La preghiera per le popolazioni del Nord Italia, colpite dalle alluvioni causate dal maltempo, arriva al termine di un Angelus tutto dedicato alla fine dei giorni. È tempo di Avvento, tempo di attesa della venuta del Signore. Lo ricorda Papa Francesco durante l’Angelus, sottolineando che questo è “uno dei temi più suggestivi” del periodo che comincia proprio oggi. E rimarcando che “il Vangelo ci apre ad na dimensione più grande” quando parla dei segni dei tempi.
Con il tempo di Avvento inizia, per la Chiesa, anche il nuovo Anno liturgico, nel corso del quale torniamo a ri-vivere la vita, la morte e la resurrezione di Cristo. In tal modo celebrando le feste dell’anno liturgico, noi abbiamo la possibilità di entrare sempre di più nel mistero di Cristo e così assimilare la redenzione da Lui operata. In definitiva quello che oggi inizia è un cammino nel quale siamo chiamati a “rivestirci del Signore Gesù” perché è Lui la nostra vera identità, perché solo in Lui troviamo la Verità ed il senso della vita, il nostro vero destino.
Auguri. Se cambia l’accento cambia la pronuncia, ma per i Domenicani che celebrano gli 800 ani di vita si tratta soprattutto di unire l’arte antica del vaticinio sull’ Aventino con la novità dell’arte contemporanea.
Affida la popolazione di Cuba a “Nostra Signora della Carità del Cobre”, Papa Francesco, nel telegramma inviato a Raul Castro per la morte del fratello Raul.
Un momento indimenticabile, che rende ancora più speciale la loro esperienza. E’ l’incontro dei giovani del Servizio Civile Nazionale con Papa Francesco in Aula Paolo VI. Sono circa 7000 i ragazzi che attraverso alcuni progetti di lavoro hanno contribuito alla riuscita del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto dal Pontefice. “La gratuità del volontariato anche per un tempo determinato – ha detto loro Francesco -rappresenta una ricchezza non solo per la società e per coloro che godono della vostra opera, ma anche per voi stessi e per la vostra maturazione umana”.
Per la prima volta, Papa Francesco consegna il Premio Ratzinger, il “Nobel della teologia”. E rende omaggio al pensiero di Benedetto XVI, che “ci aiuta a rimanere aperti all’orizzonte dell’eternità”, e la suo “magistero fecondo” che ha saputo concentrarsi sui fondamentali della nostra vita cristiana, e per questo “tutta la Cheisa gliene sarà eternamente grata.
Quella dedicata alla escatologia é probabilmente la più significativa opera sistematica del professor Joseph Ratzinger prima di diventare arcivescovo di Monaco e lasciare il mondo accademico.
Ripensare l’economia si può. Comprendere cosa il Signore chiede oggi agli Istituti e, coraggiosamente, metterlo in atto. Lo ha detto Papa Francesco che, nel Messaggio inviato in occasione del Secondo Simposio Internazionale sull’economia, afferma: “Le opere proprie, di cui si occupa il Simposio, non sono soltanto un mezzo per assicurare la sostenibilità del proprio Istituto, ma appartengono alla fecondità del carisma. Il criterio principale di valutazione delle opere non è la loro redditività, ma se corrispondono al carisma e alla missione che l’Istituto è chiamato a compiere”.
Dei libri che Benedetto XVI ha inviato a Fidel Castro, sappiamo solo – dal Papa emerito stesso – che uno di quei libri era l’ Introduzione al Cristianesimo. Lo fece dopo aver preso un caffè con il lider maximo, durante il viaggio del 2012, a precisa domanda di Fidel Castro. Il quale, quando incontrò Papa Francesco il 21 settembre 2015, insieme alla moglie Delia e il figlio Alejandro, subissò di domande anche l’attuale pontefice: dalla questione ambientale alla ricerca di Dio. E Papa Francesco – raccontano – concluse i 40 minuti di colloquio chiedendogli un Padre Nostro.
“Ad onore di Dio onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, ti affidiamo il titolo di…. o la diaconia di….. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Con queste parole, dopo aver imposto la berretta rossa e consegnato l’anello cardinalizio, nel corso del Concistoro il Papa assegna ai neo cardinali una chiesa di Roma, di cui essi divengono “titolari”.
I frutti dell'Anno Santo "continueranno ad arricchire il cammino di fede della Chiesa in Europa". Ne sono sicuri i Vescovi europei e lo ribadiscono in un messaggio firmato dai vertici del CCEE.
E' entrato in vigore, a partire dallo scorso 23 novembre, l'accordo tra Santa Sede e Francia relativo alla chiesa e al convento della Trinità dei Monti, a Roma, che era stato firmato lo scorso 25 luglio.
Per la Siria “Non servirebbe una nuova conferenza di pace, un tentativo ulteriore di mediazione?” La domanda l’ha posta il cardinale Sandri, Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali durante il convengo del Pontificio Istituto Orientale che ha aperto le celebrazioni dei 100 di fondazione. La Siria, Damasco, Aleppo, vivono una guerra senza fine.
Cento canti in endecasillabi sciolti che vogliono raccontare in metrica “l'epopea dell'avventura umana nel XX secolo coinvolgendo le tre grandi religioni monoteiste”.
Entrando in San Pietro tutti siamo ammirati e rapiti dal baldacchino sull’ Altare della Confessione e solo dopo si nota l’Altare della Cattedra.
Come sarà il giudizio universale? Se lo chiede Papa Francesco, nell’omelia della consueta messa mattutina di Santa Marta, riportata da Radio Vaticana.
“Vicinanza spirituale” e “profonda stima” per un popolo dall’ “antico patrimonio culturale” che ne manifesta “la genialità e la dignità”: in occasione del 30esimo anniversario della visita di Giovanni Paolo II ad Alice Spring per incontrare gli aborigeni australiani, Papa Francesco invia un messaggio a John Lochowiak, leader aborigeno di quei luoghi, attraverso l’arcivescovo Adolfo Tito Yllana, nunzio apostolico a Canberra. Lo riferisce Radio Vaticana.
Si riunisce oggi per la prima volta la Commissione di studio sul diaconato delle donne istituita da Papa Francesco. Ne dà notizia la Sala Stampa vaticana. La riunione ha luogo il 25 e 26 novembre, nella sede della Congregazione della Dottrina della Fede, sotto la presidenza dell’arcivescovo Luis Ladaria, segretario della Congregazione della Dottrina della Fede.
Uno dei risultati concreti del Giubileo? La liberazione dei carcerati. È avvenuto a Cuba e Paraguay, che hanno voluto rispondere alla richiesta di Papa Francesco per una amnistia lanciata durante il Giubileo dei Carcerati lo scorso 6 novembre.
“Noi siamo fatti per stare con gli altri. La nostra umanità si arricchisce molto se stiamo con tutti gli altri e in qualsiasi situazione essi si trovano. È l’isolamento che fa male non la condivisione. L’isolamento sviluppa paura e diffidenza e impedisce di godere della fraternità. Bisogna proprio dirci che si corrono più rischi quando ci isoliamo di quando ci apriamo all’altro: la possibilità di farci male non sta nell’incontro ma nella chiusura e nel rifiuto. La stessa cosa vale quando ci facciamo carico di qualcun altro: penso a un ammalato, a un vecchio, a un immigrato, a un povero, a un disoccupato. Quando ci prendiamo cura dell’altro ci complichiamo meno la vita di quando siamo concentrati solo su noi stessi”. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio inviato alla VI edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, sul tema: “In mezzo alla gente”, che si sta svolgendo a Verona.