“Nostra Signora del Valore” a Tel Aviv è un luogo singolare.Un luogo di incontro dove migranti di differenti confessioni possono incontrarsi per praticare la loro fede. A fianco alla stazione centrale della città israeliana si concentra la maggior parte delle attività della pastorale dei migranti.
L’esortazione post sinodale “Amoris Laetitia” come opportunità di dialogo e di impegno presso le organizzazioni cattoliche con attività di rappresentanza presso le organizzazioni internazionali.
E’ iniziato il 22 aprile e si concluderà il 27 il pellegrinaggio della Diocesi di Torino al Santuario Mariano di Lourdes presieduto dall’Arcivescovo Monsignor Cesare Nosiglia. Il prelato - nell’occasione - festeggia il 25/mo anniversario della sua ordinazione episcopale.
“Siate certi sempre che Dio ci ama personalmente per Lui non ha importanza la vostra età o la vostra cultura, non ha importanza nemmeno che cosa siete stati, le cose che avete fatto, i traguardi che avete ottenuto, gli errori che avete commesso, le persone che abbiamo ferito”.
La soluzione “due popoli, due Stati” per l’annoso conflitto israelo-palestinese potrebbe essere a rischio. È il grido di allarme lanciato dall’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso la Sede ONU di New York.
Papa Francesco è giunto intorno alle 17 nel cuore di Villa Borghese, a Roma, per partecipare alla manifestazione "La Giornata della Terra". Accompagnato da Mons. Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, il Papa è stato accolto da Mons. Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, e dalla Presidente del Movimento dei Focolari Maria Voce.
Visita a sorpresa di Papa Francesco a Villa Borghese a Roma. Il Papa ha deciso di partecipare alla manifestazione "Villaggio per la Terra", organizzata per la Giornata internazionale della Terra.
Dopo aver celebrato la Messa per il Giubileo dei Ragazzi Papa Francesco ha recitato sul sagrato della Basilica Vaticana il Regina Coeli.
“L’amore è la carta d’identità del cristiano, è l’unico documento valido per essere riconosciuti discepoli di Gesù. Se questo documento scade e non si rinnova continuamente, non siamo più testimoni del Maestro”. Lo ha detto Papa Francesco ai ragazzi che in piazza San Pietro hanno celebrato - con la Messa presieduta dal Pontefice - il loro Giubileo.
Ucraina, la grave crisi che sta attraversando il Paese è al centro delle preghiere di Papa Francesco, che più volte nei suoi discorsi e messaggi ha ricordato il dramma di questa popolazione.
Dopo le confessioni la festa nonostante la pioggia battente.Allo Stadio Olimpico decine di migliaia di ragazzi hanno partecipato ad un vento all’insegna della musica e delle testimonianze.
Sessanta giovani, da tutta Italia, saranno a Roma per imparare l’evangelizzazione di strada con la Sveglia Francescana. #svegliaalcorso è l’hashtag lanciato per la giornata e l’appuntamento è il 24 Aprile a Via del Corso.
Quattro martiri della Guerra Civile in Spagna. A Burgos è stata celebrata la Messa di beatificazione di Valentín Palencia Marquina, sacerdote diocesano, e quattro compagni dal cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Doveva essere una giornata tranquilla dedicata alla confessione e all’attraversamento della Porta Santa quella di oggi per il Giubileo dei ragazzi, e poi ecco arrivare tra i confessori il Papa.
Quella parola: genocidio. Quella parola che la storia sembrava non voler pronunciare e che invece hanno scritto e pronunciato i Papi e che forse Francesco userà di nuovo proprio là, in Armenia. Domani si ricorda quello che c’è dietro “il grande male” la grande persecuzione.
La colletta straordinaria per l’Ucraina proclamata da Papa Francesco per il prossimo 24 aprile riporta i riflettori sulla drammatica situazione che si vive nello Stato ex sovietico. Come ha ricordato l’eparca di Parigi Borys Gudziak ad ACI Stampa, in Ucraina si vive “un dramma umanitario”. Alcuni osservatori addirittura hanno pensato ad una vera e propria dissoluzione del territorio in piccoli quasi Stati. Senza contare che il conflitto continua, anche se questo è poco percepito dall’opinione pubblica occidentale.
Per la liturgia quella di San Giorgio è una “memoria facoltativa” a causa della scarsezza delle fonti storiche sulla sua vita. Ma il cavaliere che batte il drago è uno dei santi più amati. Megalomartire per le Chiese d’Oriente, san Giorgio è anche considerato profeta dai musulmani, il che lo rende figura di unione e dialogo.
Nella Chiesa di Sant'Agata, su via della Lungaretta a Trastevere, è tornata la Madonna dei Noantri, dopo urgenti lavoro di restauro.
“Il dato prevalente è che il lavoro in Italia manca. Una scarsità che porta sempre più persone, impaurite dalla prospettiva di perderlo o di non trovarlo, a condividere l’idea che nulla sia più come è stato finora: dignità, diritti, salute finiscono così in secondo piano. Si tratta di una deriva preoccupante messa in moto dal perdurare di una crisi economica stabilmente severa, da una disoccupazione che tocca diversi segmenti anagrafici e demografici e da un cambiamento tecnologico che da più parti viene definito in termini di quarta rivoluzione industriale”. E’ il vero e proprio grido di allarme lanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana in occasione del messaggio in occasione del Primo Maggio.
Quello che ti colpisce di più quando parli con don Ernest è che ti dice sempre: bisogna pregare, pregare tanto, per tutti. E lui ha visto che davvero pregare per tutti ti cambia la vita. Lui, sacerdote albanese, ottantotto anni, quasi trenta passati in una prigione del regime di Enver Oxa. Lui che a Tirana nella cattedrale ha fatto piangere Papa Francesco che mercoledì all’udienza generale gli ha baciato le mani dicendo: questo è un martire.