Protezione, integrazione e soluzioni durature. Sono queste le tre soluzioni di Papa Francesco alla realtà drammatica dei "Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce", tema scelto dal Papa per la 103.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 15 gennaio 2017.
Papa Francesco, nella sua Messa Mattutina a Santa Marta, traccia il ritratto del buon cristiano. Il vero cristiano deve sempre sentire su di sé la benedizione del Signore, deve sentirsi scelto e andare avanti per fare il bene.
Con due testi molto personali, Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI rendono omaggio alla figura di Bartolomeo, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. “Un uomo che cammina nella fede”, lo descrive Papa Francesco. “Un patriarca davvero ecumenico, in tutti i sensi del termine”, lo definisce Benedetto XVI, che rivela che il Patriarca lo è anche andato a trovare nel monastero Mater Ecclesiae, dove si è ritirato dopo la rinuncia al pontificato. Sono due testimonianze che compaiono – come prefazione e riflessione – nel libro Bartholomew. Apostle and Visionary, curato da John Chrissavgis, portavoce del Patriarca. Si tratta di un omaggio a Bartolomeo nel 25esimo anniversario della sua elezione, con vari contributi importanti. Tra cui quelli del Papa e del Papa emerito.
“Non è troppo presto per una biografia?”.
La foto di Omran Daqneesh, il bimbo siriano di cinque anni scioccato, coperto di sangue e detriti e seduto in un’autoambulanza ha recentemente fatto il giro del mondo ed è ancora viva nella nostra memoria. Quale sarà il futuro delle generazioni che oggi vivono la loro infanzia in queste condizioni limite? Come aiutarle?
Il 16 Ottobre Papa Francesco proclama santa la giovane Carmelitana scalza di Digione, che fu beatificata il 25 novembre 1984 da Papa Giovanni Paolo II. Per ricordare e far meglio conoscere la fine cultura e la fervente fede che animava lo spirito di questa grande mistica l’Ordine dei Carmelitani Scalzi organizzo uno speciale evento dal titolo “Il cielo sulla terra”.
Accesso sicuro per le agenzie umanitarie. Pace e dignità per il popolo siriano. Ma soprattutto un immediato cessate il fuoco su Aleppo. Lo chiede il Segretario generale dei Caritas Internationalis, Michel Roy, in una nota diffusa l’11 ottobre.
Una vera e propria “immersione” nella misericordia: è l’inizio dell’anno Accademico delle Università Veneziane, caratterizzato dal pellegrinaggio verso la cattedrale marciana e dal passaggio della Porta Santa, oltreché dalla S. Messa presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia.
Prima dell’udienza generale, Papa Francesco ha incontrato una delegazione del Christian World Communions, una organizzazione ecumenica che raccoglie circa 19 sigle del mondo cristiano, e che è strutturata sul livello delle “Communions”, ovvero gruppi internazionali che raggruppano le singole Chiese, e al livello della “Conferenza dei Segretari”, che si riunisce per tre giorni ogni anno.
Per la prima volta la Fondazione Migrantes e la Musica dei Mezzotono, Piccola Orchestra Italiana Senza Strumenti, si uniscono per abbattere il Muro della paura, dell’ignoranza, dell’egoismo che mina tutte le pacifiche convivenze. Il video clip Mambo Italiano parla la lingua di migranti a noi ben noti: i nostri nonni.
Come possiamo essere testimoni di misericordia? Nella catechesi dell’udienza generale, Papa Francesco fa questa domanda ai fedeli. E la risposta è negli esempi di alcuni santi, con una richiesta: di pregare Dio perché si mantenga questo stile di vita che mostri la misericordia dell’uomo. Perché solo così si potrà avere una “rivoluzione culturale” data dalla misericordia.
In un piccolo paese della Marche nel 1540 nacque un bambino in una famiglia di poveri contadini: Felice Rapagnano. Fino a che visse in famiglia fece la vita, povera e dimessa, del pastore, ma dopo la morte del padre raggiunse e coronò il suo sogno: diventare frate cappuccino.
Maestro, formatore di giovani, spesso sbandati, ma anche procuratore di un grande collegio,professore, segretario generale della Congregazione. E' il primo lasalliano a morire martire di Cristo ed essere riconosciuto come tale. Papa Francesco ha autorizzato il suo decreto di santificazione per il prossimo 16 ottobre.
Ieri, 10 ottobre 2016, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
“Il mio libro, "Disputa immaginaria tra un rabbino e Gesù", è stato uno di questi recenti esercizi di disputa, e ora, nel 2007, il papa nel suo nuovo libro "Gesù di Nazaret" ha raccolto la sfida punto per punto.
Cinque interventi alle Nazioni Unite, su temi che vanno dallo stato di diritto al traffico di droga, con un no netto alla legalizzazione delle droghe leggere, passando per l’immigrazione. In una settimana dedicata alla discussione di alcuni dei punti dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030, l’Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, l’arcivescovo Bernardito Auza ha messo ancora una volta in luce l’impegno della Santa Sede per uno sviluppo umano integrale.
Riuniti nella Curia Generalizia di Borgo Santo Spirito a Roma, i 215 Gesuiti chiamati a eleggere il nuovo Preposito Generale della Compagnia di Gesù proseguono i lavori della 36^ Congregazione Generale.
Nel giorno della memoria liturgica di San Giovanni XXIII, Papa Francesco commentando il Vangelo ricorda che secondo Gesù ciò "che importa è la libertà che ci ha dato la redenzione, che ci ha dato l’amore, che ci ha dato la ricreazione del Padre. “Quella libertà interna - sostiene il Papa secondo quanto diffuso dalla Radio Vaticana - quella libertà che si fa il bene di nascosto, senza far suonare la tromba perché la strada della vera religione è la stessa strada di Gesù: l’umiltà, l’umiliazione. E Gesù umiliò se stesso, svuotò se stesso. E’ l’unica strada per togliere da noi l’egoismo, la cupidigia, la superbia, la vanità, la mondanità. Al contrario questa gente che Gesù rimprovera è gente che segue la religione del maquillage: l’apparenza, l’apparire, fare finta di sembrare ma dentro… Gesù usa per questa gente un’immagine molto forte: sepolcri imbiancati".
L’idea di fondo è che stavolta sarà differente.
Il prossimo 19 novembre con il concistoro che Papa Francesco terrà in concomitanza delle celebrazioni per la chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia, cambierà - e significativamente - la geografia e la consistenza numerica del Sacro Collegio anche in vista di un futuro conclave.