La Cappella Portinari è uno dei luoghi più belli e suggestivi del capoluogo lombardo, presso la basilica di Sant'Eustorgio, dove lo stile toscano del Quattrocento si è fuso con il gusto lombardo. E dove i mirabili affreschi del Foppa e le splendide sculture di Balduccio da Pisa "vegliano" le reliquie di san Pietro Martire. Il 23 giugno 2016, alle ore 20.30, il Museo di Sant’Eustorgio a Milano inaugurerà il nuovo impianto di illuminazione per la Cappella Portinari, realizzato grazie alla generosità di Barovier & Toso Vetrerie Artistiche Riunite S.r.l., sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio e dell'Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta Fra’ Matthew Festing, in occasione della festività di San Giovanni Battista, Santo patrono dell’Ordine di Malta, che si celebra il 24 giugno.
Tra i tanti motivi che hanno portato alla defezione Chiese ortodosse di Antiochia, Bulgaria, Mosca e Georgia al Concilio panortodosso ve ne sono due in particolare che meritano di essere elencati.
Il Gemelli apre le porte ai senzatetto e offre assistenza e sostegno, oltre che un letto e un pasto sicuri. È stata infatti inaugurata la “Villetta della Misericordia”, nel campus dell'Università Cattolica di Roma, pronta ad ospitare i più bisognosi con 20 posti letto
Piccolo di statura, magrissimo e con un filo di voce da cui tuttavia si sentiva la grandezza dell'amore di Dio. Questa è la descrizione di Giusppe Cafasso, lasciataci da chi lo ha conosciuto: un grande uomo soprannominato, nella Torino del 1800, “il santo della forca”. Questo appellativo gli era stato dato perchè frequentava le carceri nuove di Torino per cercare di convertire ed aiutare i condannati a morte.
Sono pronte, una vicina all’altra, con i colori molto più vivi dell’originale: le due copie della Madonna delle Sette Piaghe, l’immagine che Papa Francesco venererà nella Cattedrale Apostolica delle Sette Piaghe a Gyumri, sono in quello che nel periodo sovietico è stato l’ufficio del vescovo locale. Una copia sarà data a Francesco, una copia al Catholicos Karekin II, perché – sottolinea Miqayel Ahjapayan, vescovo apostolico di Gyumri – “nemmeno il Catholicos ne aveva una copia”.
“Con l’aiuto di Dio vengo tra voi per compiere, come dice il motto del viaggio, una visita al primo paese cristiano. Vengo come pellegrino, in questo Anno Giubilare, per attingere alla sapienza antica del vostro popolo e abbeverarmi alle sorgenti della vostra fede, rocciosa come le vostre famose croci scolpite nella pietra”. Così il Papa ha salutato il popolo armeno in un videomessaggio diffuso in occasione del Viaggio apostolico che avrà inizio venerdì.
Christo’s Box è il titolo di un’iniziativa a scopo benefico promossa dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e dei Musei Vaticani in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano e Officina della Comunicazione.
Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce. E’ questo il tema che Papa Francesco ha scelto per la 103ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrerà il 15 gennaio 2017.
"Ogni volta che leggo le opere di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI mi diviene sempre più chiaro che egli ha fatto e fa teologia in ginocchio: in ginocchio perché, prima ancora che essere un grandissimo teologo e maestro della fede, si vede che è un uomo che veramente crede, che veramente prega; si vede che è un uomo che impersona la santità, un uomo di pace, un uomo di Dio". Con queste parole Papa Francesco torana ad elogiare il suo predecessore, Benedetto XVI. E questa volta Papa Bergoglio lo fa per iscritto, nella prefazione al volume Insegnare e imparare l’Amore di Dio, pubblicato in italiano, tedesco, francese, polacco, spagnolo, e inglese edito da Cantagalli.
A Creta proseguono i lavori del Concilio Panortodosso che si è aperto domenica con la Divina Liturgia di Pentecoste presieduta dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I nella Cattedrale di Heraklion.
Purificazione del corpo e dell’anima, integrazione sociale, misericordia. Sono i temi affrontati da Papa Francesco, nell’Udienza del 22 giugno, in una giornata tipicamente estiva. Tantissimi i pellegrini venuti per salutarlo.
Una giornata di allegria, amicizia, giochi e animazione. E’ la 5a edizione della tradizionale Festa degli Oratori Estivi di Roma che quest’anno si terrà il 23 giugno presso il parco acquatico di Zoomarine (Torvaianica).
Quando si imbocca la strada per Khor Virap, che è anche l’unica strada che dalla capitale Yerevan porta fino all’Iran, l’Ararat è lì. La montagna su cui si posò l’Arca di Noè, da sempre parte della tradizione armena, con le sue due vette, la più piccola Sis e la più grande Massis, si staglia lungo tutto il percorso, e resta sullo sfondo del santuario che è nato intorno al pozzo dove Gregorio l’Illuminatore, colui che ha battezzato l’Armenia facendone la prima nazione cristiana, è rimasto per anni. Ma proprio quando si arriva al santuario, l’Ararat si presenta con tutto il suo paradosso: è lì, è vicino, ma è in territorio turco. La catena di alberi che si vede alle sue pendici è solo l’accesso ad un fiume che fa da confine. E il confine con la Turchia è chiuso.
E’ un segno di speranza la crescente opposizione nella opinione pubblica alla pena di morte considerato come uno strumento legittimo di difesa sociale.
«È la stanza migliore che abbiamo». Suor Arousiag Sajonia mostra orgogliosa ad una delegazione di Aiuto alla Chiesa che Soffre, la camera dove sabato 25 giugno Papa Francesco si riposerà per qualche ora. Siamo a Gyumri in Armenia, nel convento delle Suore dell’Immacolata Concezione. All’interno del convento le religiose, che ACS sostiene sin dal 1997, gestiscono un orfanotrofio ed un centro diurno per gli anziani.
Kateri Tekakwitha, è la prima nativa americana ad essere dichiarata santa da Benedetto XVI nel 2012. La sua è una storia emblematica di fede. E a raccontarla in Kateri è James Kelty in un docufilm in coproduzione con EWTN.
Un popolo antico quello armeno, una storia che si intreccia con le culture di due continenti, l’ Asia e l’ Europa, e l’orgoglio di una cultura originale con una lingua originale e un alfabeto non greco e non latino nato nel 401. Ma anche un popolo politicamente sfortunato soprattutto nel tempo moderno e nel mondo contemporaneo.
La Santa Messa nella Piazza Vartanants a Gyumri, in Armenia, sabato 25 giugno, sarà celebrata da Papa Francesco all'aperto. E' la prima volta per la comunità cattolica in Armenia che la Celebrazione Eucaristica non si terrà in una chiesa o in cattedrale. E questa è una grande novità. La Messa sarà interamente dedicata al tema della Misericordia.
L'Ospedale Fatebenefratelli all'Isola Tiberina riceverà dalla Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, il titolo di “Casa di Vita” per ricordare il contributo del Nosocomio nel salvare decine di ebrei durante le persecuzioni naziste.