Il Giubileo è davvero per tutti e così anche la associazione FRATELLO che dalla Francia e da tutto il mondo is occupa degli ultimi, gli esclusi i senza tetto, ha organizzato un appuntamento giubilare dall’11 al 13 novembre 2016.
Commentando l'episodio di Lidia narrato dagli Atti degli Apostoli, Papa Francesco ha ricordato - nel corso della messa quotidiana a Santa Marta - che "è proprio lo Spirito Santo, che ha fatto sentire a questa donna che Gesù era il Signore; ha fatto sentire a questa donna che la salvezza era nelle parole di Paolo; ha fatto sentire a questa donna una testimonianza. Lo Spirito dà testimonianza di Gesù. E ogni volta che noi sentiamo nel cuore qualcosa che ci avvicina a Gesù, è lo Spirito che lavora dentro".
Tra il 30 aprile e il primo maggio ad Ortona, cittadina abruzzese sul mare Adriatico si celebra il "Perdono di San Tommaso", una festa legata ad uno speciale privilegio concesso nei secoli dai Sommi Pontefici per la presenza nella cittadina abruzzese delle reliquie di San Tommaso Apostolo.
“Voglio tornare a casa”. È questa la frase ricorrente sentita dagli sfollati in Ucraina da monsignor Giampietro Dal Toso, segretario del Pontificio Consiglio Cor Unum. Monsignor Dal Toso è stato in Ucraina, a Kiev, dal 24 al 27 aprile, per definire come utilizzare i proventi della colletta straordinaria per l’Ucraina che Papa Francesco ha lanciato lo scorso 24 aprile. Ha visto storie di vita ordinaria, necessità impellenti nelle zone rurali dove a volte “si fa anche la fame”, ma anche una situazione economica disastrosa, che “è collegata, ma non dipende dal” conflitto e che rende difficile la vita della popolazione. Una “emergenza umanitaria” nascosta da un “conflitto nel cuore dell’Europa”, cui l’iniziativa del Papa ha dato finalmente visibilità.
Cosa resta di San Giovanni Paolo II, cinque anni dopo la sua beatificazione? Benedetto XVI, nella sua omelia per l’occasione, ricordò la profonda spiritualità mariana del suo predecessore, ricordando come Maria fosse citata nell’ultimo capitolo delle Lumen Gentium. “Tutti i membri del Popolo di Dio – Vescovi, sacerdoti, diaconi, fedeli laici, religiosi, religiose – siamo in cammino verso la patria celeste, dove ci ha preceduto la Vergine Maria, associata in modo singolare e perfetto al mistero di Cristo e della Chiesa. Karol Wojtyła, prima come Vescovo Ausiliare e poi come Arcivescovo di Cracovia, ha partecipato al Concilio e sapeva bene che dedicare a Maria l’ultimo capitolo del Documento sulla Chiesa significava porre la Madre del Redentore quale immagine e modello di santità per ogni cristiano e per la Chiesa intera”.
La missione dei militari? “Educare ad una cultura della pace, della concordia, della solidarietà e della carità”. Così l’ha definita il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nell’omelia della Messa che ha concluso il Giubileo delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine. Tre giorni in cui i rappresentanti della sicurezza hanno riflettuto anche sul loro ruolo nella costruzione della pace.
Pace per la Siria. Papa Francesco lo chiede ancora una volta, al Regina Coeli del Primo maggio, mentre giungono le notizie di un conflitto che sembra non avere mai fine e a cui da sempre il Papa ha dato una attenzione particolare: alla Siria fu dedicata, infatti, la prima iniziativa “diplomatica” di Papa Francesco, quella giornata di digiuno e preghiera del 2013 che sembrava essere un auspicio. Ma la giornata è anche l’occasione per festeggiare la Pasqua ortodossa, e Papa Francesco lo ricorda con un “Christos Anesti” al termine dell’Angelus, con l’augurio che “il Signore risorto rechi a tutti i doni della sua luce e della sua pace”.
É un appuntamento consueto da alcuni anni. I colori dello Sri Lanka accendono la Basilica del Santo a Padova il 1° maggio con una messa in occasione dell'annuale pellegrinaggio antoniano delle comunità Sri Lankesi residenti in Italia.
La “gemma fulgida” di Caterina da Siena è un esempio per il Giubileo della Misericordia. Perché la sua risposta allo sfacelo dei tempi non fu quella “di porsi sul piedistallo a giudicare il mondo”, ma piuttosto “di scegliere una via di penitenza evangelica e di conversione, per diventare con la sua vita un appello a tornare a Dio, ad essere Sposa di Cristo, alla pace e alla riconciliazione tra i popoli divisi dalle guerre”. Il Cardinal Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, celebra così Santa Caterina da Siena, in una Messa che si è tenuta a Santa Maria Sopra Minerva il 29 aprile.
