ma la parrocchia è capace di ‘formare’?
“L'insegnamento della Pacem in terris ha dato origine a una maggiore consapevolezza tra le persone di tutto il mondo - anche se in misura diversa - della necessità di rispettare la dignità trascendentale delle persone, i loro diritti legittimi e la loro responsabilità condivisa di operare per il bene comune in uno spirito di solidarietà. Ha anche dato vita a movimenti che si impegnano con passione nella protezione e nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace attraverso il dialogo e il negoziato. Tuttavia, la piena realizzazione della sua profezia di pace rimane un sogno lontano, che può essere realizzato solo attraverso sforzi di collaborazione da parte di uomini e donne di ogni tradizione religiosa e di tutti i settori della società. Questi sforzi devono continuare e progredire ulteriormente”. Lo scrive il Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, Prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, nel messaggio in occasione della festività induista di Deepavali.
Tredici anni fa, esattamente il 2 aprile 2012, l'Arcivescovo Henryk Hozer, Vescovo di Varsavia-Praga, ha istituito l'Ordine dei Cavalieri di Giovanni Paolo II (Ordo Militiae Ioannis Paulis II) come associazione pubblica di fedeli della diocesi di Varsavia-Praga approvando anche lo Statuto (Regola dell'Ordine di Giovanni Paolo II).
Visite guidate alle opere realizzate da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone nel Duomo e nella Chiesa di Sant'Agostino a Como Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone (Morazzone, 1573 – Piacenza, 1626), è uno dei più importanti pittori del Seicento lombardo.
In occasione del trentennale della beatificazione di Giovanni Duns Scoto, oggi e domani si svolge una due giorni di studio e di dibattito, promossa dalla Pontificia Università Antonianum in collaborazione con la Commissione Scotista.
La Diocesi di Roma si prepara a festeggiare solennemente i 1700 della Basilica di San Giovanni in Laterano. Le celebrazioni avranno inizio il prossimo 9 novembre e termineranno lo stesso giorno del 2024.
“I bambini incontrano il Papa”. Oggi pomeriggio in Vaticano Papa Francesco ha incontrato 7000 bambini provenienti da 84 Paesi. Qualche ora di festa, insieme, per condividere con il Pontefice "speranze e preoccupazioni per il futuro" dei giovanissimi. Francesco fa un discorso e risponde ad alcune domande dei piccoli. Disponibile e sorridente in Aula Paolo VI, nonostante oggi abbia detto di non sentirsi troppo in forma.
Quando il 30 settembre scorso è stato creato cardinale da Papa Francesco,
La Fraternità Apostolica della Misericordia di Gela compie 25 anni, e compie dieci anni una delle sue opere di Misericordia, la Piccola Casa di Misericordia. Intorno a questa fraternità, c’è anche una cooperativa chiamata “Raphael”, un gruppo di volontari, una serie di iniziative che spaziano dalla mensa quotidiana per i poveri al doposcuola. In occasione di questi due anniversari, Papa Francesco riceve i membri della Fraternità con le loro famiglie, e chiede loro di continuare il loro operato e che, nel bene, sappiano scomparire con umiltà”.
Di fronte ad una delegazione della Conference of European Rabbis, che riunisce circa 700 rabbini ortodossi in tutta Europa, Papa Francesco – in un discorso solo consegnato, ma non letto - ribadisce la ferma condanna dell’antisemitismo, ma soprattutto sottolinea che “in questo tempo di distruzione, noi credenti siamo chiamati, per tutti e prima di tutto, a costruire la fraternità ed aprire vie di riconciliazione”. Papa Francesco ha detto all’inizio dell’udienza di non sentirsi molto bene e di preferire di consegnare il discorso.
Tre università pontificie legate “dall’insegnamento e dalla ricerca in materia di comunicazione”. Un documento importante frutto delle riflessioni del Concilio Vaticano II che il 4 dicembre 2023 compie 60 anni. “E il desiderio scientifico di ricordarlo e di rileggerlo alla luce della contemporaneità mediale sempre più orientata dalle logiche della cultura digitale”, come riporta il comunicato stampa ufficiale.
Israeliani e palestinesi sono “due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia dei due popoli e due Stati. Gli accordi di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale”. Lo ha ribadito solo pochi giorni fa Papa Francesco nell’intervista concessa al TG1 confermando di fatto la linea vaticana sulla Terra Santa dai tempi della fondazione dello Stato di Israele nel 1948, regnava allora Papa Pio XII.
Commentando il Vangelo odierno, Papa Francesco durante l’Angelus ha invitato i fedeli a soffermarsi sulla “distanza tra il dire e il fare e il primato dell’esteriore sull’interiore”.
Nel Vangelo di questa domenica, Gesù elenca tre peccati che svuotano la vita dei discepoli di Cristo
Dal 2 novembre fino a sabato 4 novembre molti momenti particolari stanno caratterizzando l’evento dal titolo “Chiamati, trasformati ed inviati” organizzato da Charis, il servizio internazionale della Santa Sede per il Rinnovamento Carismatico Cattolico. Uno di questi la presenza di Papa Francesco, intervenuto nel pomeriggio in Aula Paolo VI.
Dopo le visite del Cardinale Pietro Parolin nell’ambasciata di Israele presso la Santa Sede il 13 ottobre e nell’ambasciata di Palestina presso la Santa Sede il 17 ottobre, Papa Francesco ha avuto una conversazione telefonica con il presidente palestinese Mahmoud Abbas, conosciuto anche con il nome di battaglia di Abu Mazen, che tra l’altro era stato alla preghiera per la pace nei giardini vaticani del giugno 2014 insieme a Shimon Peres. Papa Francesco ha chiesto al presidente di puntare ad un cessate il fuoco.
“Ma chi erano gli ‘Spirituali’, alla cui corrente molti missionari appartenevano e di cui sicuramente era partecipe anche Tommaso, Tommaso da Tolentino
Dopo aver completato gli studi presso il Seminario greco-cattolico Ivano-Frankivsk a Prykarpattia, nel 2001 padre Roman Vovk ha iniziato il suo ministero pastorale a Donetsk.
Il mondo cattolico e non solo si sta preparando al Giubileo che si svolgerà tra due anni. In Italia sono varie le iniziative che si stanno programmando per questo appuntamento che vedrà arrivare nel nostro Paese milioni di pellegrini.
Perché, ci si chiede, perché proviamo sempre, in qualunque tempo e condizione, un’irresistibile attrazione per lui, per quell’ "uomo versatile e scaltro", ma anche capace di suscitare compassione e immedesimazione anche in noi, disillusi e anaspirituali uomini e donne del ventesimo secolo… Il soggetto in questione è ovviamente Ulisse, l’eroe eternamente in viaggio, eternamente perduto ed eternamente trionfante, su tutto e su tutti, persino sui suoi stessi limiti e sue disgrazie.