Lahore, 27 marzo, attacco ai cristiani mentre festeggiavano la Pasqua in un parco. Aden, Yemen, 4 marzo. Quattro Missionarie della carità, la congregazione fondata da Madre Teresa di Calcutta, vengono trucidate da islamisti. In questo mese di marzo, in cui la comunità cristiana è stata nuovamente messa sotto attacco, Aiuto alla Chiesa che Soffre ribadisce con forza la necessità di porre fine ad una tragica tendenza che la Fondazione pontificia – autrice dal 1999 del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo – continua a registrare di anno in anno.
L’Assemblea plenaria annuale della Pontificia Commissione Biblica è convocata dal 4 all’8 aprile prossimi presso la Domus Sanctae Marthae, sotto la presidenza del Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. A dirigere i lavori sarà P. Pietro Bovati. Segretario generale della Commissione.
Nella prima Udienza Generale dopo Pasqua, Papa Francesco ha concluso il ciclo di catechesi sulla misericordia nell’Antico Testamento commentando il Salmo 51, il salmo del Miserere.
Paul Darrow aveva 15 anni quandò andò per la prima volta ad una spiaggia gay. Non passò molto tempo che partì in autostop per New York, dove c’era una brulicante scena gay e dove poteva cercare una carrier da modello. Una volta arrivato lì, ottenne un posto da modello internazionale, stando gomito a gomito con celebrità nei club della Città.
In India ne sono sicuri: gli oltre 100 cristiani uccisi nel 2008 a Kandhamal, nella regione dell’Orissa, in una ondata di violenza anti-cristiana senza precedenti sono martiri. Tanto che si sta lavorando perché sia avviata la causa di beatificazione. Per questo, lo scorso 9 febbraio, in una riunione senza precedenti, i familiari di 80 delle vittime si sono riunite nel centro pastorale di Divyaiyoti.
Sono giunte direttamente dal passato, eppure per diverso tempo quasi dimenticate. Le 107 pergamene rinvenute nella Cattedrale di Aquino (diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo) e recentemente restaurate grazie al Circolo San Tommaso d’Aquino possono aprire nuovi squarci sulla storia del territorio, e raccontare qualcosa di nuovo di un’epoca sulla quale c’è pochissima documentazione.
Anche il Papa Emerito Benedetto XVI ha voluto ricordare Madre Angelica, fondatrice di EWTN, affermando che morire il giorno di Pasqua "è un dono". A riferirlo a Catholic News Agency è stato l'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI.
Dopo aver recitato il Regina Coeli, Papa Francesco ha parlato del tragico attentato che ieri ha insaguinato il Pakistan: uccise oltre 70 persone per lo più cristiani, molti i bambini. Il Papa ha condannato " l'esecrabile attentato che ha fatto strage di tante persone innocenti, per la maggior parte famiglie della minoranza cristiana".
"La strage orribile di decine di innocenti nel parco di Lahore getta un’ombra di tristezza e di angoscia sulla festa di Pasqua. Ancora una volta l’odio omicida infierisce vilmente sulle persone più indifese. Insieme al Papa, che è stato informato preghiamo per le vittime, siamo vicini ai feriti, alle famiglie colpite, al loro immenso dolore, ai membri delle minoranze cristiane ancora una volta colpite dalla violenza fanatica, all’intero popolo pakistano ferito". Lo afferma in una nota Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana
La Chiesa Cattolica degli Stati Uniti ha perso la Clarissa che ha cambiato il volto del Cattolicesimo negli USA e nel mondo. Madre Maria Angelica dell’Annunciazione, fondatrice dell’Eternal World Television Network (EWTN), è morta il 27 marzo 2016, alle ore 17 (ora standard centrale), dopo aver lottato per anni con le conseguenze di un ictus. Aveva 92 anni. I funerali si terranno il prossimo venerdì.La Chiesa Cattolica degli Stati Uniti ha perso la Clarissa che ha cambiato il volto del Cattolicesimo negli USA e nel mondo. Madre Maria Angelica dell’Annunciazione, fondatrice dell’Eternal World Television Network (EWTN), è morta il 27 marzo 2016, alle ore 17 (ora standard centrale), dopo aver lottato per anni con le conseguenze di un ictus. Aveva 92 anni. I funerali si terranno il prossimo venerdì.
Il bilancio è pesante: 41 persone, tra cui 17 tra i 10 e I 16 anni; 105 feriti, alcuni gravissimi. L’attentato avvenuto nel villaggio iracheno di Asriya, vicino la città di Iskandariah, a 50 chilometri di Baghdad, non ha raccolto attenzione internazionale. Ma ha raccolto quella della Santa Sede, da sempre attenta a quello che succeed in Iraq, dove il vescovo Cavina si recherà in missione con un contributo del Papa di 100 mila euro. E puntuale, mentre ancora Papa Francesco sta celebrando la Messa di Pasqua, arriva il cordoglio del Pontefice in un telegramma firmato dal Segretario di Stato, il Cardinal Pietro Parolin.
“Di fronte alle voragini spirituali e morali dell’umanità, di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte, solo un’infinita misericordia può darci la salvezza”. Nell’Urbi et Orbi del giorno di Pasqua, Papa Francesco indica al mondo la strada della misericordia per superare i conflitti, i drammi e le emarginazioni del nostro tempo. Perché davvero Cristo è risorto, e “la sua Resurrezione realizza pienamente la profezia del salmo: la misericordia di Dio è eterna, il suo amore è per sempre, non muore mai”.
Nonostante il dubbio circa il racconto delle donne, Pietro si alza e corre al sepolcro: “non rimase seduto a pensare, non restò chiuso in casa come gli altri. Non si lasciò intrappolare dall’atmosfera cupa di quei giorni, né travolgere dai suoi dubbi; non si fece assorbire dai rimorsi, dalla paura e dalle chiacchiere continue che non portano a nulla. Cercò Gesù, non se stesso. Preferì la via dell’incontro e della fiducia e, così com’era, si alzò e corse verso il sepolcro, da dove poi ritornò pieno di stupore”. Lo ha detto il Papa nella omelia pronunciata durante la solenne veglia pasquale presieduta nella Basilica di San Pietro.
Mentre Papa Francesco presiedeva la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, l'Elemosiniere di Sua Santità l'Arcivescovo Konrad Krajewski si è recato per le vie di Roma in unione spirituale con la Via Crucis celebrata dal Papa.
Ad Argenteuil in Francia fino al 10 aprile in occasione del Giubileo è in corso la ostensione solenne e straordinaria di quella che la tradizione vuole sia la Sacra Tunica. A decidere l’ostensione è stato il vescovo di Pontoise e “Guardiano della Santa Tunica” mons. Stanislas Lalanne. La Sacra Tunica si ritiene sia l’indumento che Gesù avrebbe indossato prima della crocifissione.
In uno tra gli scenari più suggestivi ed unici che solo Roma può offrire, Papa Francesco ha presieduto la Via Crucis del Venerdì Santo, la quarta del suo Pontificato.
La Croce è “simbolo dell’amore divino e dell’ingiustizia umana, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell’obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria”. Lo ha detto il Papa recitando la preghiera conclusiva della Via Crucis del Venerdì Santo presieduta al Colosseo.
L’unico giorno in cui la Chiesa non celebra la liturgia eucaristica è il giorno della morte di Gesù. Ma si adora la croce, e l’amore che ha portato su quella croce Dio stesso per noi.
Quattordici stazioni, quattordici meditazioni. Ogni momento della Via Crucis che questa sera - come ogni anno - sarà presieduta dal Papa al Colosseo sarà scandito dai riferimenti al presente contenuti nelle riflessioni affidate al Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia - Città della Pieve.
Tra fede e tradizione. Giovedì Santo: Trastevere si illumina solo delle luci e dell’atmosfera suggestiva dei sepolcri allestiti nelle varie Chiese del rione.