Una enciclica missionaria. Una enciclica sull’amore fortemente radicato nella verità, che si concentra sul concetto di luce. Una enciclica da rileggere oggi, dieci anni dopo la sua pubblicazione, per comprenderne la portata profetica e traghettarla nell’Anno della Misericordia. Tutto questo è la Deus Caritas Est, la prima enciclica di Benedetto XVI, della quale si è discusso in un simposio organizzato dalla Fondazione Ratzinger su “Deus Caritas Est. Porta di misericordia,” dal 19 al 21 novembre.
“La Chiesa è sposa di Gesù, ma il suo Signore se ne è andato e il suo unico tesoro è il suo Signore. E la Chiesa, quando è fedele, lascia tutto in attesa del suo Signore. Invece quando la Chiesa non è fedele o non è tanto fedele o non ha tanta fede nell’amore del suo Signore cerca di arrangiarsi anche con altre cose, con altre sicurezze, più dal mondo che da Dio”. Lo ha detto il Papa – secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana – durante l’omelia della messa quotidiana a Santa Marta.
“Non vedo l’ora di essere con voi, vengo come messaggero del Vangelo per proclamare il massaggio di amore, riconciliazione, pace e perdono di Gesù Cristo”. E’ quanto afferma il Papa in un videomessaggio diffuso oggi e rivolto alle popolazioni di Kenya ed Uganda dove il Pontefice arriverà tra poco giorni.
Il 2015 è un anno molto appropriato per la riflessione sui documenti del Concilio Vaticano II. Molti infatti furono promulgati esattamente 50 anni fa, nelle ultime sessioni conciliari e gli studiosi in questo anno che sta per concludersi stanno approfittando del giubileo conciliare per riflettere sui testi più significativi. La scorsa settimana la Pontificia Università Gregoriana ha organizzato in collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede tre giornate di studio dedicate alle Dei Verbum che si sono aperte con la conferenza “Ascoltare la Parola di Dio – vedere il mondo alla luce della fede” del Card. Gerhard Ludwig Müller Prefetto della Congregazione.
Un ufficio per giudicare quanto le parti rendono umana una guerra, vale a dire rispettano il diritto umanitario. Sì all’intervento in zone di conflitto, ma solo se ha una legittimazione internazionale. No ad una pace a pezzi. Il Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, lancia tutti questi temi ad una conferenza a Villa Nazareth.
Il Papa ha inviato un messaggio di cordoglio in seguito all'attentato dei giorni scorsi a Bamako, in Mali, in cui sono rimaste uccise decine di persone.
Anche se “nella realtà attuale, c’è la spiacevole tendenza a considerare la religione come un fattore negativo che alimenta il conflitto”, essa invece può offrire un contributo importante e positivo al processo di pace. Lo ha ricordato il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, intervenendo alla giornata conclusiva del Colloquio “Mediterraneo: una strada nel mare”, organizzato a Pozzallo da Rinascita Cristiana e dal “Mouvement International d’Apostolat des Milieux Sociaux Indépendants” (MIAMSI).
Tra rigide e imponenti misure di sicurezza, il Papa si è affacciato stamane alla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano per recitare la preghiera mariana dell’Angelus in occasione della Solennità di Cristo Re che conclude l’anno liturgico.
Il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha provveduto alla notifica agli imputati e ai loro avvocati della richiesta di rinvio a giudizio presentata dall’Ufficio del Promotore di Giustizia aconclusione della fase istruttoria del procedimento in corso per la divulgazione illecita di notizie e documenti riservati, e del conseguente Decreto di rinvio a giudizio, emesso dal Presidente del Tribunale in data 20 novembre.
Per la quinta volta nel Palazzo Apostolico si è svolta ieri la cerimonia di consegna del Premio Ratzinger, quello che ormai tutti gli studiosi chiamano il Nobel della teologia.
Ha dato prova di misericordia e di amore evangelico per il nemico. Ha servito la Chiesa, sia nel suo governo centrale che nelle sue sfaccettature locali, dimostrando che l’amore di Cristo è davvero universale. E soprattutto ha mostrato il suo amore per la giustizia e per la pace, quanto mai fondamentali oggi. Al Cardinal François-Xavier Nguyen Van Thuan manca il riconoscimento di un miracolo perché sia proclamato beato. Dal 2013, la causa di beatificazione – istruita dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace di cui è stato presidente – è nella fase romana. Ma la sua storia racconta già la sua santità. Anche lui è un santo per il Giubileo.
“Per Benedetto XVI, l’attenzione nei confronti della dignità della vita, già a partire dai suoi inizi fino al suo termine naturale, è la condizione necessaria affinché la vita, che per gli uomini è un bene inviolabile di cui non si può disporre a proprio piacimento, venga percepita ed accettata come un dono del Creatore. La vita, in quanto dono di Dio, ha la propria dignità e la propria inviolabilità - così afferma Benedetto in altri interventi - ed entrambe queste qualità non possono essere messe in discussione sia per chi soffre, che per chi è portatore di handicap e per chi non è ancora nato. La dignità della vita è insita nella natura umana. E da ciò emergono i diritti e i doveri dell’uomo sia nei confronti del prossimo, quando lo si incontra concretamente, sia nei confronti della società, intesa come tessuto sociale in cui si muovono gli individui”. Lo ha ricordato il Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Muller, nel corso di un intervento dedicato alla teologia della vita nell’opera di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI.
Il prossimo 12 dicembre 2015 il Papa Francesco presiederà una Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro. È il secondo anno consecutivo che il Santo Padre celebra la Santa Messa, presso l’altare della Cattedra di Pietro, in onore della Patrona del Messico, che è anche Patrona di tutta l’America Latina e Imperatrice del Continente Americano.
Papa Francesco ha ricevuto nell'Aula Paolo VI i partecipanti al Congresso Mondiale su “Educare oggi e domani, una passione che si rinnova”. Francesco ha risposto a braccio alle domande di alcuni dei partecipanti.
Lo hanno chiamato “Sportello della Misericordia” e nasce in una delle periferie di Roma la parrocchia di San Gelasio I, grazie alle ACLI. Un punto di ascolto, ma anche di sostegno per difendere i diritti dei più deboli, per le tutele previdenziali, diritto di famiglia, immigrazione, lavoro domestico, e tanto altro. Due i giorni di apertura, il mercoledì dalle 16.30 alle 18 e il giovedì dalle 10 alle 12.
Ieri sera a Roma, nel complesso di Santa Maria dell’Anima, è stato presentato il libro del Cardinale Robert Sarah “Dio o niente”. Sono intervenuti il Cardinale George Pell, Prefetto della Segreteria per l’Economia, Monsignor Georg Ganswein, Prefetto della Casa Pontificia, e Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Prima di iniziare la conferenza, il Cardinale Sarah – Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti – si è intrattenuto per rispondere alle domande di Acistampa.
"I bambini e gli adolescenti sono le prime vittime innocenti del disagio e delle difficoltà che tante famiglie stanno vivendo in questi anni di crisi sociale ed economica, ma anche a causa di tanti conflitti che stanno dilaniando tante parti del Mondo. Occorre intensificare gli sforzi e le iniziative che siano di vero supporto alle famiglie. Senza questo impegno non potremo parlare di futuro sereno e sicuro per i tanti bambini che soffrono e si trovano in difficoltà".
Il Papa ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano il Presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko.
La sua “magna charta” per essere un buon sacerdote, Papa Francesco la ripete davanti ai partecipanti a una conferenza organizzata dalla Congregazione per il Clero. Il prete deve essere vicino alla gente, deve risiedere in diocese, perché “il decreto di residenza di Trento” non è ancora stato abrogato, e perché il suo compito è quello di essere presente, di non lasciare mai nessuno senza sacramenti. Il prete deve essere gioioso, e non rigido. Il prete deve essere parte della sua famiglia..
Si sono aperte ieri a Venezia le celebrazioni per la Festa della Madonna della Salute per invocare di nuovo, sia a livello individuale che comunitario, il dono della salute e della pace. Lo comunica una nota del Patriarcato.