorre in quasi 700 chilometri l’itinerario geografico e spirituale del fondatore dei Gesuiti attraverso i Paesi Baschi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna.
La Fuci a Camaldoli, nel suo luogo del cuore, riflette partendo dalla cultura e dalla teologia. Sono infatti in corso, come ogni anno, le cosiddette “Settimane teologiche” riservate agli studenti universitari. Dal 26 luglio al 1 agosto e dal 2 all’8 agosto nel monastero camaldolese si ripropone l’antica tradizione cominciata quando “nel 1934 Giovanni Battista Montini vi si recò con alcuni giovani provenienti dall’esperienza fucina per momenti di studio, riposo e riflessione presso il Monastero dell’ordine monastico camaldolese”, fanno sapere dalla Fuci.
L’incontro tra Papa Francesco e i sindaci delle grandi città del mondo, avvenuto dieci giorni fa in Vaticano e dedicato ai cambiamenti climatici e alle nuove forme di schiavitù, continua ad avere vasta eco. Un meeting che va assolutamente ripetuto, è l’appello – raccolto da Aci Stampa – del Sindaco di Firenze Dario Nardella.
Dopo il New York Times e Le Monde anche L'Osservatore Romano interviene nel dibattito circa il degrado in cui sta versando ormai da mesi la città di Roma.
Al via il progetto "Una famiglia per una famiglia. Verso una nuova forma di affiancamento familiare", promosso dalla Caritas diocesana di Roma, Caritas Italiana, Fondazione Paideia e Comune di Roma.
Continua la missione del Rinnovamento nello Spirito Santo in Terra Santa: anche quest’anno il Movimento propone il Pellegrinaggio Nazionale in Terra Santa, in partenza dall’Italia il 30 luglio, con ritorno previsto il 6 agosto. Accompagnati dalle meditazioni spirituali del coordinatore nazionale Mario Landi e guidati dalle animazioni di don Patrizio Di Pinto e don Giovanni Alberti, 100 partecipanti da tutta Italia rinnoveranno la loro fede sulle orme dei profeti, di Gesù, della prima comunità cristiana, da Nazareth a Gerusalemme.
“Ci sta a cuore!”. Parte con questo slogan la campagna delle adesioni 2016 dell’Azione Cattolica Italiana. “Ci sta a cuore l’impegno a camminare accanto ai fratelli nelle esperienze quotidiane, condividendo le occasioni preziose riservate a ciascuno. Ci sta a cuore l’incontro personale con il Signore risorto, che passa attraverso una vita di fede autentica condivisa con la comunità cristiana, e la passione per la Chiesa. Ci stanno a cuore soprattutto i poveri e gli “ultimi” di una società che spesso mette ai margini chi vive nella difficoltà e nella sofferenza”. Questo, negli intenti dell’Area della promozione associativa di Ac, lo spirito del nuovo slogan, che accompagnerà tutte le Associazioni di Ac del bel Paese.
Primi 100mila euro stanziati dalla Caritas per far fronte alla crisi scoppiata in Burundi, dove sono attivi progetti da oltre vent’anni. A tre mesi dalle prime fibrillazioni politiche, spiegano dall’organismo caritativo della Cei, “la situazione rimane grave con oltre 180.000 profughi fuggiti in Tanzania, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo, Uganda e almeno 15.000 sfollati all’interno del paese”.
Dopo l’appello del Papa per la liberazione di Padre Dall’Oglio e dei vescovi ortodossi, si leva la voce del Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X. “La nostra regione è in grande difficoltà, sull’orlo della disperazione, ma noi, cristiani ortodossi, non siamo disperati. Nonostante la nostra sofferenza, siamo determinati a rimanere nella nostra terra, sappiamo dove è il nostro futuro. Abbiamo un grande ruolo da svolgere per la guarigione delle ferite e la ricostruzione”. L’occasione per questo pronunciamento è avvenuta nei giorni scorsi, alla Convention della Chiesa ortodossa di Antiochia negli Stati Uniti.
Uno dei cuori dell’impegno di Papa Francesco è la lotta al traffico di esseri umani. Anche per andare incontro a questa volontà del Papa, la Santa Sede si era impegnata nel Global Freedom Network, l’alleanza interreligiosa per la lotta alla tratta degli esseri umani proposta dal magnate australiano Andrew Forrest. Ma ora, la Santa Sede si è tirata fuori dal network, come ha confermato l’arcivescovo Marcelo Sanchez Sorondo, arcivescovo della Pontificia Accademia delle Scienze.