Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza il Presidente del Commonwealth di Dominica, Charles Angelo Savarin. Il colloquio privato – alla presenza di un interprete – è durato 25 minuti.
L’ Anno santo della misericordia è una ottima occasione per ripassare un po’ il catechismo e proprio le Opere di misericordia. Quelle materiali, facili da capire, e quelle spirituali, per la quali magari è utile un po’ di aiuto. Ad esempio cosa vuol dire davvero “consigliare i dubbiosi”’.
E’ dedicato alla Misericordia anche il messaggio per le comunicazioni sociali in questo anno santo. Compassione, tenerezza, perdono comunicare a tutti senza esclusione perché questo è il linguaggio della Chiesa: “Si tratta di accogliere in noi e di diffondere intorno a noi il calore della Chiesa Madre, affinché Gesù sia conosciuto e amato; quel calore che dà sostanza alle parole della fede e che accende nella predicazione e nella testimonianza la “scintilla” che le rende vive”.
“Noi vescovi abbiamo questa responsabilità di essere testimoni che il Signore Gesù è vivo, che il Signore Gesù è risorto, che il Signore Gesù cammina con noi, che il Signore Gesù ci salva, che il Signore Gesù ha dato la sua vita per noi, che il Signore Gesù è la nostra speranza, che il Signore Gesù ci accoglie sempre e ci perdona. La testimonianza. La nostra vita dev’essere questo: una testimonianza. Una vera testimonianza della Resurrezione di Cristo”. Lo ha spiegato stamane il Papa – secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana – nell’omelia pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.
Il “cura gaucho” come lo chiamano tutti in Argentina, soprattutto nelle sterminate pampas dove vivevano abbandonati da tutti i gauchos alla fine dell‘800 diventa santo. Il Papa ha firmato il decreto quest’oggi. José Gabriel del Rosario Brochero è amatissimo e che questa canonizzazione avvenga nell’ Anno Santo della misericordia ha un significato speciale come ricorda il vescovo si Cruz del Eje, Santiago Olivera correlatore della postulazione.
Il Papa ha approvato 6 nuovi miracoli avvenuti per la intercessioni di alcuni beati, ha constato il martirio di alcuni sacerdoti in Spagna e in Estremo Oriente e confermato le virtù eroiche di sue servi di Dio in Italia.
La prima lettura sarà in lingua ch'ol, il salmo in tzoltsil e il Vangelo in lingua tzeltal, mentre la preghiera dei fedeli sarà curata dai diversi rappresentanti indigeni che in una preghiera comunitaria useranno la propria lingua e la propria cultura per “rivolgersi ognuno a Dio con le parole che porta nel cuore”.
Sia uomini che donne. Papa Francesco fa diventare norma la sua abitudine di scegliere anche donne per la lavanda dei piedi del Giovedì Santo. Viene apportato un cambiamento nelle rubriche del Messale Romano relative al Rito della “Lavanda dei piedi” contenuto nella Messa in Coena Domini. Il Papa lo spiega in una Lettera al cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
L’ Ungheria si mobilita per l’ Ucraina. Miklós Soltész, sottosegretario di Stato per i Rapporti con la Chiesa, le Minoranze Etniche e la Società Civile del Ministero delle Risorse Umane in una conferenza stampa nella sede del Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ungheria ha spiegato che il Consiglio caritativo del Ministero ha organizzato una raccolta in oltre 200 supermercati del paese e ha sottolineato che scopo dell’iniziativa, in concomitanza con la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, è inviare alimenti a lunga conservazione, detersivi, prodotti farmaceutici e altri beni di prima necessità, nella Transcarpazia e in altre regioni dell’Ucraina.
Come ogni 21 gennaio anche stamattina alle 11.30 nella cappella Urano VIII del Palazzo apostolico sono stati presentati al Papa due agnelli benedetti in mattinata, in occasione della memoria liturgica di Sant’Agnese, nell’omonima Basilica sulla via Nomentana. La lana di questi agnelli sarà utilizzata per confezionare i Pallii dei nuovi Arcivescovi metropoliti. Il Pallio è un’insegna liturgica d’onore e di giurisdizione che viene indossata dal Papa e dagli Arcivescovi Metropoliti nelle loro Chiese e in quelle delle loro Province. Il Pallio destinato agli Arcivescovi metropoliti è costituito da una stretta fascia di stoffa, tessuta in lana bianca, decorata da sei croci in seta nera. Papa Francesco li consegna il 29 giugno agli arcivescovi metropoliti che poi lo avranno imposto nelle loro diocesi.
Per aiutare giovani e giovanissimi spesso preda di un uso eccessivo e scorretto delle nuove tecnologie – da smartphone a tablet e pc – con conseguenti rischi sul fronte dello sviluppo cognitivo, della salute psichica, ma anche del comportamento e di tipo più prettamente fisico (soprattutto problemi ortopedici e di vista) nasce dalla collaborazione di Policlinico A. Gemelli di Roma e Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica il “Centro Pediatrico Interdipartimentale per la Psicopatologia da web”.
Domani sera alle 21,15 a Prato il Vescovo Franco Agostinelli, il pastore Mario Affuso della Chiesa evangelica e il sacerdote ortodosso rumeno Ioan Saghin si incontreranno presso la Camera di Commercio cittadina per un momento di preghiera nell’ambito della Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani.
Religiosità, pietà e spiritualità popolari: Papa Francesco sottolinea questi tre concetti, riprendendo Paolo VI ma soprattutto il documento di Aparecida, incontrando i partecipanti al Giubileo degli Operatori dei Pellegrinaggi. In Aula Paolo VI, il Papa ha ancora una volta mostrato l’apprezzamento per la religiosità popolare, che è – nelle sue parole – “una genuina forma di evangelizzazione”.
È tutta dedicata al “peccato brutto dell’invidia” l’omelia quotidiana di Papa Francesco nella Cappella della Domus Sanctae Marthae. Veste di rosso, perché oggi si celebra la memoria di Sant’Agnese, vergine e martire. L’omelia muove però dalle letture del giorno, e in particolare dal brano del libro di Samuele che narra della gelosia di Saul, re di Israele, verso il giovane Davide, destinato a succedergli ma già nel cuore di molti.
Non nasconde la situazione drammatica in Terrasanta, ma guarda indietro alla preghiera per la pace nei Giardini Vaticani. Giambattista Pizzaballa, francescano, Custode di Terrasanta, quella preghiera per la pace l’ha organizzata. E spiega in esclusiva al gruppo ACI che “scopo di quell’incontro era di mostrare che è possibile, se si vuole, stare insieme, pregare insieme, pur rimanendo ognuno nella sua diversità”.
Il Papa in Sinagoga è stato un vero incontro con la comunità. Lo spiega il rabbino Di Segni, a capo della comunità ebraica romana dal 2001, tracciando il bilancio della visita di Papa Francesco nella Sinagoga di Roma dello scorso 17 gennaio. È stato un incontro con la comunità, perché il Papa non ha voluto le personalità politiche “che in genere invitiamo per cortesia”. Un incontro che segnala che i rapporti tra Ebrei e cristiani sono buoni. Nel suo studio nella Sinagoga di Roma, con sullo sfondo una Menorah e un armadio con 15 cassetti di una certa antichità e nei quali si raccoglievano i documenti delle offerte per le opere di carità della comunità ebraica di Roma (da quella per Gerusalemme alle doti per le Vergini a quelle per la sanità), Rav Di Segni parla a tutto campo con ACI Stampa. Chiarendo anche alcune incomprensioni.
Papa Francesco scrive al Forum Economico Mondiale di Davos. E lancia l’invito a “edificare società inclusive, basate sul rispetto della dignità umana, sulla tolleranza, sulla compassione e sulla misericordia”.
I pellegrini che negli anni santi arrivavano a Roma e attraversavano la Porta Santa di San Pietro o quella di San Giovanni, la più antica, ricevevamo un piccola placca d’argento, un testimonium, che comprovava la presenza e la indulgenza acquisita.
Due e mezzo di notte, una notte gelida di gennaio, una donna senza tetto partorisce una bimba a pocho passi da piazza San Pietro e ad aiutarla è una poliziotta di turno.
Papa Francesco ha ricevuto stamane, prima dell’udienza generale, una delegazione di musulmani italiani che lo hanno ufficialmente invitato a visitare la Moschea di Roma, il luogo di culto islamico più grande d’Europa. Lo riferisce la Sala Stampa Vaticana.