Sul volo che lo ha riportato in Italia dal Messico Papa Francesco ha “affrontato” la consueta conferenza stampa con i giornalisti ammessi sull’aereo papale. Un lungo e intenso botta e risposta in cui Papa Bergoglio ha affrontato i temi di più stretta attualità. Dalla lotta alla pedofilia all’incontro con il Patriarca Kirill e alle reazioni dei cattolici ucraini fino al disegno di legge sulle unioni civili in Italia passando per la campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti ed il tema dell’immigrazione.
Al suo rientro dal Messico Papa Francesco ha inviato un telegramma di saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui ha assicurato “una speciale preghiera per il bene, la serenità e la prosperità della diletta Nazione Italiana”.
Papa Francesco ha accettato questa mattina la rinuncia, presentata per motivi di età, dell’Arcivescovo di Benevento Mons. Andrea Mugione. A succedergli sarà Don Felice Accrocca, del clero della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno.
Tra gli appuntamenti giubilari a Roma uno in particolare riguarda la diocesi di Roma ed è quello degli operatori del turismo. Si celebra sabato a San Giovanni in Laterano. L’ appuntamento è stato voluto dal Cardinale Vicario Agostino Vallini e organizzato dall’Opera Romana Pellegrinaggi.
È un no chiaro e netto, quello della Santa Sede, alle politiche di liberalizzazione dell’aborto per contrastare il virus Zika in nome di un supposto collegamento con casi di microcefalia del feto. Non ci sono mezzi termini nel discorso che l’arcivescovo Bernardito Auza ha tenuto lo scorso 16 febbraio, in una discussione interattiva che è seguita al briefing sul Virus Zika convocata dal Presidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
"Non hanno niente e possono perdere la cittadinanza in ogni momento". Così monsignor Daniel Adwok, arcivescovo di Khartoum, descrive ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la condizione di circa un milione e mezzo di sudsudanesi che a causa del conflitto in atto nel più giovane Stato al mondo, hanno riparato nel vicino Sudan.
E’ già sera, quando il Papa arriva all’aeroporto, e sta per lasciare il Messico. Un Messico dove il Papa ha sperimentato la notte, che è poi il buio della spirale di violenza, della guerra dei cartelli del narcotraffico, dei desaparecidos, degli indigeni messi da parte nella società. Parte da Ciudad Juarez, la NInive moderna, dove la notte sembra più scura. Eppure, il Papa vede squarci di luce.
“Chiedete il dono delle lacrime. Chiedete il dono della conversione”. Papa Francesco si rivolge agli abitanti di Ciudad Juarez, ma anche a quanti sono dall’altra parte della rete. Una rete che – denuncia il Papa – “cattura e distrugge sempre i più poveri”. L’altare è posto più in alto, così che lo vedano anche quelli di là della frontiera del Messico. E la lettura suggerisce al Papa una similitudine: Ciudad Juarez come Ninive.
“Che cosa vuole lasciare il Messico ai suoi figli?” La domanda del Papa è rivolta a tutto il mondo del lavoro in Messico, imprenditori e lavoratori riuniti a Ciudad Juarez nella ultima giornata del viaggio. Nel palazzo dello sport del Colegio de Bachilleres il Papa, di fronte a circa tremila persone, pone le domande chiare ad un mondo dove la giustizia sociale sembra una chimera.
Il primo appuntamento del Papa a Ciudad Juárez – ultima tappa del viaggio apostolico in Messico, la città dei migranti al confine con gli Stati Uniti – è la visita al penitenziario “Centro de Readaptación Social estatal n.3”
Le avevano dipinte sui pali della luce della via Panamericana, che taglia la città di Juarez, dove il Papa conclude oggi il suo viaggio in terra messicana. Croci, una dopo l’altra, quasi tutte con sfondo rosa, a segnalare la scomparsa di giovani, quasi sempre donne, quasi sempre violentate, molto spesso introdotte nel giro della prostituzione. Sono state cancellate stamattina, prima dell’arrivo del Papa, come documentato dalle immagini di Maurizio Di Schino di TV2000.
È con un telegramma firmato dal Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che la Santa Sede esprime il suo cordoglio per la morte di Boutros Boutros-Ghali, copto, dal 1992 al 1996 Segretario generale delle Nazioni Unite.
É noto come Codex Diplomaticus Cajetanus, ed è dato al 984. É un codice con il testo dell’ Exultet. L’inno che annuncia la resurrezione la notte di Pasqua. Il testo è stato recentemente restaurato e fa parte di una ricco produzione di manoscritti della Italia meridionale.
I missionari della misericordia sono chiamati ad essere sempre a disposizione. Le diocesi possono chiamarli a portare il perdono, che per volontà del Papa sarà esteso anche a quattro dei cinque peccati riservati.
La visita alla Cattedrale di Morelia si è aperta con l’omaggio di Papa Francesco al Beato Josè Sanchez del Rio ucciso nel febbraio 1928 a 14 anni durante la persecuzione dei “cristeros”. Il Papa a breve lo canonizzerà. Davanti ai tanti ragazzi che affollavano la Cattedrale Francesco ha improvvisato un breve discorso a braccio
La nostra vita parla della preghiera, e la scuola della preghiera è la scuola della vita. Per questo non si deve cedere alla rassegnazione.
Quando andrà il Papa in Argentina? La domanda giunge a padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, durante uno dei briefing quotidiani con i giornalisti in occasione del viaggio di Papa Francesco in Messico.
Il 2 febbraio scorso a Parigi l'UNESCO ha dichiarato ufficialmente il sito del Battesimo di Cristo Patrimonio dell’Umanità.
“Chi ha vissuto accanto a Giovanni Paolo II sa bene che nella sua vita non c’è spazio per alcuna dietrologia maliziosa. Egli era libero e trasparente, non ha avuto alcun complesso perché era un uomo purissimo che rispettava ogni persona in ogni situazione della sua vita. Questa è l’unica chiave di lettura con cui interpretare tutta la sua vita esemplare e santa”.
Viene “indebolita e messa in discussione”, come se fosse “un modello ormai superato e incapace di trovare posto all’interno delle società”. Eppure la famiglia è ancora una risposta per Papa Francesco, anzi la risposta. Perché – analogamente a quanto dice sulla Chiesa – “preferisco una famiglia ferita che ogni giorno cerca di coniugare l’amore, a una società malata per la chiusura e la comodità della paura di amare”.