Lo Spirito Santo e il carisma del discernimento. E’ il tema su cui si è soffermato padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, per la seconda predica di Avvento, stamani nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco e della Curia romana.
E’ la tradizionale cerimonia dedicata all’illuminazione dell’albero di Natale più famoso al mondo, che quest’anno arriva dal Trentino. E il presepe, da Malta, realizzato con il coordinamento dell’artista di Gozo, Manwel Grech. Con un pensiero speciale in più. Questo Natale le offerte saranno destinate ai parrocchiani di Norcia, colpita dal terremoto.
Un “trono nobile di velluto rigamato alla cinese”. Così viene descritto nel più antico inventario della cattedrale di Magliano Sabina, ora in diocesi di Rieti, il baldacchino per la cattedra episcopale. Un raffinato oggetto d’arte oggi riportato allo splendore antico.
Da cosa si riconosce un buon sacerdote? Se sa giocare con i bambini, risponde Papa Francesco. Che nella Messa di Santa Marta prende spunto dalle parole di Gesù sull’insoddisfazione del popolo, così come “tanti cristiani insoddisfatti che non riescono a capire cosa il Signore ci ha insegnato, non riescono a capire il nocciolo proprio della rivelazione del Vangelo”. E si è soffermato sui preti insoddisfatti che “fanno tanto male”, cercano sempre nuovi progetti “perché il loro cuore è lontano dalla logica di Gesù.
Non sono più quindici le nazioni con le quali la Santa Sede non ha rapporti diplomatici. La Santa Sede ha infatti annunciato oggi che stabilirà un nunzio apostolico in Mauritania, stabilendo così relazioni diplomatiche con la Repubblica islamica del continente africano.
Cosa è il Presepe per Papa Francesco? È un “invito a far posto a Dio nella nostra società, spiega il Papa, incontrando i donatori dell’albero di Natale e del Presepe di piazza San Pietro.
Compie 25 anni la missione dell’Opera Don Orione nelle Filippine. Era l’ottobre del 1991 quando due sacerdoti orionini arrivano nel paese asiatico:
“Papa Francesco ha scelto Panama perché è qui che è cominciata l’evangelizzazione del continente”. Lo dice il Cardinale Kevin J. Farrell, prefetto del dicastero Laici, Famiglia e Vita, in uno degli incontri che si sono succeduti in questi giorni. Il prefetto del nuovo dicastero è stato infatti a Panama, per cominciare a definire il programma e i luoghi della Giornata Mondiale della Gioventù del 2019.
Quest’anno Papa Francesco abbraccia lo spirito di Assisi anche per il tempo di Natale. Il Pontefice ha scelto, per gli auguri natalizi, l’immagine della Natività affrescata da Giotto nel transetto destro della Basilica inferiore di San Francesco d’Assisi.
Non solo la corona di fiori. Papa Francesco depone idealmente ai piedi della statua della Vergine Immacolata a Piazza di Spagna tutti gli emarginati della società. Lo fa con una preghiera composta appositamente per l’occasione da lui, in cui porta metaforicamente con sé bambini (specialmente quelli soli), le famiglie in difficoltà, i lavoratori, le vittime del lavoro schiavo .
Si chiama Marek Jedraszewki, ha 67 anni ed è il nuovo arcivescovo di Cracovia. Dopo la Giornata Mondiale della Gioventù, dopo aver dedicato gli undici anni del suo ministero pastorale alla memoria di San Giovanni Paolo II - di cui fu storico segretario particolare -, il Cardinale Stanislaw Dziwsiz lascia così la guida dell’arcidiocesi a 77 anni, dopo aver superato di due anni l’età della pensione. E il vescovo Jedraszewki, che fino ad ora ha amministrato Lodz, è stato scelto per prendere il suo posto.
Dal “no” di Adamo al “sì” dì Maria, passando per i “mezzi sì” di tanti cristiani di oggi. Papa Francesco guarda “alle origini del bene e del male” nell’Angelus del Giorno dell’Immacolata Concezione, al termine del quale invita poi i fedeli a seguirlo nel tradizionale appuntamento del pomeriggio a piazza di Spagna, quando il Papa si recherà a pregare ai piedi della statua dell’Immacolata, dove verrà deposta una corona di fiori.
“Custodire e far crescere le vocazioni, perché portino frutti maturi. Esse sono un “diamante grezzo”, da lavorare con cura, rispetto della coscienza delle persone e pazienza, perché brillino in mezzo al popolo di Dio”.
Donne alla riscossa in Vaticano? Sembra di si. Negli ultimi anni il ruolo femminile nel mondo maschile della Santa Sede è stato sempre più significativo, e ora le donne che lavorano per il Papa hanno deciso addirittura di fare una associazione per difendere i loro diritti. Il nome è pretenzioso D.VA, donne in Vaticano, ma anche “diva” come si legge.
San Luigi dei Francesi, San Giovanni dei Fiorentini, Sant’Apollinare. E ancora, Santa Maria di Montesanto, i Santi Vincenzo e Anastasio, Santa Maria dell’Anima. Si svolge tra le più belle chiese del centro storico della capitale l’edizione 2016 del Festival Barocco, che nella sua IX edizione, a partire dal 21 novembre scorso e fino al prossimo 22 dicembre, offre una serie di concerti della tradizione musicale italiana del XVI, XVII e XVIII secolo.
In prestito dalla Galleria degli Uffizi, il capolavoro del Rinascimento tedesco “L’Adorazione dei Magi” di Albrecht Dürer inaugura il nuovo polo museale dei Chiostri di Sant'Eustorgio a Milano, in un percorso che collega anche la basilica dove sono conservate le reliquie dei Magi.
Sostituire alla logica della deterrenza nucleare una nuova logica di etica globale: Monsignor Antoine Camilleri, “vice ministro” vaticano per i Rapporti con gli Stati, lo dice all’incontro dell’Agenzia Internazionale Energia Atomica (AIEA), che si tiene a Vienna dal 5 al 9 dicembre. Tema della riunione è “Impegni e azioni”.
Papa Francesco nomina Vescovo di Tricarico (in provincia di Matera) Don Giovanni Intini, del clero della diocesi di Conversano-Monopoli, Parroco della Concattedrale di Monopoli.
Lascia la Puglia ricordando l’arma comune di tutti i cristiani, il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo. “Un’arma forte, un’arma di pace, un’arma invincibile, che è la preghiera”. Un’arma con cui combattere le ingiustizie del mondo, dalla mercificazione degli esseri umani al depauperamento delle risorse naturali. Un’arma comune, per un grido comune: quello che ha lanciato con Papa Francesco all’Isola di Lesbo “verso tutti i potenti della terra, verso coloro che hanno in mano le sorti dell’umanità”.
Nell' Udienza generale di Papa Francesco c’è un nuovo ciclo di catechesi ed è sul tema della “speranza cristiana”. Papa Francesco durante l’Udienza del 7 dicembre in Aula Paolo VI ne sottolinea l’importanza: “La speranza non delude. Ne abbiamo tanto bisogno, in questi tempi che appaiono oscuri, in cui a volte ci sentiamo smarriti davanti al male e alla violenza che ci circondano, davanti al dolore di tanti nostri fratelli. Ci vuole la speranza”.