"Attraverso il Movimento dei Focolari Dio ha visitato il popolo Bangwa […] Hanno vissuto il patto dell’amore scambievole con il popolo Bangwa e insegnato la spiritualità dell’unità e la fraternità universale […] Hanno ridotto la mortalità infantile dal 90% a praticamente lo zero; hanno lavorato duramente per eliminare la mortifera mosca Tsetse che faceva di Fontem una valle di morte; migliaia di persone non avrebbero avuto una buona formazione scolastica senza di loro; hanno messo alla portata di tutti buone condizioni sanitarie […] Ora è il momento di celebrare l’amore di Dio per tutto il popolo di Lebialem".
All’inizio della lettera pastorale per l’anno 2016/2017 ‘E’ il Signore che costruisce la casa. Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare’, l’arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci, motiva la scelta del titolo: “Questa Lettera Pastorale è il frutto dell’esperienza e della riflessione di tante persone: singoli, famiglie e gruppi, che in diocesi, nelle parrocchie e nelle case hanno offerto il loro contributo.
Un pastore intrepido che ha dato autentica testimonianza evangelica. Così Papa Francesco, in un telegramma di cordoglio inviato al Cardinale Arcivescovo di San Paolo Odilo Pedro Scherer, ricorda il Cardinale Paulo Evaristo Arns, morto ieri all'età di 95 anni.
Tre nuovi membri per il Consiglio di Sovritendenza dello IOR. Scott C. Malpass, Javier Marìn Romano e Georg Freiherr von Boeslager sono nuovi membri del cosiddetto “board laico”. Prendo il posto di Carlo Salvatori e Clemens Boersig, che si erano dimessi lo scorso maggio, al termine del percorso che aveva portato all’approvazione e pubblicazione del Rapporto Annuale dell’Istituto. Il board passa così ad avere sette membri.
Annunciare il Vangelo in una Europa più secolarizzata e che di fatto vive ‘come se Dio non ci fosse’, questo è il primo compito che il Cardinale Bagnasco si pone come Presidente del CCEE. Il cardinale Bagnasco ha recentemente visitato San Gallo sede del CCEE, e ieri si sono chiusi i lavori a Roma della presidenza.
Giovanni il Battista, “l’ultimo dei profeti” perché dopo di lui c’è il Messia. Papa Francesco ne ha parlato nella omelia della messa di Santa Marta.
Un lunga udienza con i piccoli malati del Bambino Gesù e poi la riflessione per la Giornata del Malato 2017, la venticinquesima.
Tre domande, una testimonianza, quattro doni. La grande comunità dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù abbraccia Papa Francesco in Aula Paolo VI. Settemila persone tra ex pazienti, medici, infermieri, associazioni. Ma anche 150 bambini in cura verso l’ospedale sotto l’amministrazione della Segreteria di Stato, e 15 bambini provenienti da Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, accompagnati dal neo cardinale Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo della città.
La ricerca della pace, la non violenza come stile di vita. Papa Francesco, in un discorso che rappresenta probabilmente una anticipazione del discorso di inizio anno al Corpo diplomatico, tratteggia così gli obiettivi diplomatici della Santa Sede incontrando i nuovi ambasciatori di Burundi, Fiji, Maurizio, Moldavia, Svezia e Tunisia. Sono tutti ambasciatori non residenti e provengono da nazioni con situazioni molto diverse tra loro.
Era l’ultimo Cardinale creato da Paolo VI - fatta eccezione per il Papa Emerito Benedetto XVI - ancora vivente, Paulo Evaristo Arns - Arcivescovo emerito di San Paolo - morto ieri in Brasile all’età di 95 anni.
“ Fu una giornata splendida”. Le parole di Joseph Ratzinger che ricordano quell’undici ottobre 1962 sono un incipit talmente personale per una grande opera di interpretazione del Concilio che sembrano quasi fuori luogo. Eppure è tutto lì.
Aveva nascosto i manoscritti in un corridoio, nei sotterranei del monastero martire di Mar Benham. E lì li ha ritrovati, dopo la liberazione. Padre Joseph, uno dei frati dello storico monastero occupato e distrutto dalle forze dell’auto-proclamato Stato Islamico, ha così potuto recuperare uno straordinario patrimonio culturale.
Quasi 800 anni sono trascorsi da quella notte di Greccio, ma è con la medesima intenzione che ha aperto i battenti la ricchissima mostra internazionale di presepi “… tutti i presepi del mondo …”, nei locali del Santuario e nel chiostro della Porziuncola, ad Assisi. La tradizione dei presepi nasce con il poverello d’Assisi che più di tutto chiedeva solo di stare con Gesù Bambino.
Mentre proseguono gli incontri per delineare il profilo del nuovo dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco forma la squadra che lo aiuterà nella cura dei Migranti, ufficio che il Papa ha volute avocare ad tempus, sottolineando il suo interesse particolare per la questione migrazioni.
“Il crocifisso è crivellato di colpi e mutilato, e tuttavia è restato sulla croce cinque anni, solidale con le nostre sofferenze e il nostro isolamento. È là, sfigurato come la nostra città, e ci mostra il dolore di Dio di fronte alla brutalità degli uomini.”. Sono parole dei Padri Gesuiti della Comunità di san Vartan di Aleppo (Siria), raccolte da Aiuto alla Chiesa che Soffre.
L’iniziativa “Auguri Francesco” lanciata dall’Opera Don Orione sarà realizzata tramite Facebook. Tutti i messaggi verranno consegnati alla segreteria del Pontefice, in occasione del compleanno di Papa Francesco, il 17 dicembre.
“Chi è l’uomo, perché te ne curi?”… La domanda del salmista è stata al centro della riflessione che ieri sera il Presidente della Cei, il Cardinale Angelo Bagnasco, ha offerto ai giornalisti nella Basilica romana dei Santi Quattro Coronati in occasione degli auguri natalizi.
Un pagina di Isaia per spiegare la speranza cristiana nella catechesi di oggi per Papa Francesco che alla fine dell’udienza generale ha accettato gli auguri per i sui 80 anni con una battuta: "nella mia terra fare gli auguri prima porta jella!".
Una “particolare attenzione” per i “bambini migranti” è richiesta dalla Santa Sede all’Organizzazione internazionale delle Migrazione, di cui è Stato membro dal 2011. In un lungo intervento al Consiglio dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, l’arcivescovo Ivan Jurkovic, osservatore permanente della Santa Sede presso le organizzazioni internazionali di Ginevra, mette in luce le cifre drammatiche dei bambini migranti.
Ha preso le mosse da un richiamo alla multidimensionalità dell’umano il ‘Discorso alla Città’ che il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, ha pronunciato durante la celebrazione dei primi vespri della II domenica di Avvento per la festa di santa Barbara, alla presenza dei rappresentanti delle principali realtà civili, economiche e sociali del territorio diocesano.