Dopo l’Angelus Papa Francesco è tornato a lanciare un appello in favore delle centinaia di migliaia di profughi e migranti che stanno raggiungendo o hanno già raggiunto l’Europa. Seguendo il Vangelo è nostro compito “dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: Coraggio, pazienza!... La speranza cristiana è combattiva"
É una festa di tutta la città dove, da un centinaio d’anni, non si consacrava più un vescovo. Rieti ha accolto il nuovo vescovo Don Domenico Pompili, come si accoglie un figlio. Nel sabato pomeriggio di fine estate, dopo un temporale il sole è tornato sulla illustre cattedrale reatina addobbata a festa. Domenico Pompili è stato consacrato dal cardinale Angelo Bagnasco del quale è stato collaboratore alla Conferenza Episcopale italiana come portavoce per diversi anni. Con lui vertici della CEI e il cardinale Giuseppe Betori che in CEI è stato segretario generale.
Sono in molti ad essere certi che il prossimo Sinodo di ottobre sarà decisivo per la dottrina della Chiesa sulla famiglia. Uno dei cardinali che sarà sotto i riflettori dei media è il relatore generale Péter Erdő arcivescovo di Budapest, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa ed esperto in diritto canonico. Creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2003, la sua nomina a relatore del Sinodo della Famiglia ha confermato la fiducia di Papa Francisco al cardinale ungherese. In un'intervista alla rivista spagnola Mundo Cristiano parla delle sfide del Sinodo e propone di porre l’attenzione sulle comunità di famiglie che si sostengano a vicenda.
Il Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia, ha scritto una lettera ai parroci e ai rettori delle chiese del Patriarcato sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Il testo della missiva sarà letto domani in tutte le chiese del Patriarcato di Venezia.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina i Membri delle Cellule Parrocchiali di evangelizzazione in occasione del riconoscimento ufficiale degli statuti da parte della Chiesa.
E' un invito al "coraggio" quello lanciato da Papa Francesco agli studenti di scuole per emarginati, agli immigrati e ai giovani degli Stati Uniti, in una videoconferenza registrata lo scorso 31 agosto nell'Aula Paolo VI con la televisione americana ABC, e andata in onda ieri notte. In collegamento con Chicago, Los Angeles e il Texas (tutti luoghi che Papa Francesco non toccherà nel suo prossimo viaggio negli USA dal 22 al 27 settembre), il Papa ha invitato al coraggio, e ha detto a tutti che va "per stare vicino alla gente."
“La conoscenza delle reciproche fedi e della storia di ciascuno deve condurre al rispetto di ogni espressione religiosa in ogni parte del mondo”. Lo scrive il Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola, in un messaggio alla XXXVII Settimana di Storia religiosa di Villa Cagnola.
“Confido che per l’8 dicembre Roma e l’Italia saranno certamente pronti a questo grande appuntamento mondiale. Ci sono tanti tematiche che mi fanno guardare con una pacata ma serena fiducia al prossimo incontro previsto per ottobre”. Lo ha detto Monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, al termine del vertice – ieri – con il governo ed il Sindaco di Roma Marino.
L’ultimo tentativo, in ordine di tempo, di ristabilire la piena comunione con la Fraternità Sacerdotale San Pio X lo ha fatto Papa Francesco: le confessioni del movimento scismatico dal 1988 saranno valide durante l’Anno Santo. Una mossa che, mentre ci sono ancora colloqui dottrinali in corso, rappresenta in fondo una mano tesa, e toglie ai cosiddetti lefevbriani ogni possibile appiglio su una scarsa volontà del Papa che loro avevano considerato un “modernista.”
“Centrale per il cristianesimo, il tema della salvezza è anche oggi in questione: per il contesto culturale-religioso in cui la si annuncia, per la difficile scelta dei modelli con cui pensarla e dei linguaggi con cui esprimerla, per l’avvertita esigenza di ricomprenderla in relazione alla figura del Salvatore”
Quale è il compito dei cristiani? Papa Francesco lo spiega nella consueta omelia del mattino tenuta nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, dove risiede. “Il compito nostro – ha sottolineato – è essere uomini e donne di pace, uomini e donne di riconciliazione.”
Superare la falsa opposizione tra teologia e pastorale. In un videomessaggio inviato al Congresso Internazionale di Teologia che si è tenuto dall’1 a 3 settembre presso l’Università Cattolica di Argentina, Papa Francesco ha dispiegato il suo pensiero teologico. E ha chiesto che l’incontro tra dottrina e pastorale “non è opzionale, ma costitutivo di una teologia che pretenda di essere ecclesiale.”
Il primo settembre Papa Francesco con una lettera inviata al Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione all’approssimarsi del Giubileo Straordinario della Misericordia ha ribadito la gravità del crimine dell’ aborto e per questo ha annunciato di aver “deciso, nonostante qualsiasi cosa in contrario, di concedere a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono”. La lettera del Papa vuole ricordare la grandezza della misericordia divina per chi si pente e tra gli altri il Papa rivolge anche a coloro i quali partecipano alle celebrazioni dei “sacerdoti della Fraternità San Pio X”. Nell’Anno Giubilare chi si confesserà “presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati”. Per comprendere meglio che cosa significa questo gesto del Pontefice ci siamo rivolti al Penitenziere Maggiore, il cardinale Mauro Piacenza, la massima autorità della Chiesa cattolica per il tema delle indulgenze e per le materie del “foro interno”, tra le quali appunto l’aborto.
Eravamo alla fine degli anni 70’. Giovanni Paolo II era stato appena eletto, e la sua prima uscita dal Vaticano la fece con il cappello nero in testa e in clergyman. Con lui solo il segretario. Ma le uscite più “famose” di Papa Woytjla erano quelle piccole fughe verso la montagna, per sciare, per camminare, per pregare da solo in mezzo alla natura.
Sorpresa nel centro di Roma per la presenza di Papa Francesco che si è presentato in un noto negozio di ottica di Via del Babuino a due passi da Piazza del Popolo per cambiare gli occhiali.
E‘ una realtà poco conosciuta, eppure molto presente anche nell’opulenta Europa, quella dei sacerdoti che non riescono a giungere alla fine del mese! La mancanza di fondi della propria diocesi e la continua diminuzione delle offerte che giungono dai organismi internazionali di solidarietà provati anche loro dalle ristrettezze economiche che l’Europa attraversa da qualche anno, fanno sì che le poche risorse che giungono, servono giustamente a mantenere in vita le numerose opere caritative a beneficio del crescente numero di famiglie bisognose.l mese!
Il sacerdote secondo Papa Francesco, un uomo forte e umile, grande perdonatore. L’occasione per ricordarlo è stata la udienza ai sacerdoti di Schönstatt, appartenenti al Movimento Apostolico fondato da padre Josef Kentenich ricevuti al termine del loro capitolo generale.
“Chi percorre ‘Il Sentiero di Francesco’ si mette sui passi del Poverello di Assisi e attinge alla sua esperienza spirituale, della quale voglio richiamare uno dei nodi dinamici che l’hanno caratterizzata: l’atteggiamento di conversione permanente. Francesco non è mai pago. Progressivamente, si espropria dei beni materiali, di quelli affettivi e di se stesso per perdersi in Dio, dove può ritrovare la sua propria vera immagine. Ma non è mai arrivato, nel senso che ha continuamente riconosciuto che c’era qualcos’altro e qualcun altro da raggiungere, da conoscere, da amare”.
L’avvio dell’anno scolastico è alle porte e l’Ospedale “Bambino Gesù” stila il suo vademecum, in realtà uno “speciale con le indicazioni degli specialisti”. Scopo, “aiutare le famiglie, ma anche gli insegnanti - precari e di ruolo - ad affrontare con serenità il nuovo anno”.
“Sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede e tra le Autorità statali e le comunità cattoliche locali, auspicando una pronta conclusione dell’Accordo bilaterale in corso di elaborazione e una soluzione adeguata di alcune questioni di comune interesse tra cui quella riguardante la situazione delle scuole cristiane nel Paese.” Un passaggio del comunicato ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede sull’incontro tra il Papa e il Presidente di Israele in Vaticano ricorda il tema più caldo in questo momento nell’ agenda di Tel Aviv: le scuole cattoliche.