Tre parole chiave per affrontare la precarietà e progettare il futuro: lavoro, innovazione e investimento.
"Mi spiace dirlo che in alcuni ambienti ecclesiali il sostegno ai nostri giornali è scarso e talora nullo. Ogni osservazione, anche critica, è non solo legittima ma utile per migliorare; ma il rifiuto assoluto e il discredito scoraggiano anche chi potrebbe usufruire dei nostri giornali e riceverne un vantaggio per la sua vita cristiana e civile". Sono le parole dell'Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia, in una lettera inviata alla Chiesa locale in occasione della Giornata della Stampa cattolica celebrata ogni anno nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’universo, domenica 20 novembre 2016.
L’Anno Santo “è stato una benedizione del Signore e anche, non dirò il punto finale, ma un passo avanti grande del processo che è incominciato con il Beato Paolo VI, e poi San Giovanni Paolo II che ha fatto un accento molto forte sulla Misericordia: pensiamo ai tre fatti grandi, no?: l’Enciclica, il giorno della Divina Misericordia nell’ottava di Pasqua e la canonizzazione di suor Faustina. San Giovanni Paolo II ha fatto un passo grande”.
“La lode e il ringraziamento per il dono che l’Anno Santo della Misericordia è stato per la Chiesa e per tante persone di buona volontà. Un grato ricordo rivolgo a quanti hanno contribuito spiritualmente alla riuscita del Giubileo: penso a tante persone anziane e malate, che hanno incessantemente pregato, offrendo anche le loro sofferenze per il Giubileo”. Sono le parole di Francesco prima della recita dell’Angelus sul sagrato della Basilica Vaticana. Domenica speciale, in cui il Pontefice ha presieduto la Messa di chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia.
Quasi 22 milioni di fedeli hanno varcato la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Un bilancio positivo quello del Giubileo Straordinario della Misericordia che volge al termine oggi. Francesco all’inizio della Messa di Chiusura del Giubileo chiude la Porta. Quella Porta “straordinaria” che è stata aperta, per volere del Pontefice, in ogni diocesi e in ogni santuario del mondo. Si contano siano state aperte quasi 10mila Porte Sante, disseminate nei cinque continenti.
L’Opera Don Orione festeggia quest’anno il 25° anniversario dell’arrivo dei primi missionari orionini nel paese dell’Est. Era il 1991 quando arrivarono a Bucarest i primi religiosi di Don Orione. L’attività fu subito rivolta ai più fragili e agli ultimi, ma anche al sostegno spirituale della numerosa comunità italiana. Oggi la Congregazione orionina è presente a Bucarest, Voluntari, Oradea e Iasi. Padre Pierre Assamouan Kouassi, consigliere generale dell'Opera Don Orione e responsabile della Pastorale Missionaria, racconta in un’intervista ad ACI Stampa, il suo lavoro e la sua missione.
Papa Francesco e i 17 cardinali creati nel concistoro di stamane hanno raggiunto a bordo di due pulmini il Monastero Mater Ecclesiae per salutare il Papa Emerito Benedetto XVI.
Il Giubileo volge al termine. Domani Papa Francesco chiuderà la Porta Santa della Basilica di San Pietro e si concluderà solennemente l’Anno Santo della Misericordia.
Gesù ci ricorda che “la vera vetta si raggiunge nella pianura, e la pianura ci ricorda che la vetta si trova in uno sguardo e specialmente in una chiamata”, quella della misericordia. Con queste parole Papa Francesco ai 17 nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa creati nel suo terzo concistoro. 13 di loro hanno meno di 80 anni e quindi con diritto di voto in un futuro conclave.
Chi è chiamato a fornire le linee guida per l’applicazione dell’Amoris Laetitia? La domanda, rimasta a volte sospesa, trova risposta in un dibattito che ha coinvolto alcuni dei prelati americani più in vista, proprio nel periodo in cui i vescovi USA si riunivano per eleggere la nuova presidenza. E la risposta l’ha data, chiarissima, l’arcivescovo Charles J. Chaput di Philadelphia: sono i vescovi, come pastori del loro gregge, a delineare una risposta pastorale sull’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco.
Papa Francesco ha celebrato con loro a Santa Marta al mattino, e poi ha cenato con loro, lo scorso 18 novembre. E si è trattato di un particolare segno di attenzione verso il lavoro diplomatico della Santa Sede. Perché gli addetti di nunziatura giunti a Roma da ogni parte del mondo per celebrare il loro Giubileo sono un po’ il motore di ogni ambasciata pontificia nel mondo.
Visita a sorpresa di Papa Francesco alla Rota Romana dove si tiene il Corso di formazione per i Vescovi sul nuovo processo matrimoniale. L’udienza era prevista per domani, ma visto l’impegno del Concistoro il Papa ha deciso di recarsi al Palazzo della Cancelleria dove a sede la Rota Romana.
A Trastevere c’è un luogo dove solidarietà e novità si incontrano. E’ il Friar Pub Ripa, l’idea dei frati minori che sulle orme di San Francesco danno un senso pratico alla parola “fraternità”. Un pub vero e proprio aperto a tutti il sabato sera nel cuore di Trastevere, dove si consumano birra, hamburger e patatine.
“I valori costituzionali a confronto con le nuove povertà: dignità della persona, uguaglianza, inclusione sociale, diritto allo studio”. E’ il tema del convegno promosso e organizzato dall’ dall’Associazione Comunità Domenico Tardini a Villa Nazareth - Fondazione Comunità Domenico Tardini Onlus, in via Tardini, 35 a Roma.
Il mese di ottobre è un mese di viaggi ed ecumenismo. Papa Francesco apre il mese con la seconda parte del viaggio in Caucaso e lo chiude con la visita a Lund per una commemorazione ecumenica della Riforma di Lutero.
Tutti devono “collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”. Cita l’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ il Pontificio Consiglio per i Migranti nel Messaggio inviato in occasione della Giornata Mondiale della Pesca che si celebra il 21 novembre.
Durante il suo viaggio in Georgia, Papa Francesco aveva benedetto – ed era passato attraverso – una speciale Porta Santa. Era stata collocata in un giardino, a Rustavi, perché non si riuscivano ad ottenere i permessi per la costruzione. E poi era stata portata a Tbilisi, per la Messa di Papa Francesco, in attesa di una nuova collocazione che era stata promessa. Ma questa collocazione non è mai arrivata.
Il passo del Vangelo in cui Gesù caccia i mercanti dal Tempio ha offerto a Papa Francesco una nuova occasione per mettere in guardia il cristiano dalla idolatria del denaro.
È stato dal Papa lo scorso 10 novembre, e ha sicuramente riportato della situazione in Ucraina. Lo può fare con una certa libertà. Perché Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Comunità Greco-Cattolica ucraina, conosce il Papa dai tempi in cui questi era il Cardinale Bergoglio e l’altro il responsabile della comunità greco-cattolica di Argentina. Da quando è scoppiato il conflitto, l’arcivescovo Shevchuk è stato una voce forte del suo popolo. E la prima settimana di novembre è stato con il Consiglio delle Chiese ad Est dell’Ucraina, in una zona grigia che racconta molto della guerra dimenticata che sta avendo luogo in Ucraina.
Compie 80 anni alla vigilia del Concistoro per la creazione dei nuovi porporati. Il Cardinale Ennio Antonelli è nato infatti il 18 novembre 1936 a Todi.