"La Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza e contro la pedofilia" compirà 20 anni e sarà celebrata in tutta Italia e all’estero il 1° maggio con momenti di preghiera e con l’atteso incontro in Piazza San Pietro, con Papa Francesco.
Da quando l’arcivescovo Bernardito Auza era stato nominato osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite di New York, era rimasto senza incarico. Ma ora, quasi due anni dopo, l’arcivescovo Francis Assisi Chullikat ha un nuovo incarico: quello di nunzio apostolico in Kazakhstan e Tadjikistan.
Il saluto del Papa per Angelo Scelzo, da tre anni vicedirettore della Sala Stampa vaticana, che da oggi va in pensione. Al termine dell’udienza giubilare, Papa Francesco ha salutato e ringraziato il giornalista, e – ha detto poi padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana – “gli ha anche indirizzato una lettera che esprime stila e gratitudine.”
"Ringrazio Aiuto alla Chiesa che Soffre per il suo coraggio e la sua determinazione nel sostenere i cristiani perseguitati. Questo evento, unico e originale, che onora il sangue dei martiri che grida verso il cielo, ci stimoli tutti a non lasciarci arrendere e a credere alla pace, a costruirla giorno per giorno". Sono parole Monsignor Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo, pronunciate alle 20.45 circa di ieri sera, pochi minuti dopo che Fontana di Trevi, illuminata da fasci di luce rossa, ha portato all’attenzione il dramma della persecuzione, di cui sono vittima almeno 200milioni di cristiani.
Udienza generale dedicata alla Riconciliazione, nel giorno del Giubileo straordinario delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine. E Papa Francesco fa un appello ai confessori: “Aiutate le persone che vengono per riconciliarsi con Dio, e aiutateli nel cammino di questa riconciliazione”. E alla fine, un pensiero per i militari: “Siate strumenti della riconciliazione, aiutate a sviluppare la pace”.
In questi giorni a Roma si celebra il Giubileo dei Militari. Ordinari militari e cappellani di tutto il mondo sono giunti nella Città Eterna per celebrare il loro Giubileo della misericordia. Domani la messa solenne nella Basilica Vaticana presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Acistampa ha incontrato l’Arcivescovo Fernando Guimaraes, CSSR, Ordinario Militare del Brasile con il quale ha fatto il punto sull’esperienza giubilare e sull’impegno dei cappellani militari all’interno delle Forze Armate.
“Facciamo memoria, questa sera, del sangue dei martiri cristiani, versato per la violenza degli uomini e il peccato nel mondo. Come sostiene Papa Francesco, anche il silenzio e l’omertà sono peccato!”
“Questo libro è servito soprattutto a me per capire da dove provengo e il valore prezioso della città dove sono nata e continuo a costruire la vita con la mia famiglia, Matera”.Con queste parole l’autrice e professoressa Maria Pina Rizzi commenta il suo libro “Le Chiese rupestri di Matera. Perle di bellezza e di cultura”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana.
Si chiamava Tommaso Zeng Jingmu, aveva quasi 96 anni, ed è morto lo scorso 2 aprile. ACI Stampa ne aveva dato notizia. Ma la notizia ufficiale, però, è arrivata solo una settimana fa, tramite l’Agenzia Fides, legata alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. E il ritardo è comprensibile. Zeng era vescovo emerito e non ufficiale della diocesi di Yuijang, nella provincia di Jianxi, in Cina. Ed aveva trascorso più di 30 anni in carcere.
"Nel mio ministero incontro continuamente persone affette da malattie cosiddette “rare”. In effetti, queste patologie riguardano milioni e milioni di persone in tutto il mondo, causando sofferenze e preoccupazioni. È motivo di speranza constatare che questo progetto vede coinvolte persone e istituzioni diverse, di culture, società e religioni differenti, tutte accomunate da una spiccata sensibilità verso le persone malate".
“Se diciamo di non avere peccato, facciamo di Dio un bugiardo. Se tu dici che sei in comunione con il Signore, ma cammina nella luce! Ma la doppia vita no! Quella menzogna che noi siamo tanto abituati a vedere, anche a caderci pure noi. Dire una cosa e farne un’altra. Sempre la tentazione: la menzogna noi sappiamo da dove viene: nella Bibbia, Gesù chiama il diavolo padre della menzogna, il bugiardo. E per questo, con tanta dolcezza, con tanta mitezza, questo nonno dice alla Chiesa adolescente, alla Chiesa ragazza: non essere bugiarda! Tu sei in comunione con Dio, cammina alla luce. Fa opere di luce, non dire una cosa e farne un’altra, non la doppia vita e tutto questo”. Lo ha detto il Papa stamane commentando la Lettera di San Giovanni nel corso dell’omelia pronunciata durante la Messa a Santa Marta.