Si apre oggi il secondo incontro di coordinamento della Rete internazionale della vita consacrata contro la tratta di persone presso la sede UISG (Unione Internazionale delle Superiore Generali), in piazza Ponte Sant’Angelo 28 a Roma.
C’è il cardinale Angelo Scola a guidare il gruppo dei ragazzi e dei professori del Pontificio Seminario Lombardi dal Papa in occasione del cinquantesimo anniversario della sede romana.
“Sua Santità Francesco ha in animo di prendere parte ad una cerimonia congiunta fra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana Mondiale, per commemorare il 500° anniversario della Riforma, in programma a Lund, Svezia, lunedì 31 ottobre 2016”. Poche parole per confermare un viaggio di cui si parlava da tempo.
L’appuntamento è per il 26 gennaio sera alle 20.45 alle ore 22.15 nella basilica amata da Papa Francesco: Santa Maria Maggiore a Roma. “Porta un fiore a Maria… e lascia sbocciare la verità!”, è il tema della Veglia mariana dedicata alle donne e alle madri promossa da alcune Associazioni e Movimenti ecclesiali italiani e in collaborazione con la Diocesi di Roma.
L’unità dei cristiani comincia dalla Lettonia. Almeno quest’anno in cui è stato proprio l’arcivescovo di Riga, Zbignevs Stankevics, a coordinare i lavori per la stesura del sussidio di preghiera per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. È una comunità viva, quella lettone. Lo scorso dicembre, è stata aperta Radio Marija Latvija, che ha – racconta l’arcivescovo Stankevics – “diventa una voce cattolica importante tra le radio, dando la possibilità di diffondere il messaggio di Cristo anche a coloro che non vanno in Chiesa”. L’arcivescovo parla con ACI Stampa anche del modo in cui si è sviluppata la stesura del sussidio.
Più di 4.000 consacrati consacrate, appartenenti alle diverse forme di vita consacrata, stanno arrivando a Roma da ogni parte del mondo per partecipare al grande evento conclusivo dell'Anno della Vita Consacrata, che si svolgerà dal 28 gennaio al 2 febbraio 2016: Vita consacrata in comunione. Il fondamento comune nella diversità delle forme. Un appuntamento nel quale si alterneranno giornate di incontro, veglie di preghiera, tempi per ritrovarsi e approfondire lo specifico di ciascuna forma, con uno sguardo profetico verso il futuro.
Gesù evangelizza “con la potenza dello Spirito Santo: la sua parola è originale, perché rivela il senso delle Scritture; è una parola autorevole, perché comanda persino agli spiriti impuri e questi obbediscono. Gesù è diverso dai maestri del suo tempo: non ha aperto una scuola per lo studio della Legge, ma va in giro a predicare e insegna dappertutto. Gesù è diverso anche da Giovanni Battista, il quale proclama il giudizio imminente di Dio, mentre Gesù annuncia il suo perdono di Padre”. Lo ha detto il Papa stamane nel corso dell’Angelus domenicale affacciandosi dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico.
Dopo le dichiarazioni del Cardinale Bagnasco, Presidente della Cei, in favore del Family Day del prossimo 30 gennaio definito dal porporato un “evento laicale condivisibile”, arriva anche il placet dei Vescovi del Triveneto.
Da martedì 26 a giovedì 28 gennaio il patriarca siro-cattolico, Ignace Youssif III Younan, sarà per alcuni giorni in Italia, ospite di Aiuto alla Chiesa che Soffre, per testimoniare il dramma vissuto dalla sua comunità di fedeli e da tutto il popolo siriano.
Monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, presiede domani pomeriggio alle 17,45 nella chiesa dei Santi Martiri la celebrazione eucaristica in ricordo dei senza dimora defunti.
Trovare “nuovi modi” per annunciare a tutti il “miracolo” delle Misericordia di Dio. E’ l’esortazione rivolta da Papa Francesco ai vescovi filippini, in occasione della loro 112.ma assemblea plenaria in corso a Cebu. La lettera, a firma del cardinale Parolin, è stata letta dal nunzio apostolico nelle Filippine, mons. Giuseppe Pinto, durante la Messa di apertura da lui co-presieduta insieme a mons. Socrates Villegas, presidente della Conferenza episcopale del Paese.
A 50 anni dalla Dichiarazione conciliare “Nostra Aetate” sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, monsignor Janusz Urbańczyk, Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite a Vienna, ha ribadito che la Santa Sede è determinata a continuare il suo impegno contro ogni forma di anti-semitismo, perché, come ha affermato Papa Francesco alla Sinagoga di Roma, “sei milioni di persone, solo perché appartenenti al popolo ebraico, sono state vittime della più disumana barbarie, perpetrata in nome di un’ideologia che voleva sostituire l’uomo a Dio” e “il passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro”.
Lunedì prossimo 25 gennaio a Roma si apriranno i lavori della sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente della Cei. Come sempre ad inaugurare la riunione sarà la prolusione del Cardinale Presidente Angelo Bagnasco.
E’ una Cina più vicina, quella tratteggiata dall’arcivescovo Claudio Maria Celli nella presentazione del libro “Il Vangelo oltre la Grande Muraglia” lo scorso 8 gennaio. Perché “i cattolici in Cina sono ancora come uccelli in gabbia”, ma di certo “è una gabbia più larga di quella di quarant’anni fa”. Una gabbia resa più larga anche grazie all’impegno incessante dei Papi. In particolare, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, che “sapeva già cosa fare, perché Giovanni Paolo II non prendeva una decisione senza chiedere al Cardinale Ratzinger”. E oggi c’è Papa Francesco, che “andrebbe in Cina anche domani”.
“Nessuna confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”. Lo ha detto il Papa nel discorso alla Rota Romana per l’inaugurazione dell’ anno giudiziario. Non solo, il Papa ha ricordato citando Pio XII, che la Rota è tribunale della famiglia, ma anche tribunale della verità del vincolo sacro.
"Chi lavora nel campo della comunicazione risponde a una “particolare vocazione che si inserisce nel grande contesto del piano d’amore di Dio”.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza il Presidente del Commonwealth di Dominica, Charles Angelo Savarin. Il colloquio privato – alla presenza di un interprete – è durato 25 minuti.
L’ Anno santo della misericordia è una ottima occasione per ripassare un po’ il catechismo e proprio le Opere di misericordia. Quelle materiali, facili da capire, e quelle spirituali, per la quali magari è utile un po’ di aiuto. Ad esempio cosa vuol dire davvero “consigliare i dubbiosi”’.
E’ dedicato alla Misericordia anche il messaggio per le comunicazioni sociali in questo anno santo. Compassione, tenerezza, perdono comunicare a tutti senza esclusione perché questo è il linguaggio della Chiesa: “Si tratta di accogliere in noi e di diffondere intorno a noi il calore della Chiesa Madre, affinché Gesù sia conosciuto e amato; quel calore che dà sostanza alle parole della fede e che accende nella predicazione e nella testimonianza la “scintilla” che le rende vive”.
“Noi vescovi abbiamo questa responsabilità di essere testimoni che il Signore Gesù è vivo, che il Signore Gesù è risorto, che il Signore Gesù cammina con noi, che il Signore Gesù ci salva, che il Signore Gesù ha dato la sua vita per noi, che il Signore Gesù è la nostra speranza, che il Signore Gesù ci accoglie sempre e ci perdona. La testimonianza. La nostra vita dev’essere questo: una testimonianza. Una vera testimonianza della Resurrezione di Cristo”. Lo ha spiegato stamane il Papa – secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana – nell’omelia pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.