Al via la nuova stagione dei progetti di servizio civile nelle sedi delle Acli. Il 5 ottobre scorso hanno cominciato a prestare servizio i 554 volontari vincitori dell’ultimo bando; impegnati su 20 Progetti, essi si aggiungono ai 43 volontari già impegnati sui 2 progetti in corso all’estero.
La proposta di un pre-sinodo da celebrare in ogni continente prima del sinodo di tutti i vescovi ha caratterizzato i lavori della Quinta e Sesta Congregazione generale del Sinodo dei vescovi. I padri sinodali chiuderanno la giornata con una ora di discussione libera, per poi riunirsi nei circoli minori nel corso della prossima settimana.
É stato il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ad ordinare vescovo nella basilica di San Pietro, monsignor Alberto Ortega Martín, nominato da Papa Francesco lo scorso 1° agosto nunzio in Iraq e Giordania.
“Senza alcun dubbio l’esercizio delle opere di carità ha oggi bisogno di autenticità carismatica e di rilancio nell’impostazione e nella gestione per non perdere la qualità spirituale e apostolica che identifica e giustifica tali opere”.
Il Papa ha inviato una lettera all’Inviato Speciale alla celebrazione conclusiva del I Congresso Eucaristico Nazionale della Repubblica Ceca, il cardinale Cordes, in cui ricorda l’importanza per pastori e fedeli di partecipare con frequenza all’Eucarisitia. Il Congresso sarà una occasione per la intera nazione per rafforzare e accrescere la fede.
"Nelle congregazioni generali di ieri pomeriggio e di stamane si sono tenuti 75 interventi di Padri Sinodali". Lo ha annunciato Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa Vaticana, nel corso del briefing quotidiano sulla XIV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Wilfried Fox Napier, Cardinale, arcivescovo di Durban, è uno dei prelati più in vista dalla pattuglia africana al Sinodo dei vescovi. Al Sinodo del 2014, fu inserito nella Commissione per l’Elaborazione della Relatio Finalis, e si era distinto per una forte presa di posizione contro la “colonizzazione ideologica” di cui era vittima l’Africa.
Gli occhi di Dio guardano al cuore, questa la riflessione centrale della omelia che il cappuccino Ioannis Spiteris, Arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia in Grecia, ha proposto ai padri sinodali nelle preghiera della mattina.
Per tutta la durata del Sinodo il cardinale Angelo Scola invia una serie di riflessioni alla sua diocesi di Milano. Ecco la prima. L’Assemblea sinodale non è un luogo di decisione, ma un ambito di condivisione, di comunione tra vescovi delle Chiese del mondo intero a cui il Papa domanda consiglio su temi particolarmente urgenti per la vita della Chiesa. In questo senso non bisogna aspettarsi dal Sinodo «decisioni», queste semmai le prenderà il Papa, ma piuttosto un rinnovato slancio missionario.
Si fanno sentire sui social al grido di #changeyourcity, la nuova campagna on e offline dei Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio. Che in realtà è “un’esplosione di voglia di cambiamento”, come spiegano dalla Comunità trasteverina. E’ “la voglia di cambiamento di chi, come i giovani, si è sentito ripetere che non è possibile cambiare, che è complicato, costa fatica o al massimo è meglio accontentarsi di aggiustare un po’ le cose”.
Durerà circa un’ora e un quarto la visita di Papa Francesco a Prato, prima tappa del suo itinerario verso Firenze. Secondo quanto annunciato dal vescovo di Prato Franco Agostinelli, dal sindaco Matteo Biffoni e dal prefetto Maria Laura Simonetti, l’elicottero dell’Aeronautica militare atterrerà allo stadio Lungobisenzio alle ore 7:45 del prossimo 10 novembre; da qui partirà il corteo in papamobile verso la Cattedrale, dove il Pontefice sosterà in preghiera nella Cappella del Sacro Cingolo e omaggerà la reliquia della Madonna, simbolo ecclesiale e civile di Prato.
Diversità che arricchisce e lettura dei segni dei tempi. Il Circolo Germanicus è sicuramente quello cui molti guardano con attenzione. Lavorano insieme i cardinali Marx, Kasper, Müller, e l’esperto padre gesuita Sievernich che ha lavorato con il Papa nel periodo in cui Bergoglio era in Germania a studiare Romano Guardini.
Giornata di chiusura della prima parte del Sinodo e inizio della seconda fase. Nell’ Aula del Sinodo si sono svolte due congregazione generali alla presenza del Papa e sono state lette le relazioni dei tredici circoli minori dedicate al dibattito sulla prima parte dello Strumento di lavoro, l’ascolto delle sfide sulla famiglia. Un tema che alcuni padri hanno definito troppo “sociologico” e che dato l’opportunità ai Padri di conoscersi meglio. Molti di loro infatti sono alla prima esperienza sinodale.
Evidenziare la bellezza della vita umana aperta all'amore, dare maggiore importanza al ruolo dei nonni, sottolineare che l’essenza integrale della famiglia è un tesoro. Sono i punti cardine evidenziati dal lavoro del Circolo minore Hibericus A, coordinato dal Cardinale honduregno Oscar Maradiaga e messi nero su bianco dal relatore , il Cardinale Josè Luiz Lacunza Maestrojuan.
“Ora la capitale — a meno di due mesi dall’inizio del giubileo — ha la certezza solo delle proprie macerie.” Il giudizio dell’ Osservatore romano sulle vicende che hanno portato il sindaco di Roma Ignazio Marino alle dimissioni è chiaro.
Due cose emergono chiaramente dalle relazioni dei tre circoli francofoni: lo strumento di lavoro ha un taglio troppo “europeo” e molte delle questioni che affliggono le comunità africane rimangono sullo sfondo, e la teoria del gender di grave carattere ideologico che è diffusa e a volte imposta da alcune organizzazioni internazionali.
C’è un dato comune nelle relazioni finali sulla prima parte dei quattro circoli minori anglofoni: nessuno è pienamente soddisfatto dell’Instrumentum Laboris. C’è chi chiede una descrizione “meno negativa” della situazione corrente della famiglia, come il Circolo Anglicus A; anche il Circolo Anglicus B sottolinea che “l’analisi delle difficoltà affrontate dalla famiglia è troppo negativa;” più positivo il Circolo Anglicus C, che pure sottolinea le difficoltà nell’analizzare il documento, tanto che “a volte il nostro lavoro è sembrato più confuso che metodico;” mentre il Circolo Anglicus D, dopo una analisi parecchio critica, conclude con forza: “I membri del Circolo sentono che Papa Francesco e il popolo della Chiesa hanno bisogno di un testo migliore, in cui le idee non sono perse nella confusione.”
Ci sono state espressioni di diverse sensibilità rispetto alla metodologia dell’Instrumentum Laboris, tuttavia questo “ostacolo è stato ugualmente superato dalla volontà, ben presto resa esplicita, di sforzarsi per offrire il più possibile una testimonianza di unità sui contenuti”. E’ quanto si legge nella relatio del circolo minore Italicus A redatta dal P. Manuel Jesus Arroba Conde e moderato dal Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento.
La seconda fase del Sinodo è cominciata questa mattina, dopo che le relazioni dei Circoli Minori sulla prima parte dell’Instrumentum Laboris sono state consegnate a Papa Francesco. Ora, si è cominciato a discutere sulla seconda parte. C’è ancora un po’ di confusione nella metodologia (il Cardinal Luis Antonio Tagle dice che “è bene ogni tanto essere confusi) e non ci sarà esortazione post-sinodale. Ma quello su cui tutti sembrano d’accordo, almeno a sentire l’arcivescovo Joseph Kurtz di Louisville, è che si deve cercare un nuovo linguaggio per proclamare il Vangelo.
“Povertà plurali”. Si intitola così il rapporto Caritas 2015 sulla povertà e l’esclusione sociale, che sarà presentato il 17 ottobre prossimo all’Expo2015, “frutto dell'analisi dei dati e delle esperienze quotidiane delle 218 Caritas diocesane operanti su tutto il territorio nazionale”.