Due nuovi santi e due nuovi beati per la Chiesa. Il 3 marzo, Papa Francesco ha incontrato il Cardinal Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, e ha approvato i decreti riguardanti quattro miracoli un decreto sulle virtù eroiche. Le date delle canonizzazioni saranno decise nel Concistoro del prossimo 15 marzo.
Un corso che funziona. Quest’ anno al XXVII Corso sul Foro interno organizzato dalla Penitenzieria Apostolica sono più di 535 i partecipanti da ogni parte del mondo. Molti sono gli studenti stranieri che stann completando i loro studi a Roma, molti però anche gli italiani e i sacerdoti con una certa esperienza.
Certo è difficile non vedere un nesso, almeno ideale, tra la vittoria dell’ Oscar per miglior film di “Il caso Spotlight” in una notte californiana e l’inizio dell’interrogatorio del cardinale australiano Pell quasi nelle stesse ore, da parte della Commissione statale che in Australia indaga su casi di abusi sessuali in quel paese.
Anche l’ Arcidiocesi di Torino aderisce all’iniziativa “24 ore per il Signore” promossa da Papa Francesco, al fine di rendere ancora più centrali la misericordia e il sacramento della Riconciliazione durante il periodo di preparazione alla Pasqua di Risurrezione del Signore: "La Quaresima di questo Anno Giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio. […] L’iniziativa “24 ore per il Signore”, da celebrarsi nel venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima, è da incrementare nelle Diocesi.
È venuto a Roma con una delegazione di 11 persone, ha salutato Papa Francesco, e poi è andato in terza loggia, per quello che era il vero clou della sua visita. Perché Rui Maria de Araujo, premier di Timor Est, è venuto a portare in Vaticano il documento di ratifica del Concordato Timor Est – Santa Sede, firmato lo scorso agosto a Dili da lui e dal Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.
“Oggi sono molte le istituzioni impegnate nel servizio alla vita, a titolo di ricerca o di assistenza; esse promuovono non solo azioni buone, ma anche la passione per il bene. Ma ci sono anche tante strutture preoccupate più dell’interesse economico che del bene comune”.
"Siamo venuti a Roma per invitare il Santo Padre in Pakistan e lui ha accettato". Così il ministro federale per la navigazione del Pakistan, Kamran Michael, ha dichiarato ieri al fondatore dell’Associazione Pakistani Cristiani in Italia, il prof. Shahid Mobeen, durante un incontro informale in Vaticano in occasione del quinto anniversario dell’assassinio di Shahbaz Bhatti.
Cuori induriti, chiusi, non adatti alla conversione. E’ questo il tema della riflessione che il Papa questa mattina ha proposto alla riflessione di chi ha partecipato alla messa di Santa Marta.
Su invito del Circolo culturale ‘Tullio Colsalvatico’ e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Macerata, in collaborazione con la comunità agostiniana, Tolentino ha ospitato l’architetto Josè Manuel Almuzara, presidente dell’associazione pro beatificazione di Antoni Gaudì, che davanti ad un folto pubblico ha affermato: “Gaudí, con la sua opera, ci mostra che Dio è la vera misura dell’uomo, che il segreto della vera originalità consiste, come egli diceva, nel tornare all’origine che è Dio. Lui stesso, aprendo in questo modo il suo spirito a Dio, è stato capace di creare in questa città uno spazio di bellezza, di fede e di speranza, che conduce l’uomo all’incontro con colui che è la verità e la bellezza stessa”.
Il Papa argentino che spera nell’Europa. In un incontro privato lo scorso 1 marzo con i membri del movimento francese “Poisson Roses”, Papa Francesco ha parlato di Europa, globalizzazione, politica. Un’ora e mezza, con l’aiuto di un interprete, in cui il Papa ha ribadito i temi sociali del suo pontificato. Ma anche sottolineato che “l’unico continente che può portare un po’ di unità nel mondo è l’Europa”. Perché “la Cina può anche avere una cultura più grande, più profonda”. Ma solo l’Europa ha “una vocazione per un servizio universale".
Anche la Diocesi di Pavia aderisce alle "24 ore per il Signore" volute da Papa Francesco.
“Non è possibile negoziare sull’insegnamento di Gesù”. Il Cardinal Gehrard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, lo sottolinea in una lunga intervista al Koelner Stadt Anseiger, il giornale della diocesi di Colonia. Una linea dritta, quella del “guardiano della fede”. Già al convegno sulla Deus Caritas Est, in una inconsueta (per lui) interpolazione a braccio, sottolineò che “non ci può essere un matrimonio tra due uomini”, e che dirlo “non significava entrare in cose politiche”, ma chiedere ai politici di “rispettare la natura umana”. E, in una intervista esclusiva ad ACI Stampa nel dicembre 2015, aveva messo in guardia da un mal interpretato concetto di misericordia: “Misericordia non significa laissez faire”.
In vista della Pasqua a Gerusalemme si pare la prima parte del Terra Sancta Museum dedicata alla Via dolorosa. L’appuntamento è per il 17 marzo 2016, presso il convento della Flagellazione di Gerusalemme, per rivivere la Via Crucis di Gerusalemme. Il progetto che si prevede completato per il 2017 si apre con questa sezione multimediale.
Oggi il pellegrinaggio stazionale ci porta a San Sisto, detto vecchio perché è il più antico convento che abbiano a Roma i figli del Santo di Callaroca.
Da Norcia, Subiaco e Cassino fino in Olanda, a L’Aja e Amsterdam. La fiaccola Pro Pace et Europa Una quest’anno va verso il Paese dei tulipani. Ma prima passa da Papa Francesco, che – come ormai tradizione – la benedice nel mezzo del pellegrinaggio.
Povero, orfano e vedova: la Bibbia è chiara sulle categorie più deboli da proteggere, perché i peccati siano rimessi. E Papa Francesco riprende questo tema nell’udienza generale, riprendendo le parole di Isaia: “Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova…” Ma anche “Pensate ai tanti profughi che sbarcano in Europa e non sanno dove andare”. Perché così “dice il Signore, i peccati, anche se fossero scarlatti, diventeranno bianchi come la neve, candidi come la lana”.
È una “agenda silenziosa”, nel senso che “non fa molto rumore” quella che Caritas Internationalis ha messo in campo per la Siria, ormai dilaniata da cinque anni di guerra che non sembra avere fine. Spiega Michel Roy, segretario generale di Caritas Internationalis: “Si tratta di sviluppare l’educazione, oltre che i primi aiuti, e di fare campagna per la pace, di invitare tutti alla preghiera comune. E di chiedere a tutti di sollecitare i governi a trovare una soluzione politica”. Perché “la pace è il bene più prezioso e più richiesto nella Regione”. E per questo, Caritas Internationalis si è fatta promotrice di un evento il prossimo 16 marzo, presso il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra. Per non chiudere gli occhi di fronte al dramma siriano.
Belgio, un buon punto per la Chiesa nei casi degli abusi: nella settimana in cui veniva presentato il Rapporto 2012/2015 sui casi di abuso sessuale nella Chiesa belga, la Santa Sede e la Chiesa in Belgio hanno affrontato a Gent una “class action” che chiedeva danni per casi di abusi sessuali da parte di sacerdoti. E ha avuto ragione.
"Grazie per quello che fate". Con queste parole Papa Francesco ha accolto stamattina a Santa Marta il presidente, Alfredo Mantovano, il direttore, Alessandro Monteduro, e la portavoce, Marta Petrosillo, di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
“Quando Dio perdona, il suo perdono è cosi grande che è come se dimenticasse. Tutto il contrario di quello che facciamo noi, delle chiacchiere: ma questo ha fatto quello, ha fatto quello, ha fatto quello…e noi abbiamo di tante persone la storia antica, media, medievale e moderna, e non dimentichiamo. Perché? Perché non abbiamo il cuore misericordioso. Fa con noi secondo la Tua clemenza, dice questo giovane Azaria. Secondo la Tua grande misericordia. Salvaci. E’ un appello alla misericordia di Dio, perché ci dia il perdono e la salvezza e dimentichi i nostri peccati”. Lo ha detto il Papa, commentando nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta le Letture del giorno